Sistema input-output: differenze tra le versioni

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Il '''sistema input-output''' è stato definito dall'economista russo [[Wassily Leontief]] analizzando statisticamente le interazioni tra le industrie di una nazione. L’analisiL'analisi si basa sulla ''tavola input-output'' o ''tavola delle interdipendenze settoriali'' e offre una rappresentazione schematica delle relazioni determinate dalla [[produzione]] e dalla circolazione (acquisti e vendite) dei beni tra i vari settori in cui si articola un [[sistema economico]] e con l'esterno ([[importazione|importazioni]] ed [[esportazione|esportazioni]]); determina l’impattol'impatto sulle industrie fornitrici rispetto a cambiamenti della produzione in una singola industria. Queste tecniche possono essere usate per misurare l’impattol'impatto del cambiamento della [[domanda (economia)|domanda]] in qualunque [[industria]] sull'intera [[economia]].
 
Il sistema input-output considera un'[[Scambio|economia di scambio]] (a livello nazionale o regionale) suddivisa in un certo numero di settori produttivi (detti anche [[ATECO|branche di attività economiche]] o industrie) individuati generalmente per tipo omogeneo di prodotto realizzato. Ciascun settore, nel suo insieme, si pone sul mercato con un duplice ruolo: come acquirente dei beni e dei servizi degli altri settori e di [[Fattore produttivo|fattori]] che impiega nel processo produttivo, da un lato; come venditore della merce che produce dall’altrodall'altro.
 
== Il modello chiuso di Leontief ==
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== Considerazioni ==
Sono intuibili le possibilità di impiegare questi modelli a fini di programmazione economica: essi consentono infatti di studiare gli effetti che modificazioni della composizione e del livello della domanda finale provocano sui livelli di produzione dei diversi settori e sull’occupazionesull'occupazione a livello settoriale e complessivo, e di confrontare tali grandezze con la potenzialità produttiva del sistema economico.
 
Analisi di impatto, analisi dei moltiplicatori, individuazione di filiere di produzione e/o di settori verticalmente integrati dell’economiadell'economia (regionale), costituiscono alcuni dei più fecondi sviluppi della concezione della tavola come modello economico.
 
Nell’analisiNell'analisi di impatto, questo modello si presta ad essere utilizzato per valutare l’effettol'effetto prodotto da manovre di [[politica economica]] che operano facendo variare direttamente le componenti della domanda finale (un programma di investimenti pubblici, per esempio) o per effettuare esercizi di simulazione a scopo previsivo (ad esempio valutazione degli effetti prodotti sul sistema da variazioni sui mercati di esportazione causate da variazioni del [[tasso di cambio]] o dall’incrementodall'incremento/decremento delle presenze turistiche).
 
In genere, però, il modello input-output è suscettibile di essere impiegato ogniqualvolta sia possibile ricondurre le variabili causali in effetti di variazione di una o più delle componenti finali in modo da rendere operante il meccanismo di funzionamento “da domanda finale a produzione” proprio dello schema logico input-output.