Framing (scienze sociali): differenze tra le versioni
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È un esperimento condotto su un mercato azionario, con 64 titoli in 8 mercati, e che indica come delle informazioni irrilevanti influenzino il comportamento dei soggetti che scambiano. “''Positively''” e “''negatively framed informations''” portano a risultati molto diversi. Inoltre una variazione della probabilità delle informazioni “incorniciate” non modifica il volume di scambi. Anche questo esperimento sembra confermare le teorie di [[Amos Tversky]] e [[Daniel Kahneman]], inoltre i partecipanti che fanno esperienza di guadagni vendono più velocemente i loro titoli dei partecipanti che hanno esperienze di perdite, e i soggetti che ricevono le informazioni “incorniciate positivamente” generalmente vendono i titoli dopo i colleghi che invece ricevono le informazioni “incorniciate negativamente”.
Solitamente, dunque, si preferisce (relativamente alle possibilità di guadagno – “positive framing-effect”)
Si tratta dunque di una teoria che supera quella classica, utilitarista di avversione al rischio secondo cui la curva di utilità sarebbe semplicemente rappresentata da una funzione concava. In realtà la convessità varierebbe in funzione
Questo tipo di studi in realtà verrà applicato negli studi di psicologia, economici, nella professione forense, in politica (in questi ultimi due casi si riconduce alla cosiddetta disciplina di “retorica”), e in tanti altri settori ancora.
Esistono diversi modelli presentati dagli studiosi che spiegherebbero
* abbiamo le teorie cognitive della “[[fuzzy trace theory]]” che cerca di spiegare gli effetti incorniciamento cercando di determinare il numero di sforzi di processi cognitivi volti a determinare il valore dei guadagni e delle perdite potenziali.
* La “[[teoria del prospetto]]” (di produzione degli stessi [[Amos Tversky]] e [[Daniel Kahneman]]) che spiega gli effetti incorniciamento in termini funzionali, determinati dalle preferenze per diversi valori percepiti, basato sulle assunzioni che la gente dia un maggior peso alle perdite che ai guadagni equivalenti.
* Le “[[teorie motivazionali]]” che spiegano
* Le “[[teorie delle relazioni inverse di costi-benefici]]” che incastonano elementi delle teorie motivazionali e cognitive, e postulano che calcolare il valore per un guadagno sicuro richiede sforzi cognitivi minori di quelli richiesti per selezionare un guadagno rischioso.
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