Jacques Rancière: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Allievo del filosofo [[Louis Althusser]], nel [[1965]] partecipò alla compilazione
Alla fine degli [[Anni 1970|anni settanta]], insieme con altri giovani intellettuali come [[Joan Borell]], [[Arlette Farge]] e [[Geneviève Fraisse]], fondò il collettivo Révoltes Logiques che, sotto gli auspici di [[Rimbaud]], rimetteva in discussione la rappresentazione della società tradizionale. Il collettivo pubblicava anche una rivista e i contributi di Rancière sono stati poi raccolti in volume sotto il titolo di ''Les scenes du peuple'', per i tipi della Horlieu nel 2003. Parallelamente Rancière si occupò
Nel libro ''Le philosophe plébéien'' (Il filosofo plebeo) Rancière curò la raccolta degli scritti inediti di [[Louis Grabriel Gauny]], [[carpentiere]] e filosofo. Verso la metà degli [[Anni 1980|anni ottanta]] si interessò di un altro personaggio poco convenzionale: [[Joseph Jacotot]], che
Recentemente Rancière si è occupato del tema dei [[diritti umani]] ed in particolare del problema delle [[organizzazione internazionale|organizzazioni internazionali]] nel decidere quando la difesa di un gruppo di persone può giustificare un intervento o addirittura una guerra.
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* ''Malaise dans l'esthétique''. Galilée, 2004; ''Il disagio dell'estetica'', a cura di Paolo Godani, ETS, Pisa 2009
* ''L'Espace des mots: De [[Stéphane Mallarmé|Mallarmé]] à [[Marcel Broodthaers|Broodthaers]]'', Musée des Beaux Arts de Nantes, 2005
* ''[[La Haine de la démocratie]]''. La Fabrique, 2005; ''
* ''Chronique des temps consensuels''. Le Seuil, 2005
* ''La Philosophie déplacée. Autour de Jacques Rancière'', Actes du colloque de Cerisy. Horlieu, 2006
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