Gipsoteca Davide Calandra: differenze tra le versioni
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La '''[[Gipsoteca]] [[Davide Calandra]]''' trova sede, unitamente al [[Museo Civico Antonino Olmo]] di [[Savigliano]],
Nella chiesa secentesca dedicata a San Francesco, è allestita dal 1973 la collezione di gessi
La Chiesa, ad unica navata e con sei cappelle laterali fu costruita a partire dal 1670, ma inaugurata solo nel 1743. Fu affrescata
== Storia della Gipsoteca ==
La prima inaugurazione della gipsoteca risale al 21 giugno 1973, a seguito della donazione da parte di Elena Calandra Cravero, figlia dello scultore, che, nel 1972, aveva donato alla città di Savigliano una serie di gessi. Il primo nucleo di opere di Calandra arrivò al Museo nel 1917, grazie alla donazione della vedova di Calandra, Luisa. La presenza di una Gipsoteca dedicata
* le origini della Famiglia Calandra nella provincia di Cuneo e i loro possedimenti nella zona di Murello e Villanova Solaro, nelle vicinanze di Savigliano
* il ruolo svolto dal padre, Claudio Calandra, come consigliere provinciale per il Mandamento di Villanova Solaro fino al 1880 e come rappresentante per la IX e X Legislatura del Collegio di Savigliano nel [[Parlamento del Regno d'Italia|Parlamento Italiano]]
* La commissione da parte
* la donazione da parte dello stesso scultore al Comune del bozzetto per la lapide al [[Generale Arimondi]] realizzato per
Nel 1983 altri 140 pezzi, arrivarono alla Gipsoteca come dono da parte del Sovrano Militare [[Ordine di Malta]], erede universale, fino a quel momento, dei beni dei Calandra dopo la morte dei due figli, Elena e Davide.
== Nuovo allestimento ==
Nel 1998 venne deciso ed attuato il restauro e il riallestimento della Gipsoteca.
Più di 100 opere che attraversano
Il piano del pavimento, realizzato in pietra di lava, sobrio ed opaco, dialoga in contrasto con la ricca volta affrescata sovrastante. Piedistalli costituiti da tronchetti modulari in legno di abete e si adattano in pianta al volume
Una vetrina con una copia in gesso di un ritratti dello scultore, si affaccia sulla piazzetta di ingresso al museo, come una finestra aperta sulla città.
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[[Davide Calandra]] nasce a Torino il 21 ottobre 1856. Insieme al fratello Edoardo viene avviato fin dalla giovane età agli studi artistici, che si concentreranno poi sulla scultura. Frequenta
Calandra partecipa a numerosi concorsi sia nazionali che internazionali affermandosi come uno dei più importanti scultori
Muore nel 1915 a soli 59 anni e fu sepolto nel Cimitero di Murello (Cn), un semplice tumulo per un artista che era stato impegnato alla realizzazione di importanti tombe.
== Le opere ==
Tra queste citiamo:
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* ''Attraverso i campi''
* ''
* ''Alla predica''
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A seguire le prime opere di grandi dimensioni a carattere funerario e commemorativo.
Tra le opere funerarie rimarchevole è la ''tomba per
Nella ''tomba per la famiglia Cucullo'' (Buenos Aires), invece, Calandra realizza un fregio con scene greche.
Nel cimitero monumentale di Torino si trova il monumento commemorativo in bronzo della ''famiglia Casana'', rappresentante un coro di angeli a grandezza naturale.
Pochi sono i soggetti a carattere sacro nella produzione
* ''la Madonna del Sacro Cuore'' (1907, distrutta durante un bombardamento della quale rimane una copia;
* il ''Benedetto Cottolengo'' realizzato in bronzo nella chiesa del Corpus Domini a Torino;
* ''
La sezione riguardante le opere monumentali a carattere profano si apre con il ''Monumento a Ettore Zanardelli'' realizzato per la città di Brescia.
Tra le altre dello stesso genere ricordiamo:
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Importante è la produzione per la famiglia Savoia per la quale realizza alcuni pregevoli e famosi monumenti.
* ''Monumento al [[Principe Amedeo I]]'', fratello di [[Umberto I]]. Calandra partecipò al concorso indetto a Torino nel 1892. Nel 1893 inizia a realizzare la statua e il 7 maggio 1902 il monumento viene inaugurato alla presenza dei reali nel Parco del Valentino.
* ''Il fregio del Parlamento''. Nel 1908 il palazzo di Montecitorio viene sottoposto a modifiche che vengono affidate a [[Ernesto Basile]] che affida la realizzazione del fregio direttamente a Calandra. Nel 1913 il fregio è già presente
Il rilievo è lungo 13 m, al centro è raffigurata
* ''Monumento a [[Umberto I]]'', che fu assassinato nel 1900 a Monza
==Bibliografia==
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