Luca Francesconi (compositore): differenze tra le versioni

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Ha scritto finora oltre cento lavori, dal solista all’operaall'opera al multimedia, commissionati da importanti istituzioni musicali ed emittenti radiofoniche italiane e internazionali. Collabora regolarmente con prestigiosi direttori, solisti, ensemble e le migliori orchestre del mondo, spesso anche nel ruolo di direttore d'orchestra. Ha diretto per quattro anni la Biennale Musica di Venezia (2008-2011).
 
== Primi anni ==
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=== Incontro e collaborazione con Luciano Berio ===
 
''Luciano non parlava molto degli aspetti più ‘tecnici’‘tecnici' e delicati del lavoro del compositore. Ricordo che nei momenti più imprevisti lanciavo delle domande a bruciapelo, sperando di cogliere delle indicazioni. Le risposte erano come degli enigmi. Avevano un che di sacrale e necessitavano di rituali divinatori per poterle decodificare''<ref>Luca Francesconi, ''Per Luciano'', Centro studi Luciano Berio, www.lucianoberio.org</ref>.
 
Da [[Luciano Berio|Berio]] impara soprattutto sul campo, come un tempo gli artigiani a bottega: dal 1981 al 1984 è suo assistente.
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''La polifonia che ho in mente non ha niente a che vedere con il "postmoderno" o il collage, il pastiche esotico, la provinciale chinoiserie dei nostri nonni (ma anche di Stockhausen o di certi gruppi pop). È piuttosto una libera fusione di idee in un corpo compatto e solidissimo linguisticamente che rivela nella profondità interna e non in una esteriore eterogeneità le sue profonde energie. Energie che vengono dalla terra, dalla cultura popolare, dalle antiche culture africane e orientali.''<ref>Luca Francesconi, ''Les Esprits libres'', in AA.VV. La loi musicale – Ce que la lecture de l’histoire nous (dés)apprend, a cura di D. Cohen Levinas, Paris, L’Harmattan, 2000</ref>
 
“Nel 1984 il Teatro Lirico di Cagliari propone il quartetto del pianista e compositore [[Franco D'Andrea]] con il gruppo Africa Djolé del master percussionist Fode Youla della Guinea. Le loro musiche dovevano essere riunite in forma sinfonica (Suite 1984) dal ventottenne Luca Francesconi per l'esecuzione dell'Orchestra del Teatro diretta dallo stesso Francesconi, fresco di studi severi, assistente di Luciano Berio e ‘allievo per il jazz di D'Andrea’Andrea', come amava definirsi. Il concerto attirò da ogni dove gli esperti desiderosi di novità e di promettenti sincretismi fra civiltà musicali diverse, e fu un trionfo.”<ref>Franco Fayenz, ''Si chiude la ribalta della Scala per Quartett, antologia di soluzioni geniali'', Il Sole 24 ore, 8 maggio 2011 </ref>
“Orchestra, percussionisti africani e quintetto jazz: già la scelta dell'organico contiene, in modo esplicito, il nucleo generativo di uno dei principali motori estetici della musica di Luca Francesconi: la tendenza ad accostare, seguendo le regole del contrasto e della fusione, suoni e linguaggi di matrice assai diversa<ref>Guido Barbieri, ''Francesconi, Luca'', Enciclopedia Italiana Treccani- VII Appendice (2007)</ref>.
 
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Il primo disco, un vinile registrato negli Stati Uniti, contiene ''Viaggiatore insonne'', su testo di Sandro Penna. “L'atteggiamento di Francesconi come compositore è in effetti simile a quello di un viaggiatore instancabile, che esplora spazi linguistici in cerca dei loro confini sempre mobili, e conduce uno studio etologico per determinare i confini tra rumore e suono, tra istinto e ragione”.<ref>Robert Coheur, ''A fuoco, 4° studio sulla memoria'', www.modernmusix.com</ref>
 
Il nuovo ''Vertige'', per orchestra d’archid'archi, viene eseguito a Strasburgo. Compone diversi lavori per ensemble che saranno eseguiti a Cagliari (''Onda sonante'', per otto strumenti, commissionato dalla Nieuw Ensemble, direttore Ed Spanjaard, 1985), Parigi (''Tracce'', per flauto, 1986), Città di Castello (''Da capo'', per nove strumenti, 1988), Middelburg (''Finta-di-nulla'', per soprano e diciannove strumenti, testo di Umberto Fiori, Xenakis Ensemble, direttore Diego Masson, soprano Marie Duisit,1991), Bruxelles (''Encore/Da capo'', per 9 strumenti, Ictus Ensemble diretta dall’autoredall'autore, 1995).
 
Nel 1984 [[Casa Ricordi]] diventa il suo editore e da allora pubblica tutte le sue opere.
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Per oboe e corno inglese o clarinetto e gruppo da camera (1986), costruisce la trama sonora intorno a note-cardine all'interno di un ordito formale rigoroso.<ref>Guido Barbieri, ''Francesconi, Luca'', Enciclopedia italiana Treccani, VII Appendice, 2007 </ref> “Il punto qui è trovare il “plot” nella “fiction”, il filo narrativo che si snoda attraverso la complessità e l'intrico di una "foresta di simboli quotidiani”<ref>Christopher Thomas, ''Metier'', msvcd 92018, www.divineartrecords.com</ref>
È un'architettura che guida l'ascoltatore all'interno della composizione: la ricerca di una trasparenza compositiva (senza, mai tuttavia, scivolare nella semplicità; i mezzi lasciano inalterata la qualità del pensiero dell'autore), basata sull'energia pura, direttamente percepibile, senza la necessità di esibire i meccanismi sottostanti.<ref>Robert Coheur, ''A fuoco, 4° studio sulla memoria'', www.modernmusix.com</ref>
Viene eseguito per la prima volta a Trento, Festival Musica ’900'900, dall’Ensembledall'Ensemble Musique Oblique diretta da Sandro Gorli; solista Diego Dini Ciacci.
 
=== Mambo ===
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Nel brano si sovrappongono un ostinato ritmico nel registro grave, una serie di linee diatoniche ascendenti-discendenti e, infine, una sequenza di accordi martellati di quattro suoni.
In questo continuo 'attrito dei contrari' risiede il motore estetico della musica di F., nonché la carica di seduzione sonora delle sue opere.<ref>Guido Barbieri, ''Francesconi, Luca'', Enciclopedia italiana Treccani, VII Appendice, 2007</ref> Francesconi attinge come a una risorsa preziosa all'estrema capacità analitica sviluppata dalla cultura occidentale. Prende un riferimento musicale condiviso e lo sviscera fino a metterne a nudo ulteriori possibilità di sviluppo, di trasformazione.
Impugnando la ‘pressione sematica’sematica' come un grimaldello, si spinge sempre più in là, verso le radici energetiche del suono.
 
=== Agon, centro di ricerca e sperimentazione musicale ===
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Va in scena al [[Piccolo Teatro (Milano)|Piccolo Teatro di Milano]] nel 2002, su un testo di [[Stefano Benni]], con [[Antonio Albanese]] sempre in scena come attore/cantante, accanto al coro e alla Buffa orchestra, personaggio vero e proprio, diretta dal compositore stesso.
Riallacciandosi alla tradizione dell'[[opera buffa]], è un pezzo di teatro musicale comico, di immediata comunicativa, che riempie il Piccolo Teatro per trenta serate e viene ripreso al [[Teatro Morlacchi|Teatro Morlacchi di Perugia]].<ref>Anna Bandettini, ''L'umanità salvata da uno scarafaggio'', Repubblica, 11 maggio 2002</ref>
“Si poteva immaginare che il testo di Stefano Benni, con le sue metafore surreali, sarebbe stato godibile. Si poteva altresì ipotizzare che, all'alto grado d'invenzione del ‘libretto’‘libretto', l' ottimo attore Antonio Albanese avrebbe aggiunto una robusta dose di simpatia, comicità e ironia. Era meno ovvio, tuttavia, che risultasse del pari avvincente la musica di Luca Francesconi. Non perché il musicista milanese non abbia i ‘numeri’‘numeri' del compositore di razza, ma perché ripercorrendo il suo catalogo, ampio per un under 50, vien fatto di ricordare pezzi dotati di alta temperatura drammatica, se non di vera e propria tensione tragica. Invece in ''Buffa Opera'', lavoro nel quale il mondo odierno è visto dalla prospettiva, parziale ma acuta, degli insetti - blatte api farfalle zanzare o ragni che siano - Francesconi ha saputo utilizzare un vasto campionario di oggetti stilisticamente connotati (dal jazz all'avanguardia, dal musical alla canzonetta) per farne godibile parodia della musica d'oggi e del modo in cui si consuma”.<ref>Enrico Girardi, ''Musica buffa per insetti'', Corriere della sera, 22 maggio 2002</ref>
 
''Gesualdo Considered as a Murdered'', commissionato dall'Holland Festival, viene rappresentato per la prima volta ad Amsterdam nel giugno 2004. Il libretto è di [[Vittorio Sermonti]], la regia di [[Giorgio Barberio Corsetti]].
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“L'idea di Heiner Müller è legata a un rapporto di coppia: un uomo e una donna chiusi in una stanza.
Hanno evidentemente un passato, e un presente burrascoso; c'è una sorta di facciata che vorrebbe nascondere delle cose, ma viene dilaniata dal conflitto che è dietro e che esplode in maniera feroce, addirittura crudele. Si capisce che ci sono retroscena foschi, di manipolazioni, tradimenti, gelosie.
Non è un'opera ottocentesca, ma è una vera esperienza multimediale: due orchestre, più un coro. C'è un'orchestra da camera, agile, veloce, che produce un primo cortocircuito percettivo: sentiamo delle cose molto vicino all'orecchio, come se stessimo spiando nell'intimità. Poi c'è uno spazio intermedio, che è lo spazio dei sogni, in cui il suono comincia ad ammorbidirsi; poi c'è l'ulteriore spazio ‘del fuori’fuori', che è addirittura oltre il teatro: una grande orchestra e un grande coro in eco che sono altrove e vengono riprodotti in teatro tramite mezzi tecnologici creando un tempo e uno spazio diversi.
Una camera, quasi una cella, una prigione, sta sospesa nel vuoto. Dunque noi vediamo i personaggi muoversi e agire come insetti in un terrario, mentre si trasformano, si scambiano i ruoli, impersonano una sorta di teatrino loro personale, cambiano maschere.
Alla fine di questa costruzione drammaturgica, rimane solo la donna, lasciandoci intuire un'idea di salvezza.”<ref>''Quartett - intervista a Luca Francesconi'', Teatro alla Scala, Stagione 2010/2011</ref>
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==== ''Duende. The Dark Notes'' ====
''Una perigliosa discesa negli inferi delle note nere, per ritrovare una forza primigenia nello strumento forse più carico di storia dell’Occidentedell'Occidente''<ref>Attilio Piovano, ''‘Duende, the Dark Notes‘ di Luca Francesconi in prima a Torino'', Il corriere musicale, 3 maggio 2014</ref>
 
Scritto per la straordinaria solista Leila Josefowicz, questo concerto per violino e orchestra è una commissione congiunta di SR Sweedish Radio, e BBC Proms. Eseguito a Stoccolma a febbraio e a Torino a maggio, è nel programma 2015 dei BBC Proms.
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La sua impronta è già riconoscibile nei temi dei quattro festival (“Radici futuro”, “Il corpo del suono”, “Don Giovanni e l'uom di sasso” e “Mutanti”) e si allarga nella concezione del festival come luogo ideale per “cercare forme nuove e diverse di percezione e di attenzione”<ref>Silva Menetto, ''Alla Biennale protagonisti il Don Giovanni a Venezia e giovani ensemble da tutta Europa'', Il Sole 24 ore, 16 settembre 2010</ref>.
Fuori dalle sale da concerto e dai teatri, gli ascoltatori scelgono liberamente come avvicinarsi alla musica, che viene disseminata nella città come su un palco in movimento, accessibile e sconfinato.
È l'idea portante di Exit, nottata festosa che ha chiuso ciascuno dei quattro festival trasformando il Teatro alle Tese in un corpo umano disteso (Exit 02), “un’esperienza“un'esperienza a geometria variabile, un nuovo modo di vivere lo spazio, il suono e il tempo dal tramonto all’alba”all'alba”<ref>Giacomo Botteri, La ricerca dei valori e delle idealità perdute, domenica 19 ottobre 2008, www.nonsolocinema.it</ref>, o invitando ad imbarcarsi verso l'isola di San Michele per un omaggio a [[Strawinsky]] con tre pezzi di clarinetto sulla sua tomba, per poi partecipare al banchetto che evoca il finale del [[Don Giovanni]].
Don Giovanni è anche al centro di uno degli esperimenti più celebrati di questo quadriennio:
“Palazzo Pisani, sede del Conservatorio ‘B. Marcello’Marcello', è il luogo scelto per la messa in scena di ''Don Giovanni a Venezia'', ideato dallo stesso Francesconi. Per questa, che è stata definita un'opera-labirinto, si chiede al pubblico di mettere a disposizione non solo la propria sensibilità, ma l'intelligenza, per riuscire a creare una specie di varco tra lo spazio e il tempo in cui la musica si possa inserire.
Cancellata la vecchia struttura del concerto, Francesconi prende a prestito tre scene chiave dell'originale mozartiano - il duello tra Don Giovanni e il Commendatore, la seduzione di Zerlina e la morte di Don Giovanni - e le mette in scena ciclicamente, in tre luoghi diversi dell'antico palazzo veneziano, intervallando tra le logge, le sale e i cortili altri otto brani originali commissionati ad autori contemporanei. Come se entrasse in una grande galleria e decidesse autonomamente come e cosa guardare, davanti a sé lo spettatore avrà insomma una pluralità di eventi musicali, scenici, teatrali e visivi da combinare, scardinando le abitudini percettive di spazio e tempo.”<ref>Silva Menetto, ''Alla Biennale protagonisti il Don Giovanni a Venezia e giovani ensemble da tutta Europa'', Il Sole 24 ore, 16 settembre 2010</ref>
 
== Insegnamento ==
 
''Questo che mi è successo è un fatto più unico che raro. Dunque trovo interessante sottoporlo all’attenzioneall'attenzione dei lettori del Giornale della Musica, veri appassionati di musica in Italia (altro caso raro). Non parlerei di una vicenda squisitamente privata se non fosse un’occasioneun'occasione per aprire una riflessione e forse una discussione sul disastro della cultura in Italia e in particolare della cultura musicale. Ho dato le dimissioni dal Conservatorio di Stato''.<ref>Luca Francesconi, ''Il sacrificio dei musicisti italiani'', Milano, 2005</ref>''
 
Luca Francesconi ha insegnato per venticinque anni nei conservatori italiani, oltre che all'Università dell'Ohio, a Rotterdam e a Strasburgo.
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* Martin Codax di Vigo 1985
* Guido d'Arezzo 1985
* The New Music Composers’Composers' Competition, New York 1986
* StipendienPreis, Darmstadt Ferienkursen 1988
* Kranichsteiner Musikpreis, Darmstadt 1990
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* Prix Italia Torino 1994
* Grand Prix du Disc, Academie Charles Cros 2008
* Franco Abbiati Critics’Critics' Prize for Best New Work for the opera Quartett in La Scala, Milano 2011
Accademico di Santa Cecilia
 
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* ''Viaggiatore insonne'' per soprano e cinque strumenti (testo di [[Sandro Penna]]), 1983
* ''Notte'' per mezzosoprano e diciannove (testo di Sandro Penna), 1983–1984
* ''Suite 1984 ''per orchestra, percussionisti africani e quintetto jazz con l’Orchestral'Orchestra dell’Entedell'Ente Lirico di Cagliari, il gruppo di Franco D’AndreaD'Andrea e Africa Djolé della Costa d’Avoriod'Avorio, sotto la direzione dell’autoredell'autore, 1984
* ''Finta-di-nulla'' per soprano e diciannove strumenti (testo di [[Umberto Fiori]]), 1985
* ''Onda sonante'' per otto strumenti, 1985
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* ''Encore/Da capo'' per nove strumenti, 1985–1995
* ''Impulse II'' per clarinetto, violino e pianoforte, 1985, 1995
* ''Al di là dell’oceanodell'oceano famoso, ''per 8 voci miste, Netherland Radio Chamber Choir, 1985
* ''Secondo quartetto ''(Mondriaan Quartet)
* ''Tracce, ''per flauto, 1985-1987
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* ''Aria'' per ottetto di fiati, 1993
* ''Plot II'' per sassofono e quindici strumenti, 1993
* ''Risonanze d’Orfeod'Orfeo'', suite per orchestra di fiati dall'''[[L'Orfeo|Orfeo]]'' di [[Claudio Monteverdi]], 1993
* ''Trama II'' per clarinetto, orchestra e live electronics, 1993
* ''Terzo quartetto “Mirrors” ''per archi, Quartetto Arditti, De Singel Antwerpen, 1994
* ''Ballata del rovescio del mondo'', radio-opera su testi di [[Umberto Fiori]], 1994
* ''Etymo'' per soprano, orchestra da camera e live eletcronic, da [[Charles Baudelaire]], commissione IRCAM per soprano, Ensemble InterContemporain, direttore Pascal Rophé, soprano Luisa Castellani, Klangregie dell’autoredell'autore,1994
* ''A fuoco - 4° studio sulla memoria'' per chitarra e ensemble, 1995
* ''Animus'' per trombone e live electronics, 1995–1996
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* ''[https://www.youtube.com/watch?v=ajj-Vd4OB6A Wanderer]'' per grande orchestra, 17 gennaio 2000 [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]] direttore [[Riccardo Muti]], Filarmonica della Scala
* ''Cobalt, Scarlet. Two Colours of Dawn'' per grande orchestra, 1999–2000
* ''Terre del Rimorso'', (terminata nel 2001), commissione d’Étatd'État francese per soli, coro e orchestra, per il Festival di Strasburgo, 6 ottobre 2001, SWR Symphonie Orchester e Vokalensemble Stuttgart, direttore Péter Eötvös, 2000-2001
* ''Aria Novella'', per doppio quartetto, Parigi, Ensemble Itinéraire, 2001
* ''Let me Bleed'', Requiem per [[Carlo Giuliani]] per coro misto a cappella, su testi di [[Attilio Bertolucci]], 2001
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* ''Rest'', per violoncello e orchestra, commissione della RAI, Torino Lingotto, Orchestra Sinfonica della RAI, direttore Jukka Pekka Saraste, solista Anssi Karttunen, 2003-2004.
* ''[https://www.youtube.com/watch?v=IgVqzoI3I34&list=UUoqOmbcFFieKCZv4_0unzFw&index=17 Gesualdo Considered as a Murderer]'', opera su libretto di [[Vittorio Sermonti]], 2004
* ''[https://www.youtube.com/watch?v=fvpJ_RwqRxs&index=4&list=UUoqOmbcFFieKCZv4_0unzFw Quarto Quartetto I voli di Niccolò],'' quartetto d’archid'archi commissionato da Paganiniana 2004 del Comune di Genova, dedicato a Cesare Mazzonis, Quartetto Arditti, 2004
* ''Kubrick’sKubrick's Bone, ''per cimbalom e ensemble, 2005
* ''Accordo, ''quintetto di ance, 2005
* ''Body Electric'', per violino con guitar rig e doppio ensemble, Amsterdam, Muziekgebouw, Orkest de Volharding e Doelen Ensemble, direttore Jussi Jaatinen, solista Irvine Arditti, 2006
* ''Sea Shell ''per grande coro misto, su testo di [[Alceo]] (tradotto da [[Salvatore Quasimodo]]). Viene eseguito dallo Swedish Radio Choir a Stoccolma, 2006
* ''Da capo II'', composizione per 8 strumenti, Settimane Musicali di Stresa, Ensemble Bit20, direttore J. Stockhammer, 2007
* ''[https://www.youtube.com/watch?v=z99MXxzQzhU Animus II]'', per viola e live electronics, Parigi, Ircam Espace de projection, Festival Agora, solista Garth Knox, regia del suono dell’autoredell'autore, commissione di Françoise e Jean-Philippe 2007
* ''Strade parallele'', per 6 strumenti, elettronica e video su testo di Norberto Bobbio, Roma, Auditorium Parco della Musica, Ensemble Alter Ego, 2007
* ''Hard Pace; ''concerto per tromba e orchestra, Roma, Auditorium, Orchestra dell’Accademiadell'Accademia di Santa Cecilia, solista Håkan Hardenberger, direttore Antonio Pappano, 2007
* ''[https://www.youtube.com/watch?v=ZZbr0DEI5u4&list=UUoqOmbcFFieKCZv4_0unzFw Fresco]'', per cinque bande in movimento, 2007
* ''[https://www.youtube.com/watch?v=Aofd8lHHFhg Unexpected End of Formula]'', per violoncello, ensemble ed elettronica, Colonia, WDR FunkHaus, musikFabrik direttore Christian Eggen, solista DirkWietheger, ZKM live-elektronik, 2008
* ''Animus III'', per tuba e live electronics, Colonia WDR FunkHaus, solista Melvyn Poore, ZKM Live-Elektronik, 2008
* ''[https://www.youtube.com/watch?v=XbN2rHPuIfA&list=UUoqOmbcFFieKCZv4_0unzFw Sirènes]'', composizione per coro misto in cinque gruppi, orchestra ed elettronica, commissionata da Ircam-Centre Pompidou, 2009
* ''Time, Real and Imaginary'', Commande d’Étatd'État francese per mezzosoprano e quattro strumenti su un testo di [[Samuel Taylor Coleridge]], 2009
* ''Attraverso'', per soprano e ensemble, per le celebrazioni di Monteverdi, commissionato da Music Across Festival della Regione Lombardia e dal Teatro Ponchielli di Cremona, 2009
* ''Jeu de Musica'', per ensemble, eseguita a Strasburgo, Festival Musica, 2010
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#''Etymo'' (selection) Ensemble itinerarie - Donatienne Michel-Dansac, soprano - Direttore: Pascal Rophé IRCAM – les années 90 (2000)
#''Respondit'' Nederlands Blazers Ensemble - Direttore: Loudon Wainwright III EW 0061 (2000)
#''Viaggiatore insonne – Plot in fiction'' Firebird Ensemble Direttore: BarrieWebb - METIER MSV 92018 (2002) 134 - ''Wanderer – Cobalt, Scarlet: Two Colours of Dawn'' Finnish Radio Symphony Orchestra - Direttori: Hannu Lintu, Rolf Gupta AGORA’AGORA'/BMG RICORDI 1011 (2002)
#''Alborada'' Ismo Eskelinen, chitarra ALBAABCD 213 (2003)
#''Piccola trama – Riti neurali – Islands – Da capo – Secondo concerto'' - Solisti: Geoffrey Madge, Ernest Rombout, Mifune Tsuji and Frances Marie Uitti. Xenakis Ensemble - Direttore: Diego Masson BVHAAST 0108 (2003)
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* ''Giancarlo Francesconi'', a cura di E. Tadini, Milano, Salone Annunciata, 1959.
* Sergio Badino, ''Conversazione con Carlo Chendi. Da Pepito alla Disney e oltre: cinquant'anni di fumetto vissuti da protagonista'', Tenué 2006
* Luca Francesconi, ''Les Esprits libres'', in AA.VV. La loi musicale – Ce que la lecture de l’histoirel'histoire nous (dés)apprend, a cura di D. Cohen Levinas, Paris, L’HarmattanL'Harmattan, 2000
* Guido Barbieri, ''Francesconi, Luca'',
 Enciclopedia Italiana Treccani- VII Appendice (2007)
* Ricciarda Belgiojoso, ''Note d'autore. A tu per tu con i compositori d'oggi'', Postmedia books, 2013


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* Luca Francesconi, ''Complessità'', Milano 1989
* Beth E. Levy, ''Furious Craft'', Yerba Buena Center for the Arts Forum, Programma di sala, San Francisco Contemporary Music Players, 8 December 2008
* David Osmonde Smith, ‘Un no man’sman's land fertile: Francesconi et le the ́aˆtre musical’musical', in programme book for Luca Francesconi, Ballata, Théâtre de la Monnaie, Brussels, October 2002.
* Hubert Culot, ''Recensione a Etymo, Da capo, A fuoco, Animus'', Kairos, Music Web International.
* Chris Pasles, ''Old works and new shine equally bright'', Los Angeles Times, 22 novembre 2003