Jackson Browne: differenze tra le versioni
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==Gli esordi e gli anni 70==
Nato in Germania ma cresciuto a Los Angeles, cominciò la carriera di autore verso la fine degli anni sessanta scrivendo tre canzoni per l'esordio solista di [[Nico]] e poi per [[Eagles]], [[Byrds]], [[Tim Buckley]] e Nitty Gritty Dirt Band; grazie a questo si fece conoscere al grande pubblico. Il suo debutto risale al 1972 con l'album omonimo. È tutt'altro che un disco acerbo e gli frutta già un primo successo di classifica ("Doctor My Eyes"). Nel 1973 esce '''For Everyman''', contenente la sua personale versione di "Take It Easy" brano scritto per gli [[Eagles]] e da loro portato al successo. L'anno dopo esce '''Late For The Sky''', da molti critici ritenuto il suo lavoro migliore. Pieno di testi introversi, quasi indecifrabili, frutterà i successi di "Before The Deluge" e "Fountain Of Sorrow". Dopo una lunga pausa, nel 1976 esce '''The Pretender''', con liriche fortemente influenzate dalla morte della moglie Phillys.
Nel 1977 esce l'album dal vivo (ma contenenete solo pezzi inediti, come [[Time Fades Away]] e [[Rust Never Sleeps]] di [[Neil Young]]) '''Running on Empty'''. È il suo maggior successo commerciale. La title-track dal sapore [[Bruce Springsteen| springsteeniano]], una delle sue canzoni più note, è un manifesto della generazione post-[[Il Sessantotto|sessantotto]] che "corre nel vuoto". Famosa anche "Stay", cover degli anni '60 di un pezzo degli Zodiacs, che diventerà un classico delle chiusure dei suoi concerti.
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