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=== Zanotto di Venezia ===
 
Iniziano ad essere citati nel XIII secolo<ref>{{cita libro|cognome= Medin |nome= A. |titolo= La cultura toscana nel Veneto durante il Medio Evo |anno= 1923|città= Venezia|}}</ref>. Furono il ramo primigenio che arrivò in Veneto. Nel '400 nel '500 contrarono matrimoni con alcune famiglie patrizie veneziane<ref>{{cita libro|cognome= Dolfin |nome= G.B. |titolo= I Dolfin patrizi patrizi veneziani nella storia di Venezia dal 452 al 1923|anno= 1923|città= Venezia|pagine= 205-207 T n°16}}</ref><ref>{{cita libro|cognome= Tassini |nome= Giuseppe |titolo= Notizie storiche e genealogiche sui cittadini veneziani |anno= 1888|città= Venezia}}</ref><ref>{{cita libro|cognome= Da Mosto(Tomo I) |anno=1937|pagine= 73-77}}</ref>. Nel 1797, anno della [[caduta della Repubblica di Venezia|caduta della Serenissima]], gli Zanotto compaiono ancora tra i casati aventi diritto all’ordineall'ordine dei [[Cittadini|Cittadini Originarii]]<ref>{{cita libro|cognome= Dolcetti |nome= Giovanni |titolo= Il libro d’argento delle famiglie venete nobili, cittadine e popolari|anno= 1925|città= Venezia|pagine= 93-94}}</ref>. Questo ramo che vanta una più stretta parentela con il ramo del Friuli, diede alla [[Repubblica di Venezia]] numerosi ecclesiasti e militari.
 
=== Zanotto del Friuli ===
 
Il ramo originariamente derivante direttamente dagli Zanotto di Venezia, nel 1526 ottennero il titolo comitale ungherese nella persona di Andrea Zanotto<ref>{{cita libro|cognome= F.G. Farkas, P. Király |titolo= Catalogus Manuscriptorum Bibliothecae Reg. Scient. Universitatis Budapestinensis Tomus II. Pars II. Catalogus Litterarum Originalium Ac Collectionis. Hevenessianae Et Prayanae |anno= 2006|città= Budapest | pagine= Diplomi}}</ref>, il figlio Antonio, stabilitosi a Dulcigno, venne riconosciuto dal doge [[Girolamo Priuli]] con diploma del 15 aprile 1562 in perpetuo e per tutti i suoi legittimi discendenti.[[File:Ducale del doge Girolamo Priuli in cui si riconosce il titolo ad Antonio Zanotto il titolo di conte 1562.JPG|thumb|<center>Diploma con cui Antonio Zanotto è riconosciuto conte, 1562]]Questo ramo iniziò ad essere denominato “de gigli scarlati” per i tre gigli rossi posti in cotissa. Perso nel 1571 con Dulcigno il palazzo,i tre figli superstiti si trasferirono nel pordenonese. Per tutto il '700 sono attestati a [[Prata di Pordenone]].
[[File:Diploma di Napoleone I.JPG|thumb|<center>Diploma con cui Giuseppe Zanotto è nominato conte del regno napoleonico, 1809]][[Napoleone Bonaparte]], riconobbe il rango comitale e l’avital'avita nobiltà con Sovrana Risoluzione datata 2 febbraio 1809<ref>{{cita libro|cognome= G. Cajazza |titolo= Villa Goretti- Zanotto a Rorai Piccolo di Porcia. Una vittoria sull’oblio, in Il Friuli da salvare, in Il Friuli N°11, 17|anno= 2000|mese=marzo|città= Udine | pagine= 22}}</ref><ref>{{cita libro|cognome= Enos Costantini, Giovanni Fantini |titolo= I Cognomi del Friuli |anno= 2011|città= Pasian di Prato | pagine= 787}}</ref>. Questo ramo diede alla [[Repubblica di Venezia]] militari e letterati, alcuni vestirono l'abito di [[Malta]], [http://www.zanotdezanotto.altervista.org/ Storia della famiglia Zanotto]. Tra il 1800 e il 1900 il cognome a causa dei continui influssi dialettali venne troncato diventando Zanot e, a causa dei continui casi di omonimia mantennero il soprannome "De Gigi scarlati"(per i tre gigli rossi posti sulla cotissa), soprannome che tuttora permane. Nella seconda metà del Novecento, posero definitiva dimora in provincia di Udine.
Attualmente il caposaldo della Famiglia si divide tra le residenze del Medio Friuli poste in diverse comuni.
 
== Altri membri illustri ==
* [[Domenico Zanotto]] 1474, Rettore dell’Universitàdell'Università di Padova<ref>{{cita libro|cognome= Tomasini Gimnasium Patavinum | pagine= 394}}</ref>.
* [[Antonio Zanotto]] 1563 Vescovo di Forlì, 1568 Arcivescovo di Urbino, vice delegato a Avignone e successivamente vice delegato a Bologna nel 1591<ref>{{cita libro|cognome= [[Giovan Battista Crollalanza]]|titolo= Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane|anno= 1866|città= Pisa | pagine= 475}}</ref><ref>{{cita libro|Archivio di Stato di Padova | Genealogia Zanotto}}</ref>.
*[[Nicolò Zanotto]], giudice, governerò [[Pordenone]] come capitano liviano dal 1514 al 1517<ref>{{cita libro|cognome= Benedetti |anno= 1964|città= Pordenone|pagine= 154}}</ref><ref>{{cita libro|cognome= Corbanese|nome= G.G.| titolo= Il Friuli, Trieste e l'Istria: Nel periodo veneziano 1987|città= Bologna | Cronologia Provveditori di Pordenone}}</ref><ref>{{cita libro|cognome= P. Goi |titolo= Società e Cultura del Cinquecento nel Friuli occidentale. Catalogo della Mostra 27 luglio 1984-13 gennaio 1985 |città= Pordenone | pagine= 54}}</ref>.
*[[Giacomo Zanotto]], militare nella [[Battaglia di Lepanto]], nominato [[Cavaliere di San Marco]]<ref>{{cita libro|cognome= Da Mosto Tomo I|anno= 1937 | pagine= 28}}</ref> dal doge [[Alvise I Mocenigo]] con diploma il 16 dicembre 1571, con beneficio trasmissibile a tutti i suoi discendenti legittimi in perpetuo.
*[[Francesco Zanotto]] 1632, Maestro provinciale dell’Ordinedell'Ordine di San Francesco<ref>{{cita libro|cognome= Salomoni Agri Patavini Inscrip.|pagine= 154}}</ref>
*[[Francesco Zanotto]] [[metà XIX secolo]], storico e storico dell'arte, membro dell’Imperialdell'Imperial Regia Accademia e di altri Atenei.
*[[Francesco Zanotto]] [[fine XIX secolo]], monsignore, professore di “lettere italiane” all’Istitutoall'Istituto Leoniano di Roma.
 
== Note ==