Ritratto di Maria Antonietta e i suoi figli: differenze tra le versioni

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Elisabeth si ispirò a [[Raffaello Sanzio|Raffaello]], inoltre chiese consiglio al collega [[Jacques-Louis David|David]], che le disse di rifarsi alle [[Sacra Famiglia|Sacre Famiglie]] del tardo [[Rinascimento]].<ref name="Le Brun 16"/> Particolarmente studiato fu l'abbigliamento della regina: Maria Antonietta indossa un tipo di abito sobrio, che aveva iniziato ad adottare dopo lo scandalo della collana in sostituzione ai graziosi abiti di mussolina e ai cappelli di paglia, che le erano valsi feroci critiche. Il regale abito in [[velluto]] rosso è contornato da un bordo di [[pelliccia]] nera, mentre il [[Seno (anatomia)|seno]] matronale è messo in risalto da un [[merletto|pizzo]] bianco. Gli stessi colori, simboli tradizionali della regalità, sono ripresi anche nel copricapo. Intenzionalmente, la regina non indossa una collana,<ref>Antonia Fraser, ''Maria Antonietta - La solitudine di una regina'', p. 282.</ref> mentre porta un paio di orecchini a goccia che preligeva particolarmente, perché mettevano in risalto il collo greco.<br>Pur volendo mettere in evidenza la figura materna di Maria Antonietta, il ritratto non poteva esimersi dal mostrare anche la sua augusta posizione sociale: sul mobile in alto a destra si può intravedere la sua corona, mentre sul lato sinistro della composizione spicca la [[Reggia di Versailles#La Grande Galleria|Galleria degli Specchi]], cuore della monarchia francese.
[[File:Franz von Matsch Die deutsches Bundesfürsten huldigen Kaiser Franz Joseph.jpg|300px|thumb|left|Dipinto di Franz von Matsch ([[1908]]).]]
La figlia primogenita, [[Maria Teresa Carlotta di Borbone-Francia|Maria Teresa Carlotta]], si protende affettuosamente verso la madre, che tra le braccia tiene il paffuto [[Luigi XVII di Francia|Luigi Carlo]]. Il [[delfino di Francia]], [[Luigi Giuseppe di Borbone-Francia|Luigi Giuseppe]], indica la culla della sorellina. Quest'ultima, [[Sofia Elena Beatrice di Borbone-Francia|Sofia Elena Beatrice]], era inizialmente presente nella composizione, ma morì durante la realizzazione del dipinto, il 19 giugno [[1787]], a nemmeno un anno di vita. Madame Vigée-Le Brun, già in ritardo con la consegna, dovette posticipare la presentazione del dipinto, per togliere la bambina.
 
Il ritratto fu molto lodato per l'ottima somiglianza, ma non ebbe il successo sperato. Avrebbe dovuto essere ufficialmente presentato all'Académie Royale ad agosto, ma si evitò di farlo perché l'impopolarità della regina era molto aumentata, e c'era il rischio di dimostrazioni. Al salone rimase la cornice vuota, sulla quale qualcuno attaccò un bigliettino con la scritta ''Guardate il Deficit!'', in riferimento al nuovo soprannome dato alla regina, ''Madame Deficit''.<ref>Ivi, p. 284.</ref> In seguito, il ritratto fu esposto nel ''Salon de Mars'', a [[Versailles]], dove rimase sino al 4 giugno [[1789]], data della morte del delfino. Maria Antonietta, che già aveva perduto la figlia due anni prima, non riusciva a trattenere le lacrime di fronte alla visione del primogenito morto, che ne indicava la culla vuota.<ref>Ivi, p. 305.</ref>