Commedia nuova: differenze tra le versioni

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I personaggi non riproducono che dei "tipi" secondo uno schema poi divenuto classico e adattato dalla commedia romana, con [[Plauto]], e, più tardi, dalla [[commedia dell'arte]]: i giovani innamorati, il vecchio scorbutico, lo schiavo astuto, il crapulone.
 
I tre commediografi della “nea” sono [[Difilo]], [[Filemone di Siracusa|Filemone]] e [[Menandro]], grande fonte di ispirazione per [[Terenzio]] e ClaudioPlauto.
 
La “nea” è il tramite con la commedia borghese moderna.
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Le trame sono sia illusorie (l'attualità della vita cittadina è interrotta per far spazio a figure fittizie), sia realistiche (le vicende mancano di infrazioni temporali e i personaggi hanno una psicologia profonda e sono caratterizzati per autonomia etica e affettiva; mancano le invenzioni fantastiche di [[Aristofane]]).
 
È una commedia in evoluzione, specchio della mutazione politica in corso: [[Atene]] è una città decadentein decadenza, manca un ruolo politico forte (basti pensare aalle fugure di Filippo e Alessandro) e la gestione del potere è affidata a pochi, i “''kalokagathoi''”, una sorta di borghesia ante-litteram, formata da militari, giovani della buona società, proprietari terrieri.
 
Il pubblico è più interessato alle tematiche private che a quelle sociali. Si tratta di un ambito domestico, piccolo.