Il 16 agosto, il [[sindaco]] [[Socialismo|socialista]] di [[Granada]] (cognato del poeta) viene fucilato. FedericoLorca, che si era rifugiato in casa dell'amico poeta [[Falange spagnola|falangista]] [[Luis Rosales Camacho]],<ref name=ren14 /> viene arrestato lo stesso giorno dall'ex rappresentante della [[CEDA]], [[Ramón Ruiz Alonso]].
Numerosi si levano gli interventi a suo favore del poeta, soprattutto da parte dei fratelli Rosales e del maestro [[Manuel de Falla|de Falla]];<ref name=hue33>{{Cita web|lingua=es|url=http://www.huertadesanvicente.com/fgl1933.php|titolo=1933-1936|editore=Huerta de San Vicente|accesso=8 gennaio 2013}}</ref> ma nonostante la promessa fatta allo stesso Luis Rosales che García Lorca sarebbe stato rimesso in libertà "se non ci sono denunce contro di lui", il [[Governatore (burocrazia moderna)|governatore]] [[José Valdés Guzmán]], con l'appoggio del generale [[Queipo de Llano]], dà ordine, segretamente, di procedere all'[[esecuzione capitale|esecuzione]]: a [[notte]] fonda, FedericoLorca è condotto a [[Víznar]], presso [[Granada]], e all'[[alba (giorno)|alba]] del 19 agosto del 1936<ref name=ren14 /> viene fucilato sulla strada vicino alla ''Fuente grande'', lungo il cammino che va da [[Víznar]] a [[Alfacar]].<ref name=pas /> Il suo corpo non venne mai ritrovato.<ref name=pas /> La sua uccisione provoca riprovazione mondiale: molti intellettuali esprimeranno parole di sdegno, tra le quali spiccano quelle dell'amico [[Pablo Neruda]].
Il mancato ritrovamento del corpo di Lorca, tuttavia, accende un'intensa controversia circa i dettagli di questa esecuzione. Controversia ancora adesso tutt'altro che risolta.