Capri-Napoli: differenze tra le versioni

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Originariamente promossa come traversata libera (sul modello di quella della Manica), si sviluppò diventando una due giorni in cui gli atleti, partiti dal lungomare di [[Napoli]], raggiungevano l'[[Isola di Capri]], sulla quale sostavano e si riposavano e da cui ripartivano la mattina del giorno dopo, per ripercorrere tragitto a ritroso verso il traguardo finale di Napoli (Napoli/Capri/Napoli).
 
Dal [[1954]] la gara, allora organizzata dal quotidiano ''[[Il Mattino]]'', si stabilizzò sull'attuale percorso da Capri a Napoli (18 miglia marine c.ca, 36 chilometri), assumendo la fisionomia di gara di un giorno e venendo adottata ufficialmente dalla [[Federazione Internazionale di Nuoto|FINA]], che, sino al [[1992]], assegnò ai suoi vincitori i titoli ufficiali di campione e di campionessa del mondo di specialità, venendo, poi, adottata ufficialmente dalla [[Federazione Internazionale di Nuoto|FINA]].
 
Dopo anni di splendore, con un periodo di dominio quasi assoluto degli atleti [[Egitto|egiziani]] (detti i ''coccodrilli del Nilo'') ed [[Argentina|argentini]] (detti ''i caimani''), la gara fu sospesa fra il [[1993]] ed il [[2002]] e venne ripresa solo nel [[2003]] da [http://www.eventualmente.net Eventualmente, eventi e comunicazione]; dallo stesso anno, [[2003]], è di nuovo una classica del circuito della Coppa del Mondo FINA, in particolar modo, dal 2008, del Grand Prix FINA, la parte della Coppa del Mondo riservata alle gare con lunghezza minima di almeno 15 km. Nelle ultime 3 edizioni è stata tappa finale del circuito, assegnando, oltre alla vittoria di tappa, anche i titoli iridati assoluti maschile e femminile.
 
== Rotte ==