Mani pulite: differenze tra le versioni

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L'allarme che le inchieste di Tangentopoli rischiavano di insabbiarsi fu lanciato dal ''pool'' milanese in televisione: l'opinione pubblica e i giornali gridarono allo scandalo e il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Oscar Luigi Scalfaro]] per la prima volta nella storia repubblicana rifiutò di firmare un decreto-legge, ritenendolo [[Costituzione della Repubblica Italiana|incostituzionale]]<ref name="tangenti"/>.
 
[[Carlo Ripa di Meana]], Ministro dell'Ambiente, diede le dimissioni dopo aver votato contro il decreto in Consiglio dei ministri<ref name="tangenti"/>; pochi giorni dopo il [[Referendum abrogativi del 1993 in Italia|''referendum'' del 18 aprile 1993]] (promosso dal [[Democrazia Cristiana|democristiano]] dissidente [[Mario Segni]]), gli elettori votarono in massa a favore dell'introduzione del [[sistema elettorale maggioritario]]. Fu un segnale politico molto forte della sempre più crescente sfiducia nei confronti della [[politica]] tradizionale; il [[Governo Amato I|governo Amato]], intravedendo nel risultato del ''referendum'' un segnale di sfiducia nei suoi confronti, rassegnò le dimissioni il 21 aprile<ref>[[Alberto Rapisarda]], ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0783_01_1993_0110_0007_11078564/ «Ci vuole un cambiamento di regime»]'', ''[[La Stampa]]'', 22 aprile 1993.</ref>.
 
Il Parlamento non riuscì a formare un nuovo governo politico: Scalfaro decise perciò di affidare ad aprile la [[Presidenza del Consiglio dei ministri|presidenza del Consiglio]] al governatore della [[Banca d'Italia]] [[Carlo Azeglio Ciampi]], il quale costituì un governo tecnico, il primo nella [[storia d'Italia]]. Ciampi si pose due obiettivi fondamentali: una nuova legge elettorale che doveva essere scritta sotto dettatura del ''[[referendum]]'' (che fu poi approvata nell'agosto di quell'anno, introducendo un sistema per tre quarti maggioritario e per un quarto proporzionale)<ref name="fango"/> e il rilancio dell'economia (che stava vivendo una difficilissima stagnazione, con la [[lira italiana|lira]] precipitata ai minimi storici).