Mani pulite: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 117:
A metà marzo fu reso pubblico uno scandalo per 250 milioni di [[Dollaro statunitense|dollari]], riguardante l'[[Ente Nazionale Idrocarburi]] (ENI). Il flusso di accuse, arresti e confessioni non si arrestò. Nel frattempo, Di Pietro chiese una [[rogatoria]] sui conti di Craxi a [[Hong Kong]]. La [[Falange Armata]] inviò una nuova minaccia: «[a Di Pietro] gli uccideremo il figlio». A giugno venne arrestato il primo manager [[Fininvest]], [[Aldo Brancher]]. Secondo [[Marco Travaglio]], il 12 luglio [[Silvio Berlusconi]] inviò un [[fax]] a ''[[il Giornale]]'', di cui era proprietario suo fratello [[Paolo Berlusconi|Paolo]], intimando di «sparare a zero sul pool». Ma il direttore [[Indro Montanelli]] e il condirettore [[Federico Orlando]] si rifiutarono<ref name="manipulite.it"/>.
Il 17 luglio 1993 ''[[Il Sabato]]'', settimanale di [[Comunione e Liberazione]], pubblicò un dossier sulla corruzione nella politica della prima Repubblica, sul fatto che la magistratura ne sarebbe stata al corrente e sulle presunte malefatte di Di Pietro, il quale sarebbe stato in combutta con diversi imprenditori, che in cambio di [[denaro]] avrebbe protetto dalle indagini. Il dossier, che indagava sulle proprietà immobiliari e patrimoniali di Di Pietro accresciute in modo esponenziale, era attinto da un manoscritto del giornalista [[Filippo Facci]]<ref>Identificato in un articolo de ''il Giornale'' del 24 luglio 1995, Facci ha poi descritto la meccanica dei fatti in un articolo pubblicato su
Il [[Gruppo d'investigazione sulla criminalità organizzata|GICO]] di [[Firenze]] concluse le indagini sull'Autoparco di [[Milano]] e sulle protezioni accordate dalla mafia: con questi addebiti nell'autunno 1993 la Procura di Firenze ordinò tre mesi di arresti tra gli ufficiali di polizia che collaboravano con il ''pool'' di Milano. Il rapporto del GICO cita, a sostegno della richiesta di arresti, anche un «collaboratore», Salvatore Maimone, autore di accuse anche a tre sostituti procuratori milanesi. Maimone poi dichiarò che le accuse ai PM gli erano state sollecitate e in ogni caso il processo agli ufficiali di polizia si concluse con le loro assoluzioni<ref>Luigi Ferrarella, ''L'autoparco di Milano controllato dalla mafia. Assolto l'ex vicequestore'', ''Corriere della Sera'', 25 ottobre 2003.</ref>.
|