L'apparente trionfo della "«rivoluzione dei giudici"» (che si disse aver prodotto una "«Seconda Repubblica"» in Italia) si dimostrò di breve durata. Fra la metà degli anni '90 ede i primi anni del nuovo secolo la questione della corruzione politica calò nell'ordine delle priorità dell'azione pubblica. Simbolo drammatico di questo ritorno al passato fu il suicidio dell'imprenditore brianzolo [[Ambrogio Mauri]], regolarmente escluso dagli appalti per la fornitura di automezzi perché si rifiutava di pagare tangenti, il 21 aprile [[1997]]<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/aprile/23/onesta_non_paga_uccido__co_0_9704231550.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/1997/aprile/23/onesta_non_paga_uccido__co_0_9704231550.shtml|editore=''Corriere della Sera''|accesso=26 ottobre 2010|titolo="L'onestà non paga, mi uccido"|data=23 aprile 1997|autore=Viviana Magni}}</ref><ref name=travaglio>{{cita web|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/ambrogio-mauri-una-vittima-vera/2120132|titolo=Ambrogio Mauri una vittima vera|autore=[[Marco Travaglio]]|editore=''L'Espresso''|accesso=26 ottobre 2010|data=29 gennaio 2010}}</ref>.
Un'altra chiave interpretativa del calo di tensione intorno alle inchieste è stata offerta dal passaggio dalle inchieste macroscopiche contro i personaggi pubblici a quelle contro la criminalità diffusa nella società.
'«Finché – disse Borrelli – si trattò di colpire i grandi della politica, non ci furono grandi reazioni contrarie, anzi. Ma quando si andò oltre, apparve chiaro che la corruzione non riguardava solo la politica, ma larghe fasce della società: investiva gli alti livelli proprio in quanto partiva dal basso. Il cittadino medio ebbe la sensazione che i “moralisti” della Procura di Milano volessero davvero passare lo straccio bagnato su tutta la facciata del Paese, sulla coscienza civile di tutti gli italiani. Parlo del cittadino medio che vive spesso di piccoli espedienti, amicizie, raccomandazioni, mancette per campare e rimediare all'inefficienza della PA. A quel punto la gente cominciò a dire: “Adesso basta, avete fatto il vostro lavoro, ci avete liberato dalla piovra della vecchia classe politica che ci succhiava il sangue, ma ora lasciateci campare in pace”.'»<ref>[[Marco Travaglio]], ''[http://www.cinquantamila.it/storyTellerArticolo.php?storyId=568e2eca31d06 Marco Travaglio, ''Mi raccomando]'', Il''[[il fattoFatto quotidianoQuotidiano]]'', 7 gennaio 2017, p. 1]2016.</ref>.