Bovegno: differenze tra le versioni
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I primi personaggi storici bovegnesi che compaiono sono ''Staius'' figlio di ''Esdragass'' e sua moglie ''Messava'', definito ''Princeps '' e ''Prefectus cohortis Triumplinorum'' nella già citata epigrafe del I secolo a.C. conservata presso il museo romano di [[Brescia]]. Di grande importanza perché testimonia l'esistenza di Bovegno in epoca romana, vi compaiono tre figure, una barbuta al centro, una femminile a destra (la moglie) e una giovanile a sinistra (il figlio?); di lui si sa che era un comandante militare di origine celtica che aveva prestato servizio in [[Vindelicia]] con i romani, per i quali reclutava armati in loco.
Trascorse a Bovegno gran parte della sua vita il massimo poeta bresciano [[Angelo Canossi]] ([[1862]]-[[1943]]), prima alla ''Cà del Mai'' poi alla ''Cà dèle Bàchere'' (dichiarato monumento di interesse locale) in località ''Valsorda
Lo scrittore e volontario garibaldino [[Giuseppe Cesare Abba]] a partire dalla fine dell'Ottocento scelse Bòvegno come propria dimora estiva, qualche anno più tardi, il famoso architetto bresciano [[Egidio Dabbeni]] edificò qui la sua villa di vacanze.
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