Un tale rigorismo è stato difeso dall'ex procuratore Gerardo D'Ambrosio, ancora tre lustri dopo:
{{Citazione|Se avessimo ragionato così<ref>cioèCioè come sostenuto dall'ex procuratore capo Borrelli, cheil quale aveva sostenuto all'entrata della Scala che «...per rendere efficiente la pubblica amministrazione a volte bisogna anche forzare i limiti della legalità», in riferimento alle indagini che si stannostavano svolgendo sull'attualesul Sindaco sindaco[[Letizia Moratti]] circa le procedure illecite di nomina dei ''manager'' del Comune di Milano.</ref> negli anni 90 non ci sarebbe stata Mani Pulite. Tutti coloro che indagavamo dicevano che facevano le cose per migliorare la situazione, ma noi abbiamo scoperto che invece la peggioravano con appalti inutili e vuoti. Il principio di legalità va difeso sempre e comunque.<ref>CorriereMaurizio della seraGiannattasio, ''Moratti indagata, la difesa di Borrelli: a volte si deve forzare'', di''Corriere Mauriziodella GiannattasioSera'', 8 dicembre 2007.</ref>.}}