Thomas Beecham: differenze tra le versioni
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Nel 1909 Beecham fondò la [[Beecham Symphony Orchestra]]. Non reclutò musicisti delle orchestre maggiori, ma assoldò studenti, musicisti di provincia, componenti di orchestrine e di bande. Ne risultò un gruppo giovane e fresco (l'età media si aggirava sui 25 anni), che includeva nomi che si sarebbero successivamente affermati, come ad esempio Albert Sammons, [[Lionel Tertis]], [[Eric Coates]] ed Eugene Cruft. Il 22 febbraio dello stesso anno dirige la prima assoluta di ''In the Fen Country'' di [[Ralph Vaughan Williams]] nella [[Queen's Hall]] di Londra, il 7 giugno di ''A Mass of Life'' di [[Frederick Delius]] ed il 22 giugno di ''The Wreckers'' di [[Ethel Smyth]] nel [[Her Majesty's Theatre]] di Londra.
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[[File:Beecham-October-1910.jpg|thumb|336x336px|Sir Thomas Beecham nell'ottobre 1910.]]
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La stagione del [[1913]] vide la ''première'' britannica di ''[[Il cavaliere della rosa|Der Rosenkavalier]]'' di Strauss con [[Elisabeth Schumann]] alla Royal Opera House, [[Ariadne auf Naxos]] nell'His Majesty's Theatre ed una ricca stagione di opera e balletto russo al [[Drury Lane (teatro)|Drury Lane]]. Lì ebbero luogo le prime rappresentazioni britanniche di ''Boris Godunov'' e ''Khovanshchina ''di Mussorsgky e di ''Ivan il Terribile ''di Rimsky-Korsakov. Ci furono anche 15 balletti con ballerini di vaglia quali Vaslav Nijinsky e Tamara Karsavina, fra cui ''Jeux'' e ''L'après-midi d'un faune ''di Debussy e la prima de ''La Sagra della Primavera ''di Stravinsky, solo sei settimane dopo il suo debutto a Parigi. Beecham condivise il segreto disprezzo di Monteux per questo brano, preferendo ''Petrushka''. Beecham non diresse nulla durante questa stagione; la direzione della Beecham Symphony orchestra fu affidata a Monteux e altri direttori. L'anno seguente Beecham e suo padre presentarono ''The Maid of Pskov ''di Rimsky-Korsakov's, ''Prince Igor ''di Borodine ''The Nightingale ''di Stravinsky.
Durante la Prima guerra mondiale, Beecham lottò per mantenere viva la vita musicale britannica, spesso rinunciando ai suoi compensi. Collaborò e fornì il suo supporto finanziario a tre istituzioni cui era particolarmente legato: l'Hallé Orchestra, la London Symphony Orchestra e la Royal Philharmonic Society
Nel luglio 1914, su suggerimento dell'ambizioso finanziere James White, Sir Joseph Beecham aveva accettato di rilevare dal Duca di Bedford il complesso di Covent Garden, e di lanciare una società per la sua amministrazione. La trattativa era stata descritta dal ''Times'' come una delle maggiori mai portate a termine a Londra. Sir Joseph aveva effettuato un deposito iniziale di 200.000 £ e si era impegnato a pagare i restanti due milioni di sterline entro l'11 novembre. Di lì a un mese, tuttavia, era scoppiata la Prima guerra mondiale e nuove restrizioni sull'impiego dei capitali avevano impedito la chiusura della trattativa. Il complesso e il mercato di Covent Garden continuarono ad essere gestiti dallo staff del Duca, e nel 1916 Sir Joseph scomparve improvvisamente lasciando la transazione ancora incompleta. Il problema fu portato dinnanzi alla Corte civile, con lo scopo di sbrogliare la situazione: la Corte stabilì che i due figli di Sir Joseph avrebbero dovuto fondare una compagnia privata per concludere la trattativa
Dopo la guerra ci furono stagioni operistiche a Covent Garden, in collaborazione con il Grand Opera Syndicate, sia nel 1919 che nel 1920. In cartellone furono inseriti 40 titoli, solo nove dei quali furono diretti da Beecham. Dopo il 1920 Beecham si allontanò temporaneamente dalla direzione per far fronte a difficoltà economiche che egli stesso descrisse come l'esperienza più logorante e spiacevole della sua vita.▼
Nel 1915 fondò la Beecham Opera Company, coinvolgendo principalmente cantanti britannici, esibendosi a Londra e in tutto il paese. Nel 1916 fu nominato cavaliere e ereditò il titolo di baronetto in seguito alla morte del padre.
▲Nel luglio 1914, su suggerimento dell'ambizioso finanziere James White, Sir Joseph Beecham aveva accettato di rilevare dal Duca di Bedford il complesso di Covent Garden, e di lanciare una società per la sua amministrazione. La trattativa era stata descritta dal ''Times'' come una delle maggiori mai portate a termine a Londra. Sir Joseph aveva effettuato un deposito iniziale di 200.000 £ e si era impegnato a pagare i restanti due milioni di sterline entro l'11 novembre. Di lì a un mese, tuttavia, era scoppiata la Prima guerra mondiale e nuove restrizioni sull'impiego dei capitali avevano impedito la chiusura della trattativa. Il complesso e il mercato di Covent Garden continuarono ad essere gestiti dallo staff del Duca, e nel 1916 Sir Joseph scomparve improvvisamente lasciando la transazione ancora incompleta. Il problema fu portato dinnanzi alla Corte civile, con lo scopo di sbrogliare la situazione: la Corte stabilì che i due figli di Sir Joseph avrebbero dovuto fondare una compagnia privata per concludere la trattativa. Nel luglio 1918 il Duca e i suoi amministratori fiduciari trasmisero alla compagnia il complesso, ipotecato per la somma del prezzo d'acquisto che era ancora da saldare (1.250.000 £).
Nel luglio 1918 il Duca e i suoi amministratori fiduciari trasmisero alla compagnia il complesso, ipotecato per la somma del prezzo d'acquisto che era ancora da saldare (1.250.000 £).
Beecham e suo fratello Henry furono costretti a vendere gran parte della tenuta di loro padre per cancellare l'ipoteca. Per più di tre anni Beecham si assentò dalla scena musicale, lavorando per vendere proprietà per un milione di sterline. Nel 1923 fu finalmente racimolato sufficiente denaro per la rimozione dell'ipoteca e il saldo dei debiti accumulati da Sir Thomas (41.558 £). Nel 1924 fu completata una fusione tra il complesso di Covent Garden e la fabbrica di lassativi di St Helens, che confluirono nella nuova società ''Beecham Estates and Pills''. Il capitale sociale iniziale fu di 1.850.000 £, di cui Beecham deteneva una rilevante quota.
▲Dopo la guerra ci furono stagioni operistiche a Covent Garden, in collaborazione con il Grand Opera Syndicate, sia nel 1919 che nel 1920. In cartellone furono inseriti 40 titoli, solo nove dei quali furono diretti da Beecham. Dopo il 1920 Beecham si allontanò temporaneamente dalla direzione per far fronte a difficoltà economiche che egli stesso descrisse come l'esperienza più logorante e spiacevole della sua vita.
=== La London Philharmonic Orchestra ===
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* ''Frederick Delius''. Londra: Hutchinson. (1959) - Ripubblicato nel 1975 dalla Severn House di Londra, con prefazione di Felix Aprahamian e discografia curata da Malcolm Walker.
== Riconoscimenti ==
Nel 1916 Beecham fu nominato cavaliere e nello stesso anno ereditò anche il titolo di baronetto, in seguito alla morte del padre
Nel 1980 la [[Royal Mail]] inserì il ritratto di Beecham sui francobolli da 13½p, in una serie dedicata ai grandi direttori d'orchestra britannici (gli altri furono [[Henry Wood|Wood]], [[Malcolm Sargent|Sargent]] e [[John Barbirolli|Barbirolli]]).▼
▲Nel 1980 la [[Royal Mail]] inserì il ritratto di Beecham sui francobolli da 13½p
Nel 2012 Beecham è stato inserito nell'''Hall of Fame ''di ''Gramophone'' (sezione direttori d'orchestra), che celebra le figure più influenti nella storia dell'industria discografica.
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