Abuso minorile: differenze tra le versioni

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Non sempre le distinzioni categoriali tra casi di abuso fisico, sessuale, psicologico e trascuratezza rispecchiano una realtà che spesso si presenta come molto complessa: è così possibile parlare di “forme miste” di abuso (ad es. ogni abuso fisico o sessuale implica anche un abuso psicologico).
L'abuso all'infanzia può essere definito come “qualsiasi comportamento, volontario o involontario, da parte di adulti (parenti, RUFO,tutori, conoscenti o estranei) che danneggi in modo grave lo sviluppo psicofisico e/o psicosessuale del bambino. Abuso è tutto ciò che impedisce la crescita armonica del minore, non rispettando i suoi bisogni e non proteggendolo sul piano fisico e psichico. Vi rientrano, dunque, non soltanto comportamenti di tipo commissivo, entro i quali vanno annoverati maltrattamenti di ordine fisico, sessuale o psicologico, ma anche di tipo omissivo, legati cioè all'incapacità più o meno accentuata, da parte dei genitori, di fornire cure adeguate a livello materiale ed emotivo al proprio figlio”<ref name="Caffo E. 2002">Caffo E., Camerini G.B., Florit G. (2002). Criteri di valutazione nell’abuso all’infanzia. McGrawHill, Milano</ref>.
 
==Cenni storici==