Fonderie ghisa Spoleto: differenze tra le versioni
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Nel XVII secolo gli antichi affreschi vennero coperti da altre pitture in [[stile barocco]], considerati di scarso valore.
La scoperta
[[File:Eremo di San Cataldo. Cottanello 6.jpg|thumb|left|Altarino in [[marmo rosso di Cottanello]]]][[File:Eremo di San Cataldo. Cottanello 9.jpg|thumb|left|Eremo di San Cataldo]]
L'affresco antico più importante, risalente al XII secolo, è in stile bizantino e occupa l'intera parete di sinistra della chiesetta; riproduce il ''[[Redentore]]'' seduto su un alto trono che con la mano destra regge una croce e con l'altra, aperta alla maniera greca, benedice gli [[apostoli]], disposti intorno a lui, sei per lato. La benedizione è rivolta anche a sei sante, disegnate più in basso, allineate in devoto raccoglimento, precedute dall'offerente della pittura. La cifra grafica del viso del ''Redentore'' ricorda alcune opere spoletine
Sul ginocchio destro del ''Redentore'' è dipinto il ''[[Tau]]'', segno biblico di salvezza, eseguito a [[tempera]]. Alcuni studiosi ipotizzano che sia stata disegnata da [[San Francesco]] nel 1217, quando si soffermò per un certo periodo ad evangelizzare il territorio sabino. Scelse come appoggio un rifugio sulla vetta dei ''monti Grandi'', dove in sua memoria nel 1712 [[Clemente XI]] fece costruire un piccolo edificio<ref>{{Cita|Finiti|p. 32}}</ref>.
In basso a sinistra un affresco di epoca successiva, rimasto in situ nonostante la detonazione, rappresenta ''Madonna col Bambino''.
La [[volta a crociera]] della cappellina è decorata in stile barocco da motivi vegetali e da alcune scene della storia della [[Genesi]], ''Adamo ed Eva nel paradiso terrestre''. Sulla volta di destra è dipinta la ''Vergine col Bambino'' affresco datato 1444.
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