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Il termine '''cohousing''' è utilizzato per definire degli insediamenti abitativi composti da abitazioni private corredate da ampi spazi (coperti e scoperti) destinati all'uso comune ed alla condivisione tra i cohousers. Tra i servizi di uso comune vi possono essere ampie cucine, spazi per
Di solito un progetto di cohousing comprende dalle 20 alle 40 famiglie che convivono come una comunità di vicinato (vicinato elettivo) e gestiscono gli spazi comuni in modo collettivo ottenendo in questo modo risparmi di costi e benefici di natura ecologica.
Il cohousing nacque in [[Danimarca]] verso la fine degli [[anni 1960|anni '60]], da allora vi è stata una progressiva diffusione negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e nel resto dell'Europa.
Il cohousing si impone oggi come strategia di [[sviluppo sostenibile]] in grado di dare benefici sul piano sociale ed ecologico; se da un lato, infatti, la condivisione di spazi, attrezzature e risorse agevola la socializzazione e la cooperazione tra gli individui, dall'altro questa pratica, unitamente ad altri "approcci" quali la costituzione di gruppi d'acquisto interni, favoriscono il riparmio energetico e diminuicono l'impatto ambientale di queste comunità.
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