Non omnia possumus omnes: differenze tra le versioni

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La [[locuzioni latine|locuzione]] [[lingua latina|latina]] '''Non omnia possumus omnes''', tradotta letteralmente, significa: Non tutti possiamo tutto. ([[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], Bucoliche VIII, 63). Questo motto è già attestato in [[Lucilio]], fr. 218 Marx = 5,26 Charpin.
 
Con questa frase il poeta evidenzia il fatto che non abbiamo tutti le stesse doti, la stessa capacità, ma, come dice il [[Vangelo]]: "divisiones gratiarum sunt", ciascuno ha i suoi doni, i suoi particolari privilegi.
Talora la frase è abbreviata in '''Non omnes''', che tradotta letteralmente significa ''non tutti'', nel senso ''Non è (cosa) da tutti''. Motto talora presente in alcuni stemmi di famiglia a partire dal XIII-XIV secolo d.C.
Altre volte la frase '''Non omnes''' è seguita dalla locuzione '''[[Perficient superi]]'''. Quindi l’intera frase '''Non omnes. Perficient superi''' assume il significato: ''Non è da tutti! Completino pure (facciano di meglio) gli dei (gli esseri superiori)!''
 
== Voci correlate ==