Barletta: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Storia: Barduli e Bardulos sono la stessa cosa, rispettivamente caso nominativo e caso accusativo
Storia: La città è detta Bàrolo nel Decamerone!
Riga 126:
|titolo=Origini del nome
|contenuto=[[File:TabulaPeutingeriana - Bardulos.jpg|thumb|''Bardulos'' nella ''Tabula Peutingeriana'']]
Il primo nome della città di Barletta è stato ''Barduli'', testimoniato dalla ''Tavola Peutingeriana'' nella forma dell'[[accusativo]] ''Bardulos''. Il [[toponimo]], secondo un'ipotesi ottocentesca,<ref>Francesco Costantino Marmocchi, ''Dizionario di geografia universale'', volume I parte II, Torino 1858, pp. 893-894, che cita a sua volta Nicola Corcia (''Storia delle Due Sicilie dall'antichità più remota al 1789'') come il primo a formulare questa ipotesi</ref> sarebbe derivato dal nome della popolazione transadriatica che, intorno al [[IV secolo a.C.]], era approdata sulle coste barlettane: i [[Bardei]].
 
Durante l'[[Alto Medioevo]] la denominazione subì una nuova modifica, diventando ''Baruli'', che negli atti dell'epoca assumeva anche la forma ''Barulum''. In volgare la città era detta ''Varolum'' o ''Varletum'', da cui deriverebbe il nome della città in dialetto barlettano, ossia ''Varrett''. Solo dall'XI secolo la città è stata chiamata con l'attuale denominazione di ''Barletta''.<ref>{{cita libro| Renato | Russo | Barletta. La storia | 2004| Rotas | Barletta |p= 40}}</ref> Tuttavia, nel [[Decameron]] di [[Giovanni Boccaccio]] (metà del XIV secolo), la città è ancora detta ''Bàrolo'' (Giornata nona, Novella decima).<ref>Donno Gianni ad istanzia di compar Pietro fa lo ’ncantesimo per far diventar la moglie una cavalla; e quando viene ad appiccar la coda, compar Pietro, dicendo che non vi voleva coda, guasta tutto lo ’ncantamento.</ref>
}}