Palazzo dell'Arte: differenze tra le versioni

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{{F|Milano|giugno 2014}}
{{Edificio civile
|nome edificio = Palazzo Bernocchidell'Arte
|immagine = Triennale di Milano, Italy (9471509235).jpg
|didascalia = Palazzo dell'Arte, facciata principale
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}}
 
Il '''Palazzo dell'Arte''' detto anche '''Palazzo Bernocchi'''<ref>[https://books.google.it/books?id=E5YaBQAAQBAJ&pg=PT114&lpg=PT114&dq=Bernocchi+triennale&source=bl&ots=hXsUetJnZd&sig=uXLBvIyN-znKrPsNBYbuaVbNbhw&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjxjaKw_o3LAhWBcRQKHQcvDIw4ChDoAQgoMAE#v=onepage&q=Bernocchi%20triennale&f=false ] Milano low cost 2015: Guida anticrisi alla città più cara d'Italia, Expo2015 di Bruna Gherner</ref><ref>Ado Furlan nella scultura italiana del Novecento, Flavio Fergonzi, Caterina Furlan, Massimo De Sabbata, Forum, 2005</ref> è l'edificio, sito in viale Emilio Alemagna 6 (all'epoca viale Italia), che ospita la [[Triennale di Milano]]; è stato realizzato dalla famiglia Bernocchi e progettato dall'architetto [[Giovanni Muzio]] nel [[1933]]<ref>[http://www.oldfashion.it/it/info-it/storia.html Old Fashion]</ref>.
 
== Storia ==
L'edificio del Palazzo Bernocchi, realizzato grazie al lascito di circa 75 milioni di [[lira italiana|lire]] del [[cavaliere del lavoro]] e [[senatore della Repubblica|senatore]] [[Antonio Bernocchi]], venne progettato per essere sede delle ''esposizioni internazionali delle Arti decorative e industriali moderne e dell'Architettura moderna'' (le cosiddette ''[[Triennale di Milano|Triennali]]'', appunto) fino ad allora tenutesi all'[[ISIA (Monza)|ISIA]] di [[Monza]], con cadenza biennale. La posizione del palazzo venne studiata per fare da completamento al complesso monumentale di [[Castello Sforzesco di Milano|Castello Sforzesco]] e di [[Parco Sempione (Milano)|Parco Sempione]] che, proiettandosi verso l'[[Arco della Pace]], ospitava anche altri interventi come l'edificio [[liberty]] dell'[[Acquario civico di Milano|Acquario]] e la [[Torre Branca]]. Alle funzioni espositive, la Triennale univa spazi di servizio (come uffici, magazzini e depositi) a saloni e corridoi per esposizioni temporanee, una biblioteca, un teatro per 1200 persone, un ristorante collegato alla terrazza giardino, un caffè ed alcuni ''atelier'' da affittare agli artisti ritenuti meritevoli. Infatti, oltre alla Triennale, il palazzo ospita dalla sua apertura anche una sala da ballo/ristorante conosciuta dal 1971 come ''Old Fashion Cafe'' e riconosciuta quale Bottega storica dal [[Milano|Comune di Milano]] e come Negozio di rilevanza storica dalla [[Regione Lombardia]]. L'edificio era inoltre progettato per essere strettamente collegato anche allo spazio verde antistante, come denota il forte elemento del portico aggettante.
 
Il linguaggio architettonico scelto da [[Giovanni Muzio]] per l'edificio è uno stile classico che sottolinea il carattere monumentale dell'edificio. Prettamente [[Razionalismo italiano|razionalisti]] sono corpi come la scala di sicurezza sul lato nord, la torre degli ascensori, le passerelle di collegamento con la terrazza, le coperture e la terrazza a nord; le parti più in vista sono invece caratterizzate da soluzioni quali l'[[ordine gigante]], l'arcata in serie, la scelta dell<nowiki>'</nowiki>''[[impluvium]]'' interno (originariamente decorato da una fontana di [[Mario Sironi]] e una ''Donna seduta'' in pietra vicentina di [[Leone Lodi]]) ed altri tocchi classicheggianti. Sironi disegna anche l'imponente triportico della facciata e affresca la sala centrale del palazzo, mentre il resto degli interni sono lasciati volutamente grezzi, per lasciare il massimo spazio agli allestimenti delle varie mostre<ref>[http://www.oldfashion.it/it/info-it/storia.html Old Fashion]</ref>.