Jigai: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 6:
Il jigai è l'equivalente femminile del [[seppuku]] (più noto come ''harakiri''), il suicidio rituale praticato dai guerrieri [[samurai]], conseguito tramite un profondo taglio dell'addome. A differenza del seppuku, si può compiere jigai senza assistenza (nel seppuku veniva individuato un [[kaishakunin]] che tagliava, durante il rituale, una parte del collo al suicida) e per questo motivo si può notare un minimo sfiguramento del volto dopo la morte.
Prima di commettere jigai spesso una donna si legava insieme le [[ginocchia]] per far trovare il proprio corpo in una posa dignitosa, passate le [[convulsioni]] ''ante-mortem''. Questo atto era spesso praticato per preservare l'[[onore]] o per prevenire uno [[stupro]] in occasione di un'imminente sconfitta militare. Le bambine venivano accuratamente istruite alla pratica del jigai fin dai primi anni. Anche ai figli maschi che non avessero superato il gempukku era permesso di uccidersi con jigai. Non era raro che durante la capitolazione di una fortezza non solo le donne ma anche i bambini di entrambi i sessi tra il terzo e il quattordicesimo anno di vita si suicidassero; tale suicidio era eseguito a volte in massa per evitare di essere catturati, deportati o disonorati. Spesso i soldati nemici, una volta entrati in una qualche abitazione, vedevano la padrona di casa sola, seduta con la faccia rivolta dalla parte opposta rispetto alla porta ed una volta arrivati a lei, scoprivano che
==Voci correlate==
|