Akrotiri (Santorini): differenze tra le versioni

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|LarghezzaImmagine =
|Didascalia = Una città minoica, particolare di un fregio della casa Occidentale
|Civiltà = Minoica
|Utilizzo =
|Stile =
|Epoca = Età del bronzo
Età del bronzo
|Stato = GRC
|Suddivisione1 = [[Egeo Meridionale]]
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|Sito_web =
}}
'''Akrotiri''' era un'antica città portuale risalente all'[[Età del Bronzo]] situata a sud nell'antica isola di [[Thera]], oggi [[Santorini]]. Distrutta e sepolta dall'eruzione del vulcano di Santorini nel 1628 a.C., è tornata alla luce nel 1967 grazie agli scavi voluti dall'archeologo [[Spyridon Marinatos]]. Proprio a causa del deposito delle ceneri vulcaniche sulla città si sono conservati edifici, affreschi e ceramiche, motivo per cui viene anche chiamata la “[[Pompei]] dell'[[Egeo]]”. Secondo alcuni studiosi di varie epoche è stata interpretata come la città di [[Atlantide]], protagonista del celebre mito di [[Platone]].<ref name=":0">{{Cita libro|autore = Christos G. Doumas|titolo = “Thera: Pompeii of the Ancient Aegean"Aegean” |anno = 1983|editore = Thames and& Hudson |città = Londra}}</ref>
 
== Collocazione geografica ==
Nella parte sud dell'isola di [[Santorini]], nel mar Egeo, è situato il moderno paese di Akrotiri, il cui nome significa promontorio. L'antico villaggio di Akrotiri si trovava in un'area più pianeggiante e bassa rispetto a quello moderno, non lontano dal mare. Grazie alla baia sicura dove sorgeva, era molto sviluppato nelle attività marittime. Tra tutti i villaggi di Thera, Akrotiri era anche il più avvantaggiato perché la parte sud di Thera, prima dell'eruzione del 1628 a.cC., era più pianeggiante rispetto alla parte a nord ed era anche più adatta all'agricoltura, perché protetta dai venti nordici e forse soggetta a maggiori precipitazioni.<ref name=":0" />
 
== Storia degli scavi archeologici ==