Juan Martínez de Recalde: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
IndyJrBot (discussione | contributi)
m fix vari -overlinking anno e/o giorni e mesi dell'anno +Controllo di autorità, typos fixed: cosidetto → cosiddetto, battè → batté
Riga 58:
 
===La spedizione dell'Invincibile armada===
Dato il continuo disturbo che le navi corsare inglesi arrecavano al commercio ed alle città costiere spagnole, a partire dal 1583 il [[Álvaro de Bazán (1526–1588)|Marchese di Santa Cruz]],<ref name=D2p7>{{Cita|Duro 1896|p. 7}}</ref> sottopose al re [[Filippo II di Spagna|Filippo II]]<ref name=D2p6>{{Cita|Duro 1896|p. 6}}</ref> l'idea di allestire una potente armata navale per invadere l'[[Inghilterra]], che fu approvata.<ref name=D2p7/> Insieme a [[Miguel de Oquendo y Segura]] egli divenne vicecomandante della spedizione, e preparata al meglio la squadraSquadra di Biscaglia<ref name=M9p10>{{Cita|Martin, Parker 1999|p. 10}}</ref> nel corso del 1587, verso la fine dell'anno si trasferì a [[Lisbona]] per completare l'imbarco dei soldati quando la flotta fu colpita da un'epidemia di tifo esentematico, al cui scoppio egli reagì con energiche misure sanitarie. All'epoca la flotta era in pieno allestimento, e a causa dell'epidemia il Marchese di Santa Cruz morì improvvisamente il 9 febbraio 1588.<ref name=D2p17>{{Cita|Duro 1896|p. 17}}</ref> In sostituzione di de Bazán, Filippo II nominò il [[Alonso Pérez de Guzmán y Sotomayor|Duca di Medina Sidonia]]<ref>Tre giorni prima della morte di de Bazan Filippo II aveva già preparato il decreto di nomina per il Duca di Medina Sidonia. La motivazione della scelta rimane sconosciuta, ma si può ipotizzare che potesse essere dipesa dall'altissimo rango sociale ricoperto del duca, dalla sua competenza amministrativa, dalla modestia e dal suo tatto, e, non ultimo dalla reputazione che fosse un buon cristiano. Inoltre Filippo II era sicuro che Medina Sidonia avrebbe eseguito i suoi ordini alla lettera, cosa non del tutto sicura se al comando vi fosse stato de Bazan o uno dei suoi sottoposti, Juan Martínez de Recalde o Miguel de Oquendo y Segura.</ref> ''Capitán general del mar Océano'' (comandante dell'Armada)<ref>[http://www.archive.org/details/coleccindedocu28madruoft Colección de documentos inéditos para la historia de España, vol XXVIII], pag. 378.</ref> e Capitán General de la costa de [[Andalusia|Andalucia]].<ref name=D6p459>{{Cita|Duro 1896|p. 459}}</ref> A causa delle nomina del Duca di Medina Sidonia fu promosso al rango di ammiraglio, e assunse il comando della Flotta d'invasione che costituiva il fulcro dell'Invincibile Armada.<ref name=M9p10/>
Lui e l'ammiraglio [[Miguel de Oquendo y Segura]] ebbero il compito di coadiuvare il Duca di Medina Sidonia nell'impresa,<ref name=E1p501>{{Cita|Estrada 1681|p. 501}}</ref> in quanto quest'ultimo non era assolutamente pratico dell'arte della navigazione maritima. Anche se fu nominato vicecomandante, in caso il Duca di Medina Sidonia fosse morto o divenuto inabile, il comando della flotta sarebbe stato assunto da Don [[Alonso Martínez de Leyva]], in quanto di nobili origini.<ref name=M9p11>{{Cita|Martin, Parker 1999|p. 11}}</ref> Il 30 maggio 1588<ref name=D2p22>{{Cita|Duro 1896|p. 22}}</ref> egli alzava la sua insegna sul galeone da 30 cannoni ''[[Santa Ana (galeone)|Santa Ana]]'',<ref name=M9p262>{{Cita|Martin, Parker 1999|p. 262}}</ref><ref>Nave ammiraglia della squadra di Biscaglia.</ref> quando la flotta, composta da 138 navi<ref name=L1p526>{{Cita|Leliard 1751|p. 526}}</ref> a bordo sulle quali si trovavano 30.000 uomini, di cui solo 8.000 dei quali erano marinai provetti, salpò da Lisbona.<ref name=D2p21>{{Cita|Duro 1896|p. 21}}</ref> La Squadra di Biscaglia andò incontro a numerose sventure, prese parte ai combattimenti contro la flotta inglese del mese di luglio, e poco prima dell'inizio delle operazioni trasferì la sua insegna sul galeone<ref>Tale unità apparteneva alla Squadra del Portogallo, direttamente al comando del Duca di Medina Sidonia.</ref> da 50 cannoni ''[[San Juan de Portugal (galeone)|San Juan de Portugal]]''.<ref name=M9p261>{{Cita|Martin, Parker 1999|p. 261}}</ref> La squadra di Biscaglia costituì la retroguardia della flotta, e durante lo scontro di Gravelinga combatte contro alcune delle più potenti navi inglesi, rimanendo quindi ad incrociare al largo delle coste inglesi fino a quando la flotta spagnola non si disperse.
 
Si diresse allora verso la costa dell'Irlanda, e rientrò poi a La Coruña dove arrivò molto malato, spegnendosi il 23 ottobre del 1588<ref>Il giorno 9 dello stesso mese aveva inoltrato a don Martín de Idiáquez, segretario di stato aggiunto per gli affari esteri, un duro rapporto sull'andamento delle operazioni navali durante la campagna del 1588, che divenne noto come '' El testamento político de Juan Martínez de Recalde''. Filippo II lo esaminò brevemente e poi lo fece archiviare, e il documento fu riscoperto solo nel 1998.</ref> a causa delle febbri contratte in mare.