Caffè Camparino: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Nel [[1867]] [[Gaspare Campari]] si insedia con abitazione, ristorante e bottiglieria nell'appena inaugurata Galleria Vittorio Emanuele II<ref>{{cita web|url=http://www.camparino.it/|titolo=Camparino in Galleria|accesso=29 febbraio 2016}}</ref> alla presenza del [[Vittorio Emanuele II|Re]]. Nel [[1915]] viene aperto il bar ''Camparino'' i cui interni furono rinnovati e realizzati da [[Eugenio Quarti]] nel 1923<ref>{{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/5q030-00296/|titolo=Lombardia Beni Culturali|accesso=29 febbraio 2016}}</ref>.
Nelle notti del 13 e del 15 agosto [[1943]] la Galleria è colpita dai bombardamenti aerei degli Alleati. Nello stesso anno la licenza del bar-caffè è rilevata da Guglielmo Miani, un sarto pugliese arrivato a Milano nel [[1922]].
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