Ad Ancona il fenomeno della presenza di cittadini stranieri in città non è nuovo, in quanto la presenzal'esistenza del porto ha sempre richiamato ad Ancona folti gruppi di persone da paesi anche lontani, che spesso si organizzavano in comunità vere e proprie. Le principali nei secoli furono: l'[[ebrei|ebraica]] (con i due rami levantino ed italiano, ognuno fornito di propria [[sinagoga]]); l'[[Albania|albanese]]; la [[Ragusa (Croazia)|ragusea]] (aveva il suo riferimento nella chiesa di San Biagio); la [[Grecia|greca]] (aveva il suo riferimento nella [[chiesa di Sant'Anna dei Greci (Ancona)|chiesa di Sant'Anna dei Greci]]); l'[[Armenia|armena]] (la cui chiesa era San Gregorio illuminatore). Anche i [[Islam|musulmani]] hanno sempre frequentato la città, tanto che nel periodo medievale ad essi erano stati assegnati alcuni locali nel palazzo del Comune.
La presenza in città di varie etnie è testimoniata anche dall'esistenza, all'indomani dell'Unità d'Italia, di tre cimiteri: quello ortodosso (il Campo de' Greci, chiuso dopo L'Unità e non più esistente), quello protestante (il Campo degli Inglesi, ancora visitabile), quello ebraico (il [[Parco del Cardeto#Campo degli Ebrei|Campo degli Ebrei]], sistemato).