ARP Explorer: differenze tra le versioni
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L''''Explorer''', o '''''Explorer I''''', (modello 2900) era un sintetizzatore monofonico prodotto da [[ARP Instruments]] nel 1974. Era un'evoluzione dell'[[ARP Pro Soloist]], strumento a preset, che includeva alcune caratteristiche sviluppate nell'[[ARP Odyssey]] per un maggiore controllo del suono prodotto.
[[File:ARP Explorer front.jpg|thumb|600x600px|ARP Explorer]]
Si tratta di uno strumento prodotto in pochissimi esemplari e pertanto è considerato molto raro dai collezionisti.
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Erano inoltre disponibili quattro ''piedature'': 16' (''BASS''), 8' (''TENOR''), 4' (''ALTO'') e 2' (''SOPRANO''), sommabili con [[Interruttore|interruttori]] on/off.
[[File:ARP Explorer left.jpg|thumb|400x400px|Cassa in acciaio con fianchetti in legno]]
Il filtro era un low-pass da 24dB/oct e si trattava del noto circuito detto ''transistor ladder'', originario della [[Moog music|Moog Music]], dal quale era stato pressoché copiato, già a partire dal VCF cod. 4012. A seguito di questo problema, la Moog Music rinunciò ad intentare una causa legale, accordandosi con ARP Instruments per percepire una quota per ogni strumento ARP venduto equipaggiato con tale modulo. Per questa ragione, ben presto venne sviluppato il VCF 4072 e, poco dopo, il ben più diff
I controlli relativi al filtro comprendevano;
* intensità ADSR su VCF
* intensità LFO su VCF
* frequenza di [[cutoff]]
* livello di [[Risonanza elettrica|risonanza]] (Q), fino all'autooscillazione
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* manopola Pitch Bend, con escursione di un'ottava in più o in meno e dotata di una zona neutra al centro, per facilitare l'intonazione durante le esibizioni live
Ultimo controllo, la manopola di [[intonazione]] generale, che si trovava in alto a destra sul pannello frontale.
[[File:ARP Explorer Effects.jpg|thumb|300x300px|Il pannello effetti, ADSR e VCF]]
L'ARP Explorer, pur derivando dal Pro Soloist e quindi essendo orientato ai timbri preselezionati, permetteva di avvicinare il musicista tradizionale alla creazione di suoni originali; il ricco manuale dell'utente esplorava in modo didattico la modalità di creazione dei suoni in natura e ne presentava le possibili analogie con lo strumento, fornendo una quantità di esempi pratici. La dotazione di elementi per la generazione del suono era comunque di tutto rispetto, permettendo quindi l'impiego come synth per la creazione di nuove interessanti timbriche, ben oltre lo scopo puramente didattico.
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