Cleveland Cavaliers: differenze tra le versioni

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[[File:Shaq-MacDillAFB.JPEG|thumb|upright|[[Shaquille O'Neal]]]]
[[File:LebronFT.jpg|left|thumb|Lebron prima di effettuare un tiro libero.]]
Nella stagione [[National Basketball Association 2008-2009|2008-09]] i Cavaliers conclusero una strepitosa stagione regolare al primo posto nella [[NBA Eastern Conference|Eastern Conference]] e nell'NBA con 66 vittorie e solo 16 sconfitte (davanti ai [[Los Angeles Lakers]], che finirono con 65 a 17 e ai [[Boston Celtics]], che conclusero con 62 vittorie e 20 sconfitte), conquistando così il fattore campo nei Playoff. I Cavaliers riuscirono a ottenere un record casalingo di 39 vittorie al fronte di sole 2 sconfitte. {{Citazione necessaria|Durante questa stagione molti record di franchigia furono riscritti}} e LeBron vinse il titolo di [[NBA Most Valuable Player Award|MVP dell'anno]], mentre [[Mike Brown (cestista 1970)|Mike Brown]] vinse il titolo di [[NBA Coach of the Year Award|Coach dell'anno]]. Nei Playoff superarono i [[Detroit Pistons]] al primo turno e successivamente gli [[Atlanta Hawks]] entrambi per 4-0; {{Citazione necessaria|diventando così la prima squadra nella storia della NBA a vincere otto partite consecutive nei play-off con 10 o più punti di scarto.}} A sorpresa vengono però sconfitti 4-2 dagli [[Orlando Magic]] nella finale della Eastern Conference. Il giorno del [[Draft NBA 2009]] i Cavaliers scelgono la loro nuova e unica matricola [[Christian Eyenga]], mentre l'altra scelta al secondo giro del draft era stata ceduta ai [[Miami Heat]]. Cleveland sceglie il giocatore all'ultimo turno, il trentesimo, conseguenza dell'essersi classificati primi in campionato durante la ''regular season''. Viene aggiunto nel roster anche [[Danny Green]], giovane giocatore non scelto al draft. Il 13 luglio Cleveland mette anche sotto contratto per due anni la guardia d'esperienza [[Anthony Parker]]. Il 25 giugno viene ufficializzato il passaggio del centro [[Shaquille O'Neal]] alla franchigia dell'Ohio dai [[Phoenix Suns]] in cambio di [[Aleksandar Pavlović]], [[Ben Wallace]], una scelta nel 2º giro del [[Draft NBA 2009]] e 500.000 [[dollaro statunitense|dollari]].<ref>{{cita web|url=http://sports.espn.go.com/nba/news/story?id=4285489|titolo=Phoenix Suns agree to send Shaquille O'Neal to Cleveland Cavaliers|editore=sports.espn.go.com|data=25 giugno 2009|accesso=2 agosto 2010|lingua=en}}</ref> Cleveland rinnova anche il contratto di [[Anderson Varejão]] e acquista [[Jamario Moon]], [[ala piccola]] dei [[Miami Heat]]. {{Citazione necessaria|L'offerta ammontava ad una cifra ci circa 9 milioni di dollari per un contratto di 3 anni}}. Il 12 agosto viene ingaggiato [[Leon Powe]].
 
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[[File:LeBron James (15662939969).jpg|left|thumb|Lebron James dopo il suo ritorno]]
[[File:Kevin Love, Kyrie Irving, and LeBron James 2014.jpg|thumb|I ''big Three'' Cavs: [[LeBron James|Lebron James]], [[Kevin Love]] e [[Kyrie Irving]].]]
L'11 luglio 2014 [[LeBron James]], attraverso una lettera scritta e inviata a ''[[Sports Illustrated]]'', annuncia di aver scelto i Cavaliers come squadra dove proseguire la carriera, dopo aver rinunciato agli ultimi due anni di contratto con i [[Miami Heat]]. Per il giocatore si tratta di un ritorno nella franchigia dell'[[Ohio]], in cui aveva già militato dal 2003 al 2010. Ha firmato un contratto di due anni e ha scelto il numero 23 (maglia che aveva usato all'high school e coi Cavs).
Il 23 agosto 2014 [[Kevin Love|Love]] viene ceduto ai Cavs in cambio di [[Andrew Wiggins]], [[Anthony Bennett]] e una futura prima scelta al draft in una trade che ha coinvolto anche i [[Philadelphia 76ers]]. Vestirà la maglia numero 0. I Cavaliers, con in nuovi ''Big Three'' James, Love e Irving e numerosi altri innesti di livello, si presentano quindi come una delle favorite per il 2014-2015. Nella partita contro i [[Detroit Pistons]] diventano la tredicesima squadra nella storia della lega a totalizzare più di 800 triple segnate in una sola stagione. Nella stessa stagione diventano i campioni della Eastern Conference. Arrivano quindi alle finali, contro i Golden State Warriors, senza però né Love e né Irving; infortunatisi entrambi durante i playoff, Love nel match contro Boston e Irving nell'overtime di gara 1 delle [[NBA Finals|finals]]. La serie si concluderà con una sconfitta per 4-2, dopo che i Cavaliers erano stati in vantaggio 2-1. Tuttavia, la scarsa profondità della rosa e la forza di Golden State, che veniva da una regular season con 65 vittorie sono stati i fattori chiave. LeBron James è stato autore di una prestazione di altissimo profilo,con una media punti di 35.8, 13.3 rimbalzi e 8.8 assist a partita nelle NBA Finals, ma tutto ciò non è stato sufficiente e il suo record personale nelle finali è ora di 2 vittorie e 4 sconfitte. La vittoria in gara 2 è stata la prima nella storia delle Finals per i Cavs. E il MVP delle NBA Finals è stato Andre Iguodala.