Diano Marina: differenze tra le versioni

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Secondo alcuni studi effettuati dagli storici si è potuto apprendere che l'origine di Diano Marina è certamente assai antica: risalente al [[Paleolitico|Paleolitico superiore]] e all'[[età del Ferro]]<ref name="Comune di Diano Marina">{{cita web|url=http://www.comune.diano-marina.imperia.it/comune/index.php?page=un-po-di-diano|titolo=Fonte dal sito del comune di Diano Marina-Storia|accesso=26 ottobre 2014}}</ref>. Sul territorio dianese sono stati trovati vari reperti<ref name="Comune di Diano Marina"/> quali urne cinerarie facenti parte di una [[necropoli]], suffragando pertanto le tesi di una probabile origine preistorica del borgo. All'[[Età del bronzo|età del Bronzo]] risalirebbe il primo insediamento stabile abitato dai [[Ingauni|Liguri Ingauni]]<ref name="Comune di Diano Marina"/>.
 
L'[[Impero romano]] attorno al 200 a.C., impegnato nella conquista della regione ligure, qui costituì un piccolo borgo di sosta chiamato ''Lucus Bormani''<ref name="Comune di Diano Marina"/> - "radura sacra all'interno di un bosco" - originariamente dedicata al dio Bormo o Bormano. L'attuale denominazione di Diano deriverebbe proprio dai Romani che vollero educare la popolazione locale al culto di [[Diana (divinità)|Diana]]<ref name="Comune di Diano Marina"/>, dea della caccia, estirpando il dio preistorico Bomano precedentemente venerato. Dell'antica presenza romana rimangono ancora oggi costruzioni di un agglomerato urbano, scoperte durante alcuni scavi adiacenti il campo sportivo.
 
Secondo alcune fonti la primitiva educazione al [[Cristianesimo]] si ebbe intorno al I secolo ad opera dei santi [[Nazario martire|Nazario]] e [[San Celso|Celso]], ai quali la popolazione dianese dedicherà in seguito una piccola chiesa vicino al campo sportivo. Tra il IX e il X secolo subì come altri paesi costieri le invasioni dei [[pirati saraceni]].
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Nel 1815 il territorio fu inglobato nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]]<ref name="Comune di Diano Marina"/>, così come stabilì il [[Congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861<ref name="Comune di Diano Marina"/>. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel II mandamento omonimo<ref name="Comune di Diano Marina"/> del [[circondario di Porto Maurizio]] facente parte della provincia di Porto Maurizio (poi [[Provincia di Imperia]], dal 1923). Nel 1871<ref>{{Cita legge italiana|tipo = RD|anno = 1871|mese = 02|giorno = 26|numero = 92}}</ref> la frazione di Paradisi venne distaccata da [[Diano Castello]] e aggregata al comune di Diano Marina.
 
Il [[Terremoto di Diano Marina|terremoto del 23 febbraio 1887]]<ref name="Comune di Diano Marina"/> fece notevoli danni strutturali alle case, ai monumenti artistici e la perdita di alcune vittime; si deve all'ingegnere piemontese Giacomo Pisani<ref name="Comune di Diano Marina"/> la paternità della progettazione del nuovo piano regolatore e del nuovo assetto urbanistico che interessò successivamente la cittadina. L'arrivo della [[Ferrovia Ventimiglia - Genova|linea ferroviaria Genova-Ventimiglia]] e la conseguente apertura della [[Stazione di Diano Marina|locale stazione]] - il 25 gennaio 1872<ref name="Comune di Diano Marina"/> - portò ad una nuova rinascita turistica di Diano Marina che convertì un turismo prettamente d'élite, affine ad altre zone della Liguria di fine Ottocento, ad uno di massa e più "popolare", soprattutto tra gli anni cinquanta e sessanta del Novecento<ref name="Comune di Diano Marina"/>.
 
Nel 1923<ref>{{Cita legge italiana|tipo = RD|anno = 1923|mese = 12|giorno = 06|numero = 2769}}</ref> al comune di Diano Marina furono aggregate le municipalità di [[Cervo (Italia)|Cervo]], [[San Bartolomeo al Mare|San Bartolomeo del Cervo]], [[Diano Arentino]], [[Diano Borello]], [[Diano Calderina]], Diano Castello, [[Diano San Pietro]] e [[Villa Faraldi]]; nel 1925<ref>{{Cita legge italiana|tipo = RD|anno = 1925|mese = 08|giorno = 07|numero = 1533}}</ref> solo le comunità di Cervo, Diano Arentino, Diano Castello e Diano San Pietro furono ricostituite scorporando i vari territori dalla municipalità dianese.