Siculish: differenze tra le versioni

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Altre forme di Siculish si sono inoltre sviluppate in comunità di immigrati siciliani all'interno di altri Paesi anglofoni come [[Canada]] e [[Australia]]. Le sorprendenti similitudini tra queste forme sono dovute a movimenti transnazionali di emigranti o, molto più probabilmente, da logici adattamenti dell'[[lingua inglese|inglese]] a norme linguistiche del [[lingua siciliana|siciliano]].
 
Alcuni immigrati di seconda generazione confondono sovente il siciliano attuale con parole Siculish. Questo accade specialmente con parole che hanno con l'inglese una derivazione linguistica comune, ossia quella del [[lingua normanna|normanno]]. Ad esempio: ''trubbulu'' e ''trouble'' ("problema"); ''damaggiu'' e ''damage'' ("danno"); ''raggia'' e ''rage'' ("rabbia"); ''tastari'' e ''to taste'' ("assaggiare"); ''attruppicari'' e ''to trip'' ("inciampare").
 
Lo scrittore [[Leonardo Sciascia]], nel racconto ''La zia d'America'' (contenuto nella raccolta ''"Gli zii di Sicilia"''), utilizza alcune "sicilianizzazioni" di termini inglesi (come ad esempio la parola ''storo'', utilizzata per indicare il negozio, dall'inglese ''store'').