Como 1907: differenze tra le versioni

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Nei primi anni successivi alla sua fondazione, il Como disputò incontri amichevoli e tornei a carattere locale, battendosi con squadre [[Milano|milanesi]] ([[Unione Sportiva Milanese|U.S. Milanese]], [[Racing Libertas Club|Libertas]], [[Associazione Milanese del Calcio|Unitas]], [[Football Club Juventus Italia|Juventus Italia]]) e [[Svizzera|svizzere]] ([[Football Club Chiasso|Chiasso]], [[Football Club Lugano|Lugano]], [[Associazione Calcio Bellinzona|Bellinzona]]).<ref name=storia/> Il 1º ottobre [[1911]] venne inaugurato il campo da gioco di via dei Mille con la gare amichevoli [[F.C. Internazionale|Internazionale]]-U.S.Milanese (8-0) e Como-Bellinzona (3-1).
 
[[File:Como 1908-09.JPG|thumb|left|Una delle prime formazioni del Como nel 1910.]]
 
Nel [[1912]], dopo la fusione con il Club studentesco "Minerva", partecipò al concorso per l'ammissione al campionato di [[Prima Categoria]], ma il 20 ottobre, al primo turno giocato a [[Torino]], venne sconfitto per 3-1 dal [[Savona 1907 Foot-Ball Club|Savona]].<ref name=storia/> Il Como fu perciò iscritto al girone lombardo di [[Promozione (calcio)|Promozione]] giocando il suo primo incontro il 17 novembre del 1912 sul campo di via dei Mille, battendo il [[Brescia Calcio|Brescia]] per 5-0.<ref name=storia/><ref>{{cita|Levrini, ''Op. cit.''|p. 38}}</ref>
 
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Il Como tornato in Serie B nel [[1953]], vi rimase per un decennio, disputando una serie di sette campionati di vertice con l'allenatore argentino [[Hugo Lamanna]] che nella stagione 1955-1956 arrivò al terzo posto finale a pari merito col Monza dopo un inizio non esaltante, successivamente, con la sua avventura in panchina si diede inizio ad una politica di valorizzazione dei giovani come per esempio il giovane talento [[Luigi Meroni]] oltre a [[Bruno Ballarini]] e a [[Candido Beretta]].<ref name=storia/>
 
[[File:Como 62-63.JPG|thumb|Una formazione del Como nella stagione [[Serie B 1962-1963|1962-1963]].]]
 
Dal 1960 in poi, dopo l'addio di [[Hugo Lamanna]] sulla panchina comasca dopo sette anni, la squadra cominciò a disputare campionati sofferti per un quadriennio con [[Giuseppe Baldini]] in panchina nel [[1961]] fino ad arrivare a Pedersen il tutto sempre insieme al direttore sportivo [[Guido Cappelli]],<ref name=storia/> inoltre, durante quel periodo la squadra partecipò alla [[Coppa dell'Amicizia]] nel [[Coppa dell'Amicizia italo-francese 1960|1960]] e nel [[Coppa dell'Amicizia italo-francese 1961|1961]] vincendo entrambe le competizioni dando un contributo decisivo al successo del 1961, strappando alla squadra transalpina del [[FC Sochaux-Montbéliard|Sochaux]] tre punti su quattro.<ref name=storia/>
 
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=== Gli anni settanta e ottanta ===
[[File:Como Calcio 1975-1976.jpg|thumb|left|Una formazione del Como nella stagione [[Serie A 1975-1976|1975-1976]].]]
 
Dopo alcuni buoni campionati nella serie cadetta, dal 1970 in poi, i lariani stazionarono nelle posizioni di media classifica con [[Eugenio Bersellini]] in panchina insieme al giovane Vallongo superstar e una poco felice partecipazione al [[Coppa Anglo-Italiana|Torneo Anglo-italiano]] del [[1973]].<ref name=storia/>
 
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Scivolati in [[Lega Pro Prima Divisione|Serie C1]] nel [[1978]],<ref name=storia/> i lariani, nuovamente allenati da Marchioro affiancato dal d.s. Lamberti, ottennero subito due promozioni consecutive<ref>{{cita|Levrini, ''Op. cit.''|p. 403}}</ref> con [[Adriano Lombardi]] protagonista principale e restarono in Serie A per due stagioni ([[Serie A 1980-1981|1980]]-[[Serie A 1981-1982|1982]]) grazie ad una squadra profondamente rinnovata e ad alcuni giocatori destinati ad una grande carriera, tra i quali [[Pietro Vierchowod]].<ref name=storia/> Il club azzurro ha partecipato alla [[Coppa Mitropa]] nel [[Coppa Mitropa 1980-1981|1980-1981]], non riuscendo a conquistare il trofeo solo per la differenza reti, e al [[Torneo di Capodanno]] del [[1981]] (unica edizione fino ad oggi), finendo eliminato al primo turno, ma ottenendo con Ezio Cavagnetto (2 gol) il primato ex aequo in classifica cannonieri.<ref name=storia/> L'anno successivo in Serie A sarà segnato dalla retrocessione in Serie B con l'ultimo posto in classifica.<ref name=storia/>
[[File:Como 81Calcio 1981-821982.JPG|thumb|Una formazione del Como nella stagione [[Serie A 1981-1982|1981-1982]].]]
 
[[File:Como 81-82.JPG|thumb|Una formazione del Como nella stagione [[Serie A 1981-1982|1981-1982]].]]
Nel campionato di [[Serie B 1982-1983]], i lariani partiti con programmi non ambiziosi, e confezionando una serie di pareggi si trovarono al termine del campionato a disputare gli spareggi per il ritorno in [[Serie A]] contro Catania e Cremonese perdendoli e sfumando il sogno dell'immediato ritorno nella massima serie,<ref name=storia/> poi, nel [[1984]] il Como, sempre allenato da [[Tarcisio Burgnich]], tornò nuovamente nella massima serie, dove rimase per cinque campionati:<ref name=storia/> fu questo il periodo di maggior successo del club, che il primo anno raggiunse una sofferta salvezza stabilendo il record, tuttora imbattuto, di sole due reti subite nelle partite in casa.<ref name=storia/> Nel [[1986]] il Como sfiorò [[Coppa Italia 1985-1986|la finale di Coppa Italia]], dopo aver eliminato la [[Juventus Football Club|Juventus]] negli ottavi e il [[Hellas Verona Football Club|Verona]] campione d'Italia nei quarti.<ref name=storia/> Nella doppia semifinale contro la [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]], dopo aver ottenuto un 1-1 a [[Genova]], al [[Stadio Giuseppe Sinigaglia|Sinigaglia]] gli azzurri stavano conducendo per 2-1 nel corso dei [[tempi supplementari]], quando un oggetto lanciato dagli spalti ferì l'arbitro [[Giancarlo Redini]]: la partita fu sospesa e la vittoria venne poi assegnata per 2-0 ai [[Unione Calcio Sampdoria|blucerchiati]].<ref name=storia/> Le ottime giocate di [[Dan Corneliusson]] e di [[Stefano Borgonovo]] portarono nel [[1986]] la squadra al nono posto in campionato,<ref name=storia/> ripetuto anche l'anno successivo,<ref name=storia/> ma con molti meno gol segnati, con una formazione che aveva il suo punto di forza nella difesa diretta dal roccioso [[Pasquale Bruno]] e che si dimostrò una delle migliori del campionato.<ref name=storia/>