Utente:Rossetto Ilaria/Sandbox2: differenze tra le versioni
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La notte del 24 maggio la 180^ compagnia del battaglione alpini "Vicenza" salì sulla sommità del Pasubio dove non trovò forza avversarie. Così, con l'appoggio di nuove unità, occupò il Col Santo, issandovi una batteria di medio calibro. Ciò consentì l'avanzata lungo la Vallarsa e Val Terragnolo. 
Martedì 25 maggio ore 6.00: delle granate italiane caddero sulla piazza e sulla chiesa di Luserna causando tre vittime. La popolazione fuggì terrorizzata a Costalta e Monterovere. Quando arrivarono a Trento i Lusernesi furono uniti a migliaia di trentini fuggiti dalla linea del fronte, diventarono profughi ad Aussig, nella Boemia del Nord, in Repubblica Ceca. 
Tra il 24 e il 28 maggio nel Forte Lusern ci fu un pesante bombardamento:nel terrore si temeva l'esplosione di depositi delle munizioni e del carburante. 
Questo avrebbe provocato un cambiamento decisivo nello svolgimento della guerra; in questa disastrosa situazione, il 28 maggio, il Forte Lusern issò la bandiara bianca della resa. Fu una decisione del comandante Emanuel Nebesar: egli verrà successivamente processato perchè ordinava di togliere gli otturatori dagli obici. Fu sostituito dal tenente medico Gasperi che fu incaricato di trattare la resa con gli italiani. 
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