Digiuno ecclesiastico: differenze tra le versioni

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== Digiuno ecclesiastico nelle Chiese protestanti ==
Le [[Chiese protestanti]], ad eccezione degli [[anglicani]], rifiutarono le regole che prescrivevano l'obbligatorietà del digiuno nei periodi stabiliti dalla Chiesa cattolica. La [[riforma protestante]] concepì il digiuno come una pratica esteriore che non serviva di per sè a guadagnare la salvezza. [[Martin Lutero]] riteneva che un cristiano potesse scegliere individdualmente di praticare il digiuno come un esercizio spirituale per disciplinare il proprio corpo, ma che il tempo e il modo di digiunare dovesse essere lasciato alla discrezione individuale. La posizione di Lutero è stata accolta dalla maggior parte delle Chiese protestanti, in cui il digiuno è meno popolare rispetto alle altre confessioni cristiane.<ref>J. Gordon Melton, ''Encyclopedia of Protestantism'', Checkmark Books, 2008</ref> In genere le Chiese luterane consigliano di effettuare volontariamente di tanto in tanto alcuni giorni di digiuno senza finalità rituali o salutistiche ma con finalità spirituali, per distogliere l'attenzione da se stessi e dai propri desideri, associando il digiuno alla preghiera.<ref>[https://web.archive.org/web/20091102162910/http://www2.elca.org/prayer/resources/fasting.html Prayer:Fasting]</ref> Alcune comunità consigliano di praticare il digiuno durante il periodo della [[quaresima]], preferibilmente nei giorni di giovedì o venerdì, in ricordo del digiuno che Gesù effettuò per 40 giorni nel deserto all'inizio della sua missione.
 
==Note==