Predappio: differenze tra le versioni
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== Predappio, Predappio Nuova, Predappio Alta e Dovia ==
A partire dalle sue origini, probabilmente romane, fino ai primi anni venti, Predappio era un paese di modeste dimensioni che sorgeva sulle colline dell'[[Appennino forlivese]] e che, cresciuto attorno al castello medioevale, guardava dall'alto della propria fortificazione la sottostante valle del [[Rabbi (fiume)|Rabbi]] lungo la quale si trovavano piccoli nuclei abitati, frazioni e case isolate che costituivano il contado della comunità di Predappio. Lungo la valle, a circa 2 km da Predappio, era la località nota con il nome di ''Dovia'' (probabile toponimo romano, ''Duo Via'') che verso la seconda metà dell'Ottocento era costituita da poche case sparse di contadini, mezzadri e qualche artigiano. Unici centri di aggregazione della località, erano una scuola e l'osteria, quest'ultima ancora esistente. Fu in una abitazione di Dovia che nacque [[Benito Mussolini]] il quale, negli anni venti, decise l'edificazione di un nuovo centro abitato. Cogliendo anche l'occasione fornita da una frana che aveva colpito Predappio e aveva lasciato numerosi abitanti senza tetto, si decise la fondazione, in Dovia e nelle aree circostanti, di un nuovo paese che fosse costruito seguendo i nuovi dettami architettonici del nascente regime. Predappio, insieme alla vicina Forlì, divenne la "Città del Duce"
Il nuovo centro abitato prendeva il nome di ''Predappio Nuova'' (e che di fatto inglobava, facendola sparire, la località Dovia), mentre con Predappio si continuava ad indicare il vecchio abitato sulle colline. Con il passare degli anni, i nomi alle due comunità vennero cambiati, identificando con Predappio solamente la Predappio Nuova (che nel frattempo era aumentata sia in termini di popolazione che di importanza) mentre l'abitato antico, sulle colline, assumeva il nome di Predappio Alta (''la Pré'' in romagnolo).
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