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{{Avvisounicode}}
[[File:Mosaic Tribes.jpg|thumb|Mosaico delle 12 tribù di [[Israele]], dal muro di una sinagoga a [[Gerusalemme]]]]
Le '''[[12 (numero)#Simbologia|dodici]] tribù di Israele''' sono i dodici gruppi, legati da vincoli di parentela nei quali, secondo la tradizione [[bibbia|biblica]], si suddivideva il popolo [[ebrei|ebraico]]. Ciascuna delle tribù si riteneva discendere da uno dei dodici figli di [[Giacobbe]] (chiamato anche Israele), e ne portava il nome. Sempre secondo la tradizione, quando il [[popolo d'Israele]] scese in esilio in Egitto era in numero di 70 individui analogamente alle [[70 Nazioni]] del mondo; esso è considerato possesso particolare di [[Dio]] e lo stesso capo dei [[Profeta|Profeti]] [[Moshè]] poté scorgerne la completezza solo quando contò 600.000 individui maschi, dai 20 ai 60 anni, corrispondenti alle 600.000 [[Alfabeto ebraico|lettere ebraiche]] della [[Torah]].
 
Ciascuna tribù del popolo ebraico attorno all'[[Arca dell'Alleanza]] portava una bandiera o drappo di seta, definiti in [[ebraico]] ''degalim'', con il simbolo rappresentante.
[[File:The Shekinah Glory Enters the Tabernacle.jpg|400px|thumb| "La Shekhinah entra nel [[Tabernacolo]]". Nell'ebraismo tradizionale, contrariamente a quanto accade nella cultura cristiana, la divinità non viene impersonificata in immagini visive <ref>Illustrazione da ''The Bible and Its Story Taught by One Thousand Picture Lessons'', Charles F. Horne & Julius A. Bewer (curatori), [[1908]].</ref>]]
 
== Origine dei nomi ==
La parola '''Shekhinah''' (leggi: ''sce-chi-nà'' – {{lang-he|'''שְׁכִינָה'''}}; {{lang-ar|السكينة}}) è una [[traslitterazione]] del [[sostantivo]] [[Lingua ebraica|ebraico]] femminile singolare '''שכינה''' {{Link audio|He-Shekhina.ogg|<small>ascolta</small>}}, reso talvolta dagli [[omofonia (linguistica)|omofoni]] ''Shechinah'', ''Shekina'', ''Shechina'', ''Schechinah''. La sua [[etimologia]] è connessa al [[verbo]] שכנ (''sciakhàn''), dimorare, e può essere resa letteralmente come "dimora", "abitazione".<ref name="JEncy"/>
{{vedi anche|Patriarchi ebrei}}
Nei capitoli {{passo biblico|Genesi|29}} e {{passo biblico|Genesi|30}} della [[Genesi]] si racconta il significato dei vari nomi, in modo da rispecchiare lo scontro tra le due mogli di [[Giacobbe]]: [[Lia (Bibbia)|Lia]], più vecchia e più feconda, e sua sorella [[Rachele]], la più amata, ma sterile.
 
[[File:12 tribù in Israele.svg|right|thumb|upright=1.4|Suddivisione ripartizione geografica di Israele tra le 12 tribù secondo il [[Libro di Giosuè]]]]
All'interno della tradizione [[bibbia|biblica]] e [[teologia|teologica]] [[ebraismo|ebraica]] indica la presenza fisica di [[Dio]] o [[YHWH]] (''il Signore'', [[Nomi di Dio (Bibbia)|appellativo]] con cui ci si riferisce alla divinità, altrimenti [[Tetragramma biblico|impronunciabile]]).<ref>{{cita libro |titolo=Jewish Philosophy: An Historical Introduction |author=Norbert Samuelson |editore=A&C Black |anno=2006 |isbn=978-0-8264-9244-9 |url=http://books.google.com/books?id=VrW3du_y0gEC&pg=PA42&dq=%22YHVH%22&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=%22YHVH%22&f=false |lingua=en}}</ref>
[[File:MiddleEast.A2003031.0820.250m.jpg|thumb|310px|Medioriente (mappa satellitare]]
 
* [[Ruben (tribù)|Ruben]], il primogenito, il cui nome significa ''guarda: un figlio (maschio)!''., derivante anche dalla radice di [[Ghevurah]]. Era figlio di Lia.
Di Shekhinah si parla, in particolare, relativamente a:
* [[Simeone (tribù)|Simeone]], secondogenito, figlio di Lia. Il suo nome significa ''JHWH mi ha udito''.
* la tenda del convegno costruita da Mosè durante il soggiorno di 40 anni del popolo ebraico nel deserto ([[XIII secolo a.C.]]), narrato nel [[Libro dell'Esodo]];
* [[Levi (Bibbia)|Levi]], terzo figlio di Lia. ''Mi si affezionerà'' significa, sperando Lia, in un avvicinamento di Giacobbe. Ma lui amava di più Rachele, sua sorella.
* il [[Tempio di Gerusalemme]], costruito da [[Re Salomone|Salomone]] nel [[X secolo a.C.]];
* [[Giuda (tribù)|Giuda]], figlio di Lia, chiamato "giovane leone". Significa ''loderò JHWH''.
* le manifestazioni [[epifania|epifaniche]] di [[Dio (ebraismo)|Dio]] ai suoi fedeli.
* [[Dan (tribù)|Dan]] figlio di Bila, un'ancella di Rachele, poiché questa sembrava non poter avere figli. Significa ''JHWH mi ha fatto giustizia''.
* [[Neftali (tribù)|Neftali]], altro figlio di Bila: ''rivalità tra sorelle''.
* [[Gad (tribù)|Gad]], figlio di Zilpa, ancella di Lia che gridò ''per fortuna''!.
* [[Aser (tribù)|Aser]], secondo figlio di Zilpa: ''così mi diranno felice!''
* [[Issachar]], concepito da Lia, in un giorno in cui Giacobbe avrebbe dovuto appartarsi con Rachele. ''Dio mi ha dato il mio salario, per avere io dato la mia schiava a mio marito''.
* [[Zabulon (tribù)|Zabulon]], ancora Lia: ''Dio mi ha fatto un bel regalo: questa volta mio marito mi preferirà, perché gli ho partorito sei figli''. Dopo Zabulon Lia ebbe anche una figlia: [[Dina (Bibbia)|Dina]].
* [[Giuseppe (patriarca)|Giuseppe]], ''Dio ha tolto il mio disonore'', disse Rachele, al primo figlio.
* [[Beniamino (Bibbia)|Beniamino]], secondo e ultimo figlio di Rachele. ''Non temere'', disse lei, prima di morire. Il nome, in semitico, significa figlio della mia mano destra, capo, o reggitore del Sud (il sud sta a destra, nella geografia semita, guardando verso Gerusalemme ad occidente verso oriente, ma dal [[Qodesh haQodashim]] si guarda verso occidente).
 
A questa prima struttura tribale se ne succedettero altre, tra cui [[Efraim (tribù)|Efraim]] e [[Manasse (tribù)|Manasse]], citati come figli di Giuseppe, ma adottati da Giacobbe. Queste due tribù furono a capo del [[Regno di Israele]], nato nella parte nord del Regno di [[Davide]] dopo la morte di [[Salomone]].
== Etimologia ==
{{vedi anche|Miti della Shekhinah}}
''Shekhinah'' deriva dal [[verbo]] [[ebraico]] '''שכן'''. La [[radice (linguistica)|radice]] [[Lingue semitiche|semitica]] letteralmente significa ''stabilirsi'', ''abitare'', o ''dimorare''. Il [[sostantivo|nome]] [[astrazione (filosofia)|astratto]] non ricorre nel [[Tanakh]] ([[Bibbia ebraica]]) e lo si incontra per la prima volta nella [[letteratura rabbinica]].<ref name="McNamara">Martin McNamara, [https://books.google.it/books?id=nuVfrzcd9xMC&pg=PA148 ''Targum and Testament Revisited: Aramaic Paraphrases of the Hebrew Bible,''] Wm. B. Eerdmans Publishing, 2ª ed. 2010 pp. 148-149.</ref> L'[[etimo]] viene spesso usato per riferirsi ai [[nido|nidi]] d'uccello e alle nidificazioni.<ref>Cit. "Ciascun [[uccello]] nidifica [''shekinot''] con la sua [[specie]], e l'essere umano col suo simile", [http://halakhah.com/babakamma/babakamma_92.html Talmud ''Baba Kammah'' 92b].</ref> e può anche significare "vicino/prossimo".<ref>"Se [devi scegliere tra] un vicino e uno studioso, preferisci lo studioso" [http://halakhah.com/kethuboth/kethuboth_85.html Talmud Ketubot 85b].</ref>
 
== Storia ==
La parola usata per "[[Tabernacolo (ebraismo)|Tabernacolo]]", ''[[mishkan]]'', è un derivato della stessa radice ed è usato nel senso di "dimora" nella [[Bibbia]], per esempio in {{passo biblico2|Salmi|132:5}} ("finché non trovi una sede [''mishkanot''] per il Signore, una dimora per il Potente di Israele.") e {{passo biblico2|Numeri|24:5}} ("Come sono belle le tue dimore, Israele" in cui la parola corrispondente a "tue dimore", traslitterata, è ''mishkenotecha''). Di conseguenza, secondo il [[filosofia ebraica|pensiero ebraico classico]], la Shekhinah si riferisce ad una dimora o sede in senso speciale, una dimora o sede della [[presenza divina]],<ref>Unterman, Alan, Rivka G. Horwitz, Joseph Dan, & Sharon Faye Koren, "Shekhinah", in M. Berenbaum & F. Skolnik (curatori), ''Encyclopaedia Judaica'', 2ª ed., Vol. 18, Macmillan Reference, 2007, pp. 440-444.</ref> per cui, mentre si è in prossimità della Shekhinah, la connessione con Dio è più facilmente percepibile.
{{vedi anche|Dieci tribù perdute d'Israele}}
 
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Il concetto è simile a quello del [[Vangelo di Matteo]] {{passo biblico|Matteo|18:20}}:
The Tribes of Israel are the traditional divisions of the ancient Jewish people. Biblical tradition holds that the twleve tribes of Israel are descended from the sons and grandsons of the Jewish forefather Jacob and are called "Israel" from Jacob's name given to him by God.
{{citazione|Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro.<ref name="McNamara" />}}
 
Alcuni [[teologia|teologi]] [[cristianesimo|cristiani]] collegano il concetto di Shekhinah al termine [[lingua greca|greco]] "[[Parousia]]", "presenza" o "arrivo", che viene usato nel [[Nuovo Testamento]] in modo simile a "presenza divina".<ref>Neal DeRoo, John Panteleimon Manoussakis, ''Phenomenology and Eschatology: Not Yet in the Now By'', Ashgate, 2009, p.27.</ref>
 
== Significato nell'ebraismo ==
Alcuni considerano la Shekhinah come rappresentazione degli attributi femminili della presenza divina (dato che ''Shekhinah'' è un sostantivo di genere femminile in [[ebraico]]), basandosi specialmente su letture del [[Talmud]].<ref>Ronald L. Eisenberg, ''The JPS Guide to Jewish Traditions'', Jewish Publication Society, 2004. ISBN 0-8276-0760-1</ref>
 
=== Manifestazione ===
[[File:Parochet of Beth Jakov Macedonia.jpg|thumb|''Parochet'' (velo) che copre l'[[Aron haQodesh]] della Sinagoga Beth Jakov in [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]]]]
La Shekhinah viene citata in tutta la [[letteratura rabbinica]] come manifesta nel Tabernacolo e nel [[Tempio di Gerusalemme]]. La si considera presente in atti di preghiera pubblica. Nella [[Mishnah]] il nome viene usato due volte: una volta da [[Rabbino|Rabbi]] [[Haninah ben Teradion]] (ca. [[135]]): "Ae due sono assisi insieme e si scambiano parole della [[Torah]], allora la Shekinah è tra loro"; e da Rabbi Halafta ben Dosa: "Se dieci uomini si siedono insieme e si occupano della [[Halakhah|Legge]], la Shekinah dimora tra loro."<ref name="McNamara" /> Anche nel [[Talmud]] ''[[Sanhedrin]]'' 39a si legge: "Ogniqualvolta dieci [persone] si riuniscono a pregare, allora la Shekinah si manifesta"; connota inoltre un retto giudizio ("quando tre siedono in qualità di giudici, la Shekinah è tra loro", [[Talmud]] [[Berachot|Trattato ''Berachot'' 6a]]), ed una necessità personale ("La Shekinah dimora al capezzale dell'uomo infermo", [[Talmud]] [[Shabbat (Talmud)|Trattato ''Shabbat'' 12b]]; "Ovunque vennero esiliati, la Shekinah andò con loro", [[Talmud]] [[Megillah (Talmud)|Trattato ''Megillah'' 29a]]).
 
==== Assenza del Tempio ====
Il Talmud espone una ''[[Baraita]]'' (tradizione orale) il [[Kohen Gadol]] ([[Sommo sacerdote]]) deve aspergere il sangue dell'offerta del [[Bos taurus|toro]] sul ''Parochet'' (Velo del Tempio) che separa l'[[Tempio di Salomone#Descrizione|Echal]] (santuario) dal [[Santo dei Santi|Kodesh Hakodashim]] ([[Santo dei Santi]]):<ref>[[Talmud]] [[Yoma (Talmud)|Trattato ''Yoma'' 56b]].</ref>
 
{{citazione|Così farà l'espiazione sul santuario per l'impurità degli Israeliti, per le loro trasgressioni e per tutti i loro peccati. Lo stesso farà per la tenda del convegno che si trova (''shoken'') fra di loro, in mezzo alle loro impurità. ([[Levitico]] 16:16). Anche quando gli [[ebrei]] sono impuri, la Shekinah (presenza divina) sta con loro.
:Un certo [[Sadducei|Sadduceo]] disse a Rabbi Chanina: Ora [che siete stati esiliati], sarete certamente impuri, poiché sta scritto: "La sua impurità è [visibile] nei lembi della sua veste." ([[Lamentazioni]] 1:9). Egli [Rabbi Chanina] gli rispose: Vieni a vedere cosa sta scritto su di loro: [La Tenda del convegno] che si trova fra di loro, in mezzo alle loro impurità. Anche quando sono impuri, la presenza divina sta tra loro.|Talmud, Trattato ''Yoma'' 56b}}
 
==Fonti ebraiche ==
=== Bibbia ebraica ===
Il nome ''shekhina'' non ricorre nella [[Bibbia ebraica]], sebbene vi si trovi il verbo ''shakan'' e altri termini dalla [[radice (linguistica)|radice]] '''''škn'''''. Il sostantivo non compare neanche nella letteratura pre-rabbinica, come per esempio nei [[Rotoli del Mar Morto]]. Solo in seguito, nei [[targum]] e nella [[letteratura rabbinica]], appare il termine ebraico ''shekinah'', o l'equivalente [[lingua aramaica|aramaico]] ''shekinta'', diventando poi estremamente comune.<ref>[https://books.google.co.uk/books?id=nuVfrzcd9xMC&dq=Martin+McNamara+Targum+and+Testament+Revisited:+Aramaic+Paraphrases+of+the+Hebrew+Bible&source=gbs_navlinks_s Martin McNamara, ''Targum and Testament Revisited: Aramaic Paraphrases of the Hebrew Bible''], Wm. B. Eerdmans, 2010, p. 148: "Sebbene il verbo ''shakan'' e termini dalla radice ''škn'' appaiano nelle Scritture ebraiche, e sebbene il termine ''shekinah/shekinta'' sia estremamente comune nella letteratura rabbinica e nei targum, non ricorre mai nella letteratura pre-rabbinica."</ref> Il [[biblista]] Martin McNamara ritiene che l'assenza porti alla conclusione che il termine si sia originato solo dopo la [[Assedio di Gerusalemme (70)|distruzione]] del [[Tempio di Gerusalemme]] nel [[70]], ma cita {{passo biblico2|2Maccabei|14:35}}: "Tu, Signore... Ti sei compiaciuto di porre il tempio della Tua abitazione in mezzo a noi", in cui il testo [[lingua greca|greco]] (''naon tes skenoseos'') implica una possibile interpretazione parallela, e dove il sostantivo greco ''skenosis'' potrebbe collegarsi all'aramaico ''shekinta''.<ref>McNamara, ''Targum and Testament Revisited, cit.'', 2010, p. 148.</ref>
 
=== Targum ===
Nel [[Targum]] l'aggiunta del termine sostantivo ''Shekhinah'' parafrasa espressioni verbali in ebraico come {{passo biblico2|Esodo|34:9}}: "venga il Signore in mezzo a noi" (espressione verbale di presenza) che il Targum parafrasa con la "shekhinah" di Dio (forma sostantiva).<ref>[https://books.google.co.uk/books?id=P-_2Ti8jSj4C&dq=Paul+V.M.+Flesher,+Bruce+D.+Chilton+%27%27The+Targums:+A+Critical+Introduction%27%27,+2011&source=gbs_navlinks_s Paul V.M. Flesher, Bruce D. Chilton ''The Targums: A Critical Introduction''], BRILL, 2011, p. 45: "Il primo comprende l'uso del termine ''Shekinah'' (.....) che viene solitamente utilizzato per parlare della presenza di Dio nel culto di Israele. Il testo ebraico di Esodo 34:9, per esempio, ha Mosè che prega: «venga il Signore in mezzo a noi» che il Targum ecc ..."</ref> Nell'era post-templare l'uso del termine Shekhinah potrebbe fornire una soluzione al problema di Dio onnipresente e quindi non dimorante in nessun luogo specifico.<ref>[http://www.brill.com/translation-and-interpretation-targum-books-kings Carol A. Dray, ''Translation and Interpretation in the Targum to the Books of Kings''], BRILL, 2006, p. 153: "L'uso del termine Shekinah, come è stato notato precedentemente, sembra fornire una soluzione al problema dell'onnipresenza di Dio e pertanto non dimorante in un solo luogo. Questa non è la sola occasione in cui i [[targum]]isti ci si riferiscono ecc..."</ref>
 
== Talmud ==
[[File:Codex Reuchlin 2 96v.jpg|thumb|Manoscritto del [[Talmud babilonese]] (Codex Reuchlin 2, fol. 96v)]]
Il [[Talmud]] dice anche che "la Shekinah scende sull'uomo non attraverso la tristezza, né nella pigrizia, né in frivolezza, né per parlare, né tra futili chiacchiere, ma solo tramite questioni di gioia in relazione ad un precetto, poiché è detto, Ma ora conducetemi un suonatore. E avvenne che, mentre il suonatore arpeggiava, la mano dell'Eterno fu sopra di lui." ({{passo biblico2|2Re|3:15}} [[Shabbat (Talmud)]] 30b)<ref name="Scho1">[[Gershom Scholem]], [https://books.google.it/books?id=ORoQCgAAQBAJ&pg=PT110&lpg=PT110&dq=shechinah+nell%27ebraismo&source=bl&ots=7CTe1YJfAK&sig=esLd_CCadNIjLBP6FUrwKp3IFDQ&hl=en&sa=X&ved=0CFsQ6AEwCDgKahUKEwjt_9rCi4vIAhVDMhoKHcCHBKk#v=onepage&q=shechinah%20nell'ebraismo&f=false ''La figura mistica della divinità: Studi sui concetti fondamentali della Qabbalah''], cur. Elisabetta Zevi, Adelphi (ediz. digitale), 2015, Cap. 3.</ref>
 
La Shekhinah è associata allo spirito trasformativo di Dio considerato come fonte di profezia:
 
{{quote biblico| Poi arriverai alla collina di Dio, dov'è la guarnigione dei Filistei; e là, giungendo alla città, incontrerai un gruppo di profeti che scenderanno dall'alto luogo, preceduti da un'arpa, un tamburello, un flauto e una cetra, e che profetizzeranno.<br/>
Allora lo Spirito del Signore ti investirà e profetizzerai con loro, e sarai cambiato in un altro uomo.|1Samuele|10:5-6}}
 
I profeti fecero molti riferimenti a visioni della presenza di Dio, particolarmente nel contesto del Tabernacolo o del Tempio, con figure come troni o tuniche che riempivano il Santuario, tradizionalmente attribuiti alla presenza della Shekhinah. [[Isaia]] scrisse: "Io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il Tempi" ({{passo biblico2|Isaia|6:1}}). [[Geremia]] implorò: "Non disonorare il trono della tua gloria" ({{passo biblico2|Geremia|14:21}}) e si riferì a "Trono di gloria, eccelso fin dal principio, è il luogo del nostro santuario" ({{passo biblico2|Geremia|17:12}}). Il [[Libro di Ezechiele]] parla della "gloria del Dio d'Israele era là [nel Santuario], simile alla visione che avevo visto nella pianura" ({{passo biblico|Ezechiele|8:4}}).<ref>Si veda anche la voce ''[[merkavah]]''.</ref>
 
=== Significato nell'ebraismo chassidico ===
{{vedi anche|Chassidismo}}
[[Chassidismo|L'ebraismo chassidico]] considera la [[Cabala]], in cui la Shekhinah ha un'importanza speciale, come una Scrittura autorevole e da studiare con attenzione. La parola ''Matronit'' ([[lingua latina|lat.]] ''Matronita'', matrona) viene usata per rappresentare tale considerazione: il mito centrale della Cabala, e parte integrante dello [[Chassidismo]], narra che [[Adamo]], quando divenne un essere senziente dopo la sua creazione, "iniziò a contemplare i mondi fisici e spirituali in cui si trovava, commettendo poi quel grave peccato che ha segnato ineluttabilmente l'esistenza dell'essere umano....
{{citazione|L'essere spirituale di Dio comprendeva dieci ''[[Sefirot]]'' (emanazioni o aspetti) ma, contemplando Dio, Adamo scambiò la decima e più bassa ''Sefira'' – quella di ''Malkhut'' o Regno, che era la Shekhinah, manifestazione femminile di Dio – per la totalità della Divinità. Poiché il Creatore aveva dotato Adamo (e con lui il resto dell'umanità in generale) del potere di influenzare la condizione della Divinità nell'Alto, facendo così Adamo provocò una scissura tra Dio e la Shekhinah. A partire da questo primo peccato spirituale originale, l'essere umano lo ha sempre e nuovamente ripetuto - un evento mitico occorso in ''illo tempore'' è destinato a ripetersi di continuo - e ha quindi reintrodotto, e reso più dolorosa, la separazione tra Dio e la Sua sposa, la Shekhinah.<br/>Quando, nel corso della storia, si formò il Popolo di Israele, la Shekhinah, Matronit divina di Dio, divenne in modo mistico la Madre di Israele e anche la personificazione nell'Alto della Comunità di Israele. Fintanto che esisteva il [[Tempio di Gerusalemme]], esso serviva da sacra sala matrimoniale in cui, ogni mezzanotte, Dio il Re e la Sua sposa, la Matronit-Shekhinah, celebravano la loro gioiosa unione coniugale. Una descrizione particolareggiata viene data da fonti [[zohar]]iche.... L'amplesso d'amore tra il Re e la Sua Regina, la Shekhinah, assicurava il benessere non solo di Israele ma di tutto il mondo."|Rapahel Patai, ''The Hebrew Goddess'', Cap. 4<ref>[https://books.google.co.uk/books?id=VfAX_wkMM4IC&pg=PA9&lpg=PA9&dq=matronit%2Bhasidism&source=bl&ots=3l8-9_nTgL&sig=gTM3SMaz-hAMSrbAL-3D11fLvYQ&hl=en&sa=X&ved=0CCMQ6AEwAWoVChMIj5_MosKNyAIVgn8aCh3bcAx4#v=onepage&q=matronit%2Bhasidism&f=false Raphael Patai, ''The Hebrew Goddess'', Cap. 4 "Matronit - The Goddess of Kabala", pp. 135-154], Wayne State University Press, 1990.</ref>}}
 
===La Sposa dello Shabbat ===
[[File:Der Samstug (Saturday).jpg|thumb|300px|[[Shabbat|''Der Samstag" (Il Sabato)]], [[Germania]] ca. [[1800]]. Incisione colorata a mano, Skirball Museum, [[Los Angeles]]: basata su una pittura di Frederich Campe, raffigura [[ebrei]] radunati vicino ad una [[sinagoga]] durante la festa dello [[Shabbat]]. Gli uomini indossano un copricapo tondo e piatto chiamato ''baretta''.]]
{{vedi anche|Cabala lurianica|Shabbat}}
Questo tema ricorrente è meglio conosciuto tramite gli scritti e le canzoni del leggendario [[misticismo ebraico|mistico]] del [[XVI secolo]], [[Rabbino|Rabbi]] [[Isaac Luria]]. Qui appresso una citazione stralciata dall'inizio di un suo famoso inno allo [[Shabbat]]:<ref>Libera traduzione dalla versione {{en}} – cfr. anche [[Abraham Joshua Heschel]], ''The Sabbath'', Shambhala Library, 2003, Cap. 2.6.</ref>
 
<blockquote><poem>
Canto in inni
per accedere alle porte
del Campo
delle mele sacre.
Una nuova tavola
per Lei prepariamo,
un bel candelabro
la sua luce su di noi riverbera.
Tra destra e sinistra
la Sposa si avvicina,
in santi gioielli
ed abiti festivi...</poem></blockquote>
 
Un paragrafo dello ''[[Zohar]]'' riporta: "Si deve preparare un comodo seggio con molti cuscini e coperte ricamate, da tutto ciò che si trova in casa, come si preparasse un baldacchino per la sposa. Poiché Shabbat è regina e sposa. Ecco perché i maestri della Mishnah solevano uscire alla vigilia dello Shabbat per riceverla in strada, e usavano dire: ''Vieni, O sposa, vieni, O sposa!'' E si deve quindi cantare e rallegrarsi alla tavola in suo onore... Si deve ricevere la Signora accendendo molte candele, con molta gioia, bei vestiti, e la casa abbellita da tanti ornamenti..."<ref>Sullo Shabbat e la relativa preparazione a riceverlo, si veda [http://www.aish.com/sh/?s=nb "Shabbat"] e [http://www.aish.com/sh/t/e/Shabbat_-_Heaven_on_Earth.html "Shabbat - Heaven on Earth"], su ''Aish.com''; per le canzoni dello Shabat qui[http://www.aish.com/sh/s/53388492.html]</ref>
 
The twelve tribes are as follows: Reuben, Simeon, Judah, Issachar, Zebulun, Benjamin, Dan, Naphtali, Gad, Asher, Ephraim and Manasseh.
La tradizione della Shekhinah quale Sposa dello Shabbat, la ''Shabbat Kallah'', continua a tutt'oggi.<ref>[http://www.aish.com/jl/l/m/48959581.html "Here Comes the Bride, No Stress in Sight"], su ''Aish.com''</ref><ref>Al di fuori dell'ebraismo, il poeta americano Gustav Davidson ([[1895]]–[[1971]]) riporta la voce "Shekinah" nella sua opera enciclopedica [https://books.google.co.uk/books/about/A_dictionary_of_angels.html?id=Ed7yHWuTEewC&redir_esc=y ''A Dictionary of Angels, Including the Fallen Angels''], Free Press [[1967]], affermando che è l'incarnazione femminile di [[Metatron]].</ref>
 
The story of the twelve tribes begins when Jacob and his family went down to Egypt as "70 souls" In Egypt "the Israelites were fertile and prolific; they multiplied and increased very greatly," and there they became the "Israelite people." Following the death of Joseph - one of Jacob's sons who had become viceroy of Egypt - Pharoah oppressed the Israelites by placing upon them burdensome labor.
=== Preghiere ebraiche ===
{{vedi anche|Preghiera ebraica}}
La [[benedizioni ebraiche|diciassettesima benedizione]] della [[preghiera ebraica|preghiera quotidiana]] ''[[Amidah]] '', recitata durante i servizi liturgici [[ebraismo ortodosso|ortodossi]], [[ebraismo conservatore|conservatori]] e [[ebraismo riformato|riformati]] è "Benedetto sei Tu, O Dio, che fai ritornare la Tua Presenza (''shekinato'') a Sion."
 
God "remembered His covenant with Abraham, with Isaac, and with Jacob," made Himself known to Moses and rescued the Israelites from Egypt. By this time the nation numbered "600,000 men on foot" which is usually understood to be military-aged men excluding women and children.
Il [[siddur|libro di preghiere (''Siddur'')]] dell'ebraismo liberale nel [[Regno Unito]], durante [[Rosh Hashanah]] e [[Yom Kippur]] (''Machzor Ruach Chadashah'') contiene una preghiera speciale basata su ''Avinu Malkeinu (Padre Nostro, Nostro Re)'', in cui il sostantivo femminile ''Shekhinah'' è usato per evidenziare la [[Genere (linguistica)|neutralità di genere]].<ref>{{en}}{{cita libro|titolo=''Machzor Ruach Chadashah''|curatore=Rabbini Dr. Andrew Goldstein & Dr. Charles H. Middleburgh|editore=Liberal Judaism (United Kingdom)|anno=2003|p=137|lingua=he}}</ref><ref>[[Lois Roden]], che la [[Nuovo movimento religioso|setta religiosa]] [[Avventismo|avventista]] dei [[Davidiani |Davidiani (''Branch Davidians'' in inglese)]], riconosce come loro insegnante e profeta dal [[1978]] al [[1986]], pose molta enfasi sulla spiritualità delle donne e l'aspetto femminile di Dio. Pubblicò una rivista intitolata ''Shekinah'', in cui esplorò il concetto della Shekinah come Spirito Santo. I suoi articoli estratti da ''Shekinah'' sono ripubblicati sul sito ufficiale dei Davidiani[http://www.the-branch.org/index.php].</ref>
 
At Mount Sinai, the Israelite nation is given its laws and regulations - the Torah - and affirms their covenant with God. After wandering for 40 years in the desert under the leadership of Moses, the twelve tribes enter the land of Canaan with Joshua in command.
=== Canzone yiddish ===
Il concetto della Shekhinah viene anche associato al concetto dello [[Ruach haQodesh|Spirito Santo]] (''[[Ruach haQodesh]]'') nella tradizione ebraica, come si constata nella canzone [[yiddish]]: ''Vel ich, sh'chine tsu dir kummen'' – "Da te io, Shekinah, verrò".<ref>[https://books.google.fr/books?id=gWJiUNy-jeUC&hl=en Ruth Rubin, ''Voices of a people: the story of Yiddish folksong''], University of Illinois Press, 1979, p. 234</ref>
 
After conquering the land, each tribe was allotted an individual territory to settle. During this period of settlement, and the subsequent period of the Judges, there was no predetermined pattern of leadership among the tribes though various crises forced the tribes into cooperative action against enemies.
== Cristianesimo ==
In aggiunta ai vari resoconti che indicano la presenza o gloria di Dio presenti nella [[Bibbia ebraica]], molti [[cristianesimo|cristiani]] reputano che la Shekhinah sia manifesta in varie occasioni nelle [[Nuovo Testamento|scritture neotestamentarie]].
 
Shiloh served as a sacral center for all the tribes, housing the Ark of the Covenant under the priestly family of Eli. Under the impact of military pressures, the Israelites felt compelled to turn to Samuel with the request that he establish a monarchy, and Saul was crowned to rule over all the tribes of Israel.
Il dizionario in [[pubblico dominio]] ''Easton's Bible Dictionary'', pubblicato nel [[1897]] dal [[Presbiterianesimo|presibiteriano]] [[Scozia|scozzese]] M. G. Easton ([[1823]]-[[1894]]),<ref>Matthew George Easton ([[1823]]-[[1894]]) fu un predicatore e scrittore [[Presbiterianesimo|presibiteriano]] [[Scozia|scozzese]], noto soprattutto per aver compilato il dizionario biblico-enciclopedico ''Easton's Bible Dictionary'', pubblicato tre anni dopo la sua morte.[http://www.ccel.org/ccel/easton]</ref> riporta:
 
Upon his death, Saul's son was accepted by all the tribes as the new king, save Judah and Simeon who preferred David. David's struggle with the house of Saul ended in victory for him and all the elders turned to David for royal leadership. He ruled from Hebron and later Jerusalem over all the tribes of Israel and following his death was succeeded by his son, Solomon. After the death of Solomon, the tribes once again split along territorial and political lines, with Judah and Benjamin in the south loyal to the Davidic house and the rest of the tribes in the north ruled by a succession of dynasties.
{{citazione|Shekinah – parola [[caldei|caldea]] che significa dimora, non riscontrata nella Scrittura, ma usata successivamente dagli [[ebrei]] per designare il simbolo visivo della presenza di Dio nel [[Tabernacolo (ebraismo)|Tabernacolo]], e poi nel [[Tempio di Salomone]]. Quando il Signore condusse Israele via dall'Egitto, Egli andò avanti a loro "in una colonna di nube". Questo fu il simbolo della sua presenza presso il suo popolo. Inoltre Dio parlò a Mosè tramite la "Shekinah" in un rovo ardente. Per i relativi riferimenti durante le peregrinazioni nel deserto, si vedano {{passo biblico2|Esodo|14:20;40:34-38}}; {{passo biblico2|Levitico|9:23,24}}; {{passo biblico2|Numeri|14:10;16:19,42}}.
 
Modern scholarship does not generally accept the biblical notion that the twelve tribes are simply divisions of a larger unit which developed naturally from patriarchal roots. This simplistic scheme, it is felt, actually stems from later genealogical speculations which attempted to explain the history of the tribes in terms of familial relationships. The alliance of the twelve tribes is believed to have grown from the organization of independent tribes, or groups of tribes, forced together for historical reasons. Scholars differ as to when this union of twelve took place and when the tribes of Israel became one nation.
È probabile che, dopo l'entrata in [[Canaan]], questa nube di gloria si posasse nel Tabernacolo sull'[[Arca dell'Alleanza]], luogo più santo. Tuttavia non si hanno riferimenti particolari in merito, fino alla consacrazione del [[Tempio di Salomone]], quando colmò della sua gloria l'intera dimora, cosicché i [[kohen|sacerdoti]] non poterono rimanervi per compiere il servizio ({{passo biblico2|1Re|8:10–13}}; {{passo biblico2|2Cronache|5:13,14;7:1–3}}). Probabilmente risiedette nel primo tempio, nel [[Santo dei Santi]], come simbolo della presenza di [[Jehovah]] – fintanto che il tempio fu in esistenza. Dopo scomparve.|[http://www.ccel.org/e/easton/ebd/ebd/T0003300.html#T0003331 "Shechinah"]<ref>[http://www.ccel.org/e/easton/ebd/ebd/T0003300.html#T0003331 "Shechinah"], voce enciclopedica su ''ccel.org"</ref>}}
 
One school of thought holds that the confederation took place inside the country toward the end of the period of the Judges and the beginnings of the Monarchy. All of the traditions which see the twelve tribes as one nation as early as the enslavement in Egypt or the wanderings in the desert are regarded as having no basis in fact. This school recognizes in the names of some of the tribes the names of ancient sites in Canaan, such as the mountains of Naphtali, Ephraim, and Judah, the desert of Judah, and Gilead. With the passage of time, those who dwelt in these areas assumed the names of the localities.
Riferimenti alla Shekhinah nel [[cristianesimo]] spesso interpretano la presenza e la gloria di Dio come sinonimi,<ref name=presenceglory>[http://www.ao.net/~fmoeller/shekinah.htm "The Shekinah"], da [https://books.google.co.uk/books/about/Zechariah_and_Jewish_Renewal.html?id=CcvUPQAACAAJ&redir_esc=y ''Zechariah and Jewish Renewal: From Gloom to Glory''] di Fred P. Miller, Moellerhaus Books, 1992.</ref> come illustra il seguente versetto tratto da [[Libro dell'Esodo|Esodo]]:
 
Others feel that the tribes descended from the matriarch Leah - namely Reuben, Simeon, Levi, Judah, Zebulun and Issachar - existed at an earlier stage as a confederation of six tribes whose boundaries in Canaan were contiguous. Only at a later stage did other tribes penetrate the area, eventually expanding the confederation to twelve.
{{quote biblico|Mosè salì dunque sul monte e la nube coprì il monte. La Gloria del Signore venne a dimorare sul monte Sinai e la nube lo coprì per sei giorni. Al settimo giorno il Signore chiamò Mosè dalla nube. La Gloria del Signore appariva agli occhi degli Israeliti come fuoco divorante sulla cima della montagna.|Esodo|24:15–17}}
 
A second school grants that the union of twelve existed during the period of wanderings in the desert, but that Canaan was not conquered by an alliance of these at any one time. Rather, there were individual incursions into the land at widely separated periods. However, the covenant among the twelve tribes and their awareness of national unity flowing from ethnic kinship and common history, faith, and sacral practices had their source in the period prior to the conquest of the land.
=== Apocrifi e Nuovo Testamento ===
Poiché la Shekhinah è [[Ohr (Ebraismo)|luce]], quei passi degli [[Apocrifi del Nuovo Testamento|Apocrifi]] e del Nuovo Testamento che citano splendore, e che nel testo [[lingua greca|greco]] viene reso con δόξα, si riferiscono alla Shekhinah, non essendoci altro equivalente greco della parola in questione. Pertanto, secondo [[Vangelo di Luca|Luca]] {{passo biblico|Luca|2:9}}, "la gloria del Signore [δόζα Ḳυρίου] risplendette intorno a loro" (si confronti {{passo biblico2|2Pietro|1:17}}; {{passo biblico2|Efesini|1:6}}; {{passo biblico2|2Corinzi|4:6}}); inoltre si suppone che in {{passo biblico2|Giovanni|1:14}} e {{passo biblico2|Apocalisse|21:3}} le parole σκηνοῦν e σκηνή fossero state scelte espressamente per significare la Shekinah. L'idea che Dio dimori nell'essere umano e che questi sia il Suo tempio (per esempio, {{passo biblico2|Colossesi|2:9}}; {{passo biblico2|2Corinzi|6:16}}; {{passo biblico2|Giovanni|14:23}}) è meramente un concetto più realistico della Shekhinah che "viene a posarsi" sull'essere umano.<ref name="JEncy">[http://www.jewishencyclopedia.com/articles/13537-shekinah "Shekinah"], voce della''[[Jewish Encyclopedia]]'', articolo di Kaufmann Kohler, Ludwig Blau (1906).</ref>
 
The number twelve is neither fictitious nor the result of an actual genealogical development in patriarchal history. It is an institutionalized and conventionalized figure which is found among other tribes as well, such as the sons of Ishmael, of Nahor, of Joktan, and Esau. Similar organizational patterns built about groups of twelve, or even six, tribes, are known from Asia Minor, Greece and Italy. In Greece, such groupings were called amphictyony, meaning "to dwell about" a central sanctuary. Each tribe was assigned a prearranged turn in the provision and maintenance of the shrine. The amphictyonic members would make pilgrimages to the common religious center on festive occasions. The exact measure of correspondence between the amphictyony of the Hellenic world and the duodecimal structure of the tribes of Israel may be the subject of scholarly controversy, but there can be little doubt that this pattern of twelve attributed to the Hebrew tribes is very real and historically rooted. Thus, if one tribe were to withdraw from the union or to be absorbed into another, the number twelve would be preserved, either by splitting one of the remaining tribes into two or by accepting a new tribe into the union. For example, when the tribe of Levi is considered among the twelve tribes, the Joseph tribes are counted as one. However, when Levi is not mentioned, the Joseph tribes are counted separately as Manasseh and Ephraim. For the same duodecimal considerations, Simeon is counted as a tribe even after having been absorbed into Judah, and Manasseh even after having split in tw, is considered one.
=== Signore ===
[[File:Freska u kaloti krstionice, manastir Žiča, Srbija.jpg|thumb|Raffigurazione dello [[Spirito Santo]], in forma di colomba (affresco del Monastero serbo-ortodosso di Zica vicino [[Kraljevo]], [[Serbia]], XIII sec.)]]
 
The confederation of the twelve tribes was primarily religious, based upon belief in the one "God of Israel" with whom the tribes had made a covenant and whom they worshiped at a common sacral center as the "people of the Lord." The Tent of Meeting and the Ark of the Covenant were the most sacred objects of the tribal union and biblical tradition shows that many places served as religious centers in various periods. During the desert wanderings, "the mountain of God," that is, Sinai or Horeb, served as such a place, as did the great oasis at Kadesh-Barnea where the tribes remained for some time and from where the tribes attempted a conquest of the land. Many sites in Canaan are mentioned as having sacred associations or as being centers of pilgrimage. Some of these, such as Penuel, where Jacob received the name Israel, Beth-El, where the Ark rested, and Beer-Sheba, go back to patriarchal times. Jacob built an altar at Shechem and the tribes gathered there "before the Lord" and made a covenant with Him in Joshua's time. Shiloh enjoyed special importance as a central site for the tribes. There they gathered under Joshua to divide up the land by lot, and it was there that they placed the Tent of Meeting and the Ark of the Covenant. Eli's family, which traced its descent from Aaron, the high priest, served at Shiloh, and it was to Shiloh that the Israelites turned for festivals and sacrifices.
==== Spirito ====
La Shekhinah nel [[Nuovo Testamento]] è comunemente equiparata alla presenza o dimora dello "Spirito del Signore" (generalmente indicato come [[Spirito Santo]], o "[[Gesù|Spirito di Cristo]]") nel credente, facendo paralleli con la presenza di Dio nel Tempio di Salomone. In contrasto con l'[[Antico Testamento]], dove il [[Santo dei Santi]] significava la presenza di Dio, dal Nuovo Testamento in poi, è lo Spirito Santo che evoca la costante presenza di Dio. Inoltre, nello stesso modo in cui la Shekhinah è collegata alla profezia nell'[[ebraismo]], così lo è nel cristianesimo:
 
The multiplicity of cultic places raises the question of whether all twelve tribes were actually centered about one amphictyonic site. It may be that as a tribe's connections with the amphictyony were weakened for various reasons, the tribe began to worship at one or another of the sites. Possibly, different sites served the several subgroups among the tribes. Beer-Sheba and Hebron, for example, served the southern groups of tribes; Shechem, Shiloh, and Gilgal were revered by the tribes in the center of the country; and the shrine at Dan served the northern tribes. The likelihood of a multiplicity of shrines is strengthened by the fact that clusters of Canaanite settlements separated the southern and central tribes and divided the central tribes from those in Galilee. It is possible that various shrines served different tribes simultaneously, while the sanctuary which held the Ark of the Lord was revered as central to all twelve.
{{quote biblico|Poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio.|2 Pietro|1:21}}
 
The changes which occurred in the structure of the twelve tribes and in their relative strengths, find expression in the biblical genealogies. The tribes are descended from four matriarchs, eight of them from the wives Leah and Rachel, and four from the handmaids Bilhah and Zilpah. It is a widely held view that attribution to the two wives is indicative of an early stage of tribal organization, the "tribes of Leah" and the "tribes of Rachel." The attribution of four tribes to handmaids may indicate either a lowered status or late entry into the confederation. In the list of the twelve tribes, Reuben is prominent as the firstborn, followed by Simeon, Levi, and Judah, the sons of Leah, who occupy primary positions.
==== Gloria ====
Nei punti in cui vengono fatti riferimenti alla Shekhinah come manifestazione della gloria del Signore associata alla sua presenza, i cristiani trovano numerosi riscontri nel [[Nuovo Testamento]] sia in forme letterali (come nel succitato {{passo biblico2|Luca|2:9}} che fa riferimento alla "gloria del Signore" che avvolge di luce i pastori alla nascita di Gesù)<ref name=shepherds>[http://bible.org/page.asp?page_id=982 "Acclamations of the Birth of Christ", di J. Hampton Keathley, III, Th.M.], su ''bible.org'' <small>URL consultato 23 settembre 2015</small></ref> sia in forme spirituali (come in {{passo biblico2|Giovanni|17:22}}, dove Gesù parla di Dio dicendo "la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro").<ref name=gloryofgod>[http://bible.org/page.asp?page_id=244 "The King of Glory", di Richard L. Strauss] su ''bible.org'' <small>URL consultato 23 settembre 2015</small></ref> Si rileva un contrapposto nel [[Libro di Samuele]], in cui si afferma che a Ichabod, che significa "inglorioso" («Se n'è andata lungi da Israele la gloria») fu dato tale nome perché era nato nel giorno che l'[[Arca dell'Alleanza]] fu catturata dai [[Filistei]]: "La gloria si è allontanata da Israele" ({{passo biblico2|1Samuele|4:22}}).
 
Reuben stood at the head of a tribal league and had a position of central importance among his confederates prior to the conquest of the land. On the other hand, the same tribe is inactive during the period of the Judges - it did not provide any of the judges and during Deborah's war against Sisera, Reuben "sat among the sheepfolds" and did not render any aid. Possibly, because this tribe dwelt on the fringes of the land, its links with the others were weakened and its continued existence as one of the tribes of Israel was in jeopardy.
=== Presenza divina ===
{{quote biblico|Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte.|Esodo|13:21}}
 
Simeon was absorbed by Judah. Levi spread throughout Israel as a result of its sacral duties. Judah was cut off from the rest of the tribes by a Canaanite land strip that separated the mountains of Judah and Ephraim. Reuben's place as head of the twelve tribes was taken by the house of Joseph which played a decisive and historic role during the periods of the settlement and the Judges. Joshua came from the tribe of Ephraim. Shechem and Shiloh were within the borders of the house of Joseph. Samuel came from the hill country of Ephraim. Ephraim led the tribes in the war against Benjamin over the incident of the concubine in Gibeah. At the beginning of the Monarchy, the leadership passed to Judah . The passage in I Chronicles 5:1–2 illustrates well how the dominant position among the tribes passed from Reuben to Ephraim and from Ephraim to Judah.
== Islam ==
[[File:Allah-green-transparent.png|200px|right|Allah in calligrafia]]
La Shekhinah, {{lang-ar|سكينة}} ''sakīnah'', viene citata sei volte nel [[Quran]], nei capitoli 2, 9 e 48.<ref>2/248 9/26, 9/40, 48/4, 48/18, 48/26.</ref>
{{citazione|E disse il loro profeta: "Il segno della sovranità sarà che verrà con l'Arca. Conterrà una ''presenza di pace'' da parte del vostro Signore, nonché quel che resta di ciò che lasciarono la famiglia di Mosè e la famiglia di Aronne. Saranno gli angeli a portarla."|[http://www.sufi.it/corano/2.htm Sura 2/248]}}
 
Each of the twelve tribes enjoyed a good deal of autonomy, ordering its own affairs after the patriarchal-tribal pattern. No doubt there were administrative institutions common to all the tribes, situated beside the central shrines, though information about them is exceedingly scanty. During the desert wanderings, leadership of the people was vested in the princes of each of the tribes and the elders who assisted Moses. They met and legislated for the entire people. There are references to meetings of tribal leaders and elders during the periods of the settlement and the Judges. "The princes of the congregation, the heads of the thousands of Israel" along with Phinehas the priest, conducted negotiations with the Transjordanian tribes, in the name of the entire nation. Joshua summoned "the elders, the heads, the judges, and the officers of Israel" to make a covenant in Shechem. The elders of Israel, speaking for the entire nation, requested Samuel to appoint a king. The incidents of the concubine in Gibeah and Saul's battle with Nahash the Ammonite are classic examples of joint action taken by the league of twelve tribes acting "as one man, from Dan even to Beer-Sheba, with the land of Gilead". In the one case, unified action was taken by the tribes against one of their members, Benjamin, for a breach of the terms of the covenant. The war against Nahash the Ammonite proves that the tribes were required to come to the aid of any one of the league that found itself in difficulty. Because of the sacral nature of the league, the wars of the tribes were considered "wars of the Lord". Nevertheless, the narratives in the Book of Judges regarding the battles which Israel waged against its enemies make it clear that the league must have been rather weak in those days.
L'[[Imam]] di [[Cordova]] Al-Qurtubi ([[1214]]-[[1273]] nella sua rinomata [[esegesi]] afferma che, nel suddetto versetto secondo [[Wahb ibn Munabbih]], ''Sakinah'' è uno spirito emanato da Dio che parla e, nel caso degli Israeliti, quando alcuni erano in disaccordo riguardo ad una questione, tale spirito veniva a chiarire la situazione, ed era inoltre causa di vittorie nelle guerre. Secondo [[Ali ibn Abi Talib]], "Sakinah è un dolce vento, una brezza, il cui volto è come volto umano". Mujahid asserisce che "quando Sakinah mirava un nemico, questi veniva sconfitto", e ibn Atiyyah parla dell'[[Arca dell'Alleanza]] (''at-Tabut''), con cui era associata la Sakinah, sostenendo che le anime lì trovavano pace, calore, amicizia e forza.<ref>[[Karen Armstrong]] afferma: "La sakinah... sembra correlarsi con la [[Shekhinah]] ebraica, il termine della presenza di Dio nel mondo" - si veda il suo ''Muhammad: A Biography of the Prophet'', [[HarperCollins|HarperOne]], 1992, p. 224. ISBN 0-06-250014-7</ref>
 
The consciousness of national and religious unity had not yet led to a solid politico-military confederation. The Song of Deborah gives clear expression to the lack of solidarity among the tribes, for some of them did not come to the aid of the Galilean tribes. It is impossible to designate even one war against external enemies during the period of the Judges in which all the tribes acted in concert. Indeed, there are indications of intertribal quarrels and disputes. In this connection, there are scholars who hold that the judge-deliverers were not pantribal national leaders, but headed only individual tribes, or groups of them. It was only toward the end of the period of the Judges when the Philistine pressure on the Israelite tribes increased in the west and that of the Transjordanian peoples in the east, that the religionational tribal confederation assumed political and military dimensions. The Israelite tribes then consolidated as a crystallized national-territorial entity within the framework of a monarchical regime. David, Solomon, and afterward the kings of Israel and Judah tended to weaken tribal consciousness in favor of the territorial and monarchical organization. It is apparent, however, from Ezekiel's eschatological vision that the awareness of Israel as a people composed of twelve tribes had not, even then, become effaced.
Il [[giurista]] [[Muslim ibn al-Hajjaj]] ([[817]]–[[870]]) nel suo ''[[Sahih Muslim]]'', dice che un certo uomo (durante il tempo di [[Maometto]]), stava recitando la [http://www.sufi.it/corano/18.htm sura al-Kahf] dal Quran vicino al suo cavallo legato ad un palo, e mentre recitava, una nube lo avvolse, che roteava e decresceva, la cui vista fece imbizzarrire e saltare il cavallo, cosicché quando venne il mattino, l'uomo andò da Maometto e lo informò dell'accaduto, per cui Maometto rispose che era stata la Sakinah a discendere a motivo del Corano.<ref name=abdulmawjood>{{cita libro|autore=Salahuddin `Ali Abdul Mawjood|curatore=Abu Bakr Ibn Nasir (trad.)|titolo=The Biography of Imam Muslim bin al-Hajjaj|year=2007|editore=Darussalam|città=Riyadh|isbn=9960988198|lingua=en}}</ref>
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<!--- bibliografia
B. Luther, in: ZAW, 21 (1901), 37ff.; E. Meyer, Die Israeliten und ihre Nachbarstaemme (1906), 498ff.; W.F. Albright, in: JPOS, 5 (1925), 2–54; A. Alt, Die Landnahme der Israeliten in Palaestina (1925); idem, in: PJB, 21 (1925), 100ff.; idem, in: E. Sellin Festschrift (1927), 13–24; Alt, Kl Schr, 2 (1953), 1–65; M. Noth, Das System der Zwoelf Staemme Israels (1930), 85–108; W. Duffy, The Tribal History Theory on the Origin of the Hebrews (1944); Albright, Arch Rel, 102–9; C.V. Wolf, in: JBL, 65 (1946), 45–49; idem, in: JQR, 36 (1945–46), 287–95; Noth, Hist Isr, 53–137; Bright, Hist, 142–60; R. Smend, Yahweh War and Confederation (1970). IN THE AGGADAH: Ginzberg, Legends, 7 (1938), 481 (index), S.V. Tribes, the twelve.
* {{Cite book|last=Albertz|first=Rainer|title=A History of Israelite Religion, Volume I: From the Beginnings to the End of the Monarchy|publisher=Westminster John Knox Press|year=1994|origyear=Vandenhoeck & Ruprecht 1992|url=https://books.google.com/books?id=yvZUWbTftSgC&pg=RA1-PA145&lpg=RA1-PA145&dq=History+of+Israelite+Religion,+Volume+1++Albertz#v=onepage&q&f=false|isbn=978-0-664-22719-7}}
* {{Cite book|last=Albertz|first=Rainer|title=A History of Israelite Religion, Volume II: From the Exile to the Maccabees|publisher=Westminster John Knox Press|year=1994|origyear=Vanderhoek & Ruprecht 1992|url=https://books.google.com/books?id=exjyhvRy7YUC&dq=Albertz+a+history+of+israelite+religion&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false|isbn=978-0-664-22720-3}}
* {{Cite book|last=Albertz|first=Rainer|title=Israel in Exile: The History and Literature of the Sixth Century B.C.E.|publisher=Society of Biblical Literature|date=2003a|url=https://books.google.com/books?id=Xx9YzJq2B9wC&dq=Rainer+Albertz,+%22Israel+in+exile%22&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false|isbn=978-1-58983-055-4}}
* {{Cite book|last=Albertz|first=Rainer|last2=Becking|first2=Bob, eds.|title=Yahwism After the Exile: Perspectives on Israelite Religion in the Persian Era|publisher=Koninklijke Van Gorcum|date=2003b|url=https://books.google.com/books?id=hwExATCqwvwC&printsec=frontcover&dq=Yahwism+after+the+exile:+perspectives+on+Israelite+religion+in+the+Persian+era#v=onepage&q&f=false|isbn=978-90-232-3880-5}}
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{{clear}}
Secondo le tradizioni [[Sunnismo|sunnite]], quando Maometto era perseguitato alla [[Mecca]] e venne per lui il tempo di emigrare a Madinah ([[Medina]]), si rifugiò temporaneamente presso il suo [[Sahaba|compagno]] [[Abū Bakr]] nella grotta di Thawr. Mentre si nascondevano dai Mekkani che li cercavano, fu a Thawr che Dio fece discendere la Sua ''sakina'' su entrambi, proteggendoli dai loro nemici.<ref>[http://www.masud.co.uk/ISLAM/ahm/newmadhh.htm "Understanding the Four Madhhabs"], di Abdal-Hakim Murad, su ''masud.co.uk/ISLAM''.</ref> Secondo il [[sufismo]], fu a Thawr che Abū Bakr venne benedetto coi segreti divini la cui trasmissione alle successive generazioni formò il percorso [[Naqshbandiyya|Naqshbandiyya]] del sufismo stesso. Fu questa esperienza che fece affermare al secondo [[califfo]] [[Umar]] ([[581]]-[[644]]) che "tutto il bene che Umar ha fatto non potrà mai equivalere alla sola virtù di Abū Bakr quale [[Sahaba|compagno]] di [[Maometto]] alla grotta di Thawr".<ref>[http://ignca.nic.in/cd_09018.htm "The Sufi Paradigm of Peace-Making"], Mohammad Reza Rikhtehgaran, su ''INGCA''.<small>URL consultato 23 settembre 2015</small></ref>
 
== Galleria delle bandiere tribali ==
Il nipote di Maometto, [[al-Husayn ibn Ali]], chiamò una delle sue figlie "Sakina". Morì tragicamente in un carcere [[Siria|siriano]] durante la prigionia della famiglia di al-Husayn, composta più che altro da donne e bambini, che avevano sopravvissuto alla [[Battaglia di Kerbela]]. Sakina fu la prima persona nella storia dell'[[Islam]] ad essere chiamata con tale nome. È correntemente un nome femminile popolare nella maggior parte delle culture islamiche.<ref>[http://www.britannica.com/biography/al-Husayn-ibn-Ali-Muslim-leader-and-martyr "Al-Ḥusayn ibn ʿAlī"], voce della ''[[Encyclopaedia Britannica]]'' Online.<small>URL consultato 24 settembre 2015</small></ref><ref>[[Wilferd Madelung]], [https://books.google.co.uk/books?id=2QKBUwBUWWkC&redir_esc=y ''The Succession to Muhammad: A Study of the Early Caliphate''], Cambridge University Press, 1997, ''s.v.'' "Sakina".</ref>
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== Note ==
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{{References|2}}
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</div>
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== Bibliografia ==
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* {{JewishEncyclopedia}}
File:José.JPG
* [[Giulio Busi|Busi, Giulio]]. ''Simboli del pensiero ebraico'', Torino, Einaudi, 1999
File:Zebulom.JPG
* Busi, Giulio & Loewenthal, Elena (curatori), ''Mistica ebraica'', Torino, Einaudi, 1995
File:Issacar.JPG
* Dennis, Geoffrey. ''The Encyclopedia of Jewish Myth, Magic, and Mysticism'' (Llewellyn Worldwide, 2007)
</gallery>
* Green, Arthur. ''Shekhinàh'' in ''Queste sono le parole'', Firenze, Giuntina, 2002, pp.&nbsp;61–62; e ''Sefiròt'', ivi, pp.&nbsp;56&nbsp;– 59
* [[Moshe Idel|Idel, Moshe]]. ''Kabbalah: New Perspectives'', Yale University Press, 1988 (trad. italiana ''Qabbalah. Nuove prospettive'', Milano, Adelphi, n. ed. 2010)
* [[Gershom Scholem|Scholem, Gershom]]. ''Jewish Gnosticism, Merkabah Mysticism, and Talmudic Tradition'', Jewish Theological Seminary of America, 2ª ed., 1965
* _________ . ''Origins of the Kabbalah'', Princeton University Press, 1991
* _________ . ''Von der mystischen Gestalt der Gottheit'', Zurigo, 1962 (trad. inglese ''On the Mystical Shape of the Godhead'', New York, 1991; trad. italiana [https://books.google.it/books?id=ORoQCgAAQBAJ&dq=shechinah+nell%27ebraismo&source=gbs_navlinks_s ''La figura mistica della divinità: Studi sui concetti fondamentali della Qabbalah''], Adelphi, 2010, Cap. 3)
* [[Norman Solomon|Solomon, Norman]]. ''Torah From Heaven. The Recostruction of Faith'', Littman Library, 2012
 
== Voci correlate ==
* [[Chi è ebreo?]]
{{div col}}
* [[CabalaCronologia della storia ebraica]]
* [[Cabala lurianicaEbrei]]
* [[Cabala praticaGhiur]]
* [[Dieci tribù perdute d'Israele]]
* [[Cinque Mondi]]
* [[Dio (Ebraismo)Parashah]]
* [[Ein SofPentateuco]]
* [[Gerarchia degli angeli]]
* [[Filosofia ebraica]]
* [[Meditazione ebraica]]
* [[Misticismo ebraico]]
* [[Nomi di Dio nella Bibbia]]
* [[Talmud]]
* [[Tetragramma biblico]]
* [[Torah]]
{{div col end}}
 
==Altri progetti==
== Collegamenti esterni ==
{{interprogetto}}
* {{en}}[http://kheper.net/topics/Kabbalah/Sabbath_Hymn.htm "Hymn to the Sabbath" di Rabbi Isaac Luria, cabalista del XVI sec.]
* {{en}}[http://psyche.com/psyche/lex/shekinah.html "The Autiot of the Shekinah"] del cabalista francese Carlo Suares (1892–1976)
* {{en}}[http://www.shekinahretreatcentre.org/ "Shekinah Retreat Centre"], centro biblico [[Mennoniti|mennonita]], a Saskatchewan, ([[Canada]])
* {{en}}[http://www.jewishencyclopedia.com/articles/13537-shekinah "Shekinah"], voce della ''[[Jewish Encyclopedia]]'' (1906)]
* {{en}}[http://www.academia.edu/10244917/ "The Worship of the Shekhinah in Early Kabbalah"] di Tzahi Weiss, su ''academia.edu''
* [http://www.vatican.va/jubilee_2000/magazine/documents/ju_mag_01021998_p-24_it.html "La ''radice'' ebraica dello Spirito Santo"] di Lea Sestrieri, su ''vatican.va''
* [http://mondodomani.org/teologia/dobner2011.htm "Dalla Shekinah alla Trinità"], di Cristiana Dobner, su ''mondodomani.org'' (maggio 2011)
 
==Collegamenti esterni==
{{Cabala|state=collapsed}}
*{{cita web|http://www.aish.com/jl/l/b/48967016.html/|Sito con l'origine dei principali nomi ebraici}}
{{Portale|Ebraismo|Filosofia}}
*{{cita web|https://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Judaism/tribes.html|The Twelve Tribes of Israel|lingua=en}}
*{{cita web|http://www.jewishencyclopedia.com/articles/7445-hebrew|Hebrew|lingua=en}}
 
{{Figli di Noè}}
{{Popolo ebraico}}
{{Portale|ebraismo}}
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