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Lo stabilimento di [[Taliedo]] terminò la sua attività nel 1950 dopo essere andata in [[bancarotta]], in seguito alla crisi del dopoguerra. Analoga sorte toccò alle altre consociate, ultima delle quali la Caproni Vizzola, venne rilevata negli anni 1980 dalla [[Agusta]].
 
== Settori di attività ==
== Nota sulle designazioni adottate ==
La personale passione del fondatore per il trasporto aereo porto a focalizzare la prima produzione aziendale nella progettazione e costruzione di aerei.
{{Vedi anche|Velivoli Caproni#Caproni (Taliedo): da Ca.1 a Ca.193}}
Fino ai primi [[anni 1920|anni venti]] non esisteva internamente alla ditta Caproni un sistema fisso di designazione dei velivoli. In genere gli aerei e le differenti varianti erano classificati in base alla potenza complessiva installata. Successivamente alla [[prima guerra mondiale]] la Caproni adottò, retroattivamente, un sistema di designazione basato sulla numerazione progressiva. Tale scelta consentiva un'identificazione univoca, infatti il [[Regio Esercito]], durante il conflitto, quando mise in servizio i trimotori Caproni, adottò una numerazione progressiva a partire da 1, numerazione che si sovrapponeva a quella dei primi biplani pionieristici della ditta.
 
Il [[Caproni Ca.1|Ca.1]], primo [[biplano]] prodotto, portò a sviluppare la formula di questo aereo, sviluppando la serie Ca.1-[[Caproni Ca.7|Ca.7]] costituita da singoli prototipi.
Si è qui adottata la designazione univoca adottata dalla Caproni a partire dagli [[anni 1920|anni venti]].
 
== Storia ==
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[[File:Caproni CA 1.jpg|thumb|Tavola prospettica del [[Ca.1]], il primo velivolo realizzato]]
 
[[Giovanni Battista Caproni|Giovanni Battista "Gianni" Caproni]] era originario di [[Arco (Italia)|Arco]] ([[Provincia di Trento|TN]]) nell'allora [[Impero Austro-Ungarico]], dopo gli studi compiuti tra [[Monaco di Baviera]] e [[Liegi]], ed un successivo soggiorno a [[Parigi]], volle dedicarsi alla progettazione e costruzione di aerei, ma scelsescegliendo di svolgere la sua attività in territorio italiano, in quanto la sua famiglia era di solide tradizioni [[irredentismo|irredentiste]].
 
Il suo primo velivolo a motore, il [[Caproni Ca.1|Ca.1]], un [[biplano]] compì il primo volo il 27 maggio [[1910]] a [[Cascina Malpensa]], dove aveva iniziato la sua attività di costruttore aeronautico. Per i primi tempi continuò a sviluppare la formula di questo aereo, sviluppando una serie di 7 velivoli, da Ca.1 a [[Caproni Ca.7|Ca.7]]. Questi biplani non ebbero molta fortuna, rimanendo allo stadio di singoli prototipi. Verso la fine del 1910, Gianni Caproni si trasferì a [[Vizzola Ticino]] ([[Provincia di Varese|VA]]), e a partire dal [[1911]] si concentrò sulla costruzione di [[monoplano|monoplani]]. Il primo, il [[Caproni Ca.8|Ca.8]], compì il primo volo il 13 giugno 1911. Questa serie di aerei, da Ca.8 a [[Caproni Ca.16|Ca.16]], fu più fortunata e ne vennero realizzati complessivamente 71 esemplari tra prototipi e modelli di serie. Nel frattempo Caproni aveva infatti affiancato all'azienda aeronautica la Scuola di Aviazione Caproni. Con questi modelli iniziò anche ad affermarsi il prestigio di Caproni e della sua ditta a livello nazionale ed internazionale. In quegli anni infatti il [[Caproni Ca.11|Ca.11]] conquistò il primato di velocità nazionale, ed il [[Caproni Ca.12|Ca.12]] il primato mondiale. Proprio con il Ca.12 ci fu anche il primo servizio aereo per un passeggero pagante in Italia, il 22 aprile [[1912]] al [[Lido di Venezia]].
Il suo primo velivolo a motore compì il primo volo il 27 maggio [[1910]] a [[Cascina Malpensa]], dove aveva iniziato la sua attività di costruttore aeronautico.
 
 
 
 
 
 
Il suo primo velivolo a motore, il [[Caproni Ca.1|Ca.1]], un [[biplano]] compì il primo volo il 27 maggio [[1910]] a [[Cascina Malpensa]], dove aveva iniziato la sua attività di costruttore aeronautico. Per i primi tempi continuò a sviluppare la formula di questo aereo, sviluppando una serie di 7 velivoli, da Ca.1 a [[Caproni Ca.7|Ca.7]]. Questi biplani non ebbero molta fortuna, rimanendo allo stadio di singoli prototipi. Verso la fine del 1910, Gianni Caproni si trasferì a [[Vizzola Ticino]] ([[Provincia di Varese|VA]]), e a partire dal [[1911]] si concentrò sulla costruzione di [[monoplano|monoplani]]. Il primo, il [[Caproni Ca.8|Ca.8]], compì il primo volo il 13 giugno 1911. Questa serie di aerei, da Ca.8 a [[Caproni Ca.16|Ca.16]], fu più fortunata e ne vennero realizzati complessivamente 71 esemplari tra prototipi e modelli di serie. Nel frattempo Caproni aveva infatti affiancato all'azienda aeronautica la Scuola di Aviazione Caproni. Con questi modelli iniziò anche ad affermarsi il prestigio di Caproni e della sua ditta a livello nazionale ed internazionale. In quegli anni infatti il [[Caproni Ca.11|Ca.11]] conquistò il primato di velocità nazionale, ed il [[Caproni Ca.12|Ca.12]] il primato mondiale. Proprio con il Ca.12 ci fu anche il primo servizio aereo per un passeggero pagante in Italia, il 22 aprile [[1912]] al [[Lido di Venezia]].
 
Da questa serie di monoplani venne sviluppato il [[Caproni Ca.18|Ca.18]], destinato al 1º concorso militare italiano che si tenne all'inizio del 1913. L'aereo non ottenne inizialmente commesse, proprio mentre la ditta iniziava a trovarsi in difficoltà economiche, e nell'estate 1913 venne rilevata dal Regio Esercito, ma Giovanni Battista Caproni rimase come direttore tecnico dello stabilimento. A fine del 1913 venne effettuato un ordine per un lotto di Ca.18, che andarono ad equipaggiare la [[15ª Squadriglia da bombardamento Caproni]], la prima ad impiegare velivoli di costruzione e progetto italiani.