Papa Gregorio II: differenze tra le versioni
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Non sono tramandate molte notizie sui primi anni di pontificato. Sembra che uno dei suoi primi atti fu la prosecuzione del progetto già avviato da [[papa Sisinnio]] nel [[708]], di ricostruire e rafforzare le [[mura di Roma]], ma una grave [[esondazione]] del [[Tevere]] produsse ingenti danni alla città e bloccò ben presto i lavori<ref>G. Rendina, ''I Papi. Storia e segreti'', p. 210.</ref>.
Nel [[716]] il duca di [[Baviera]] Teodo pianificò con Gregorio un progetto riguardante la giurisdizione ecclesiastica di quel paese e la nomina dei vescovi. Fu l'inizio di un vigoroso sforzo missionario in [[Germania]], soprattutto presso i [[Frisoni]] dove il cristianesimo era avversato per principio, essendo la religione ufficiale dei tradizionali nemici [[Franchi]]. Dell'impresa si sentì investito il monaco anglosassone [[Bonifacio (vescovo di Magonza)|Wynfrith]] (poi ribattezzato Bonifacio), che ottenne presto la fiducia del papa e il 15 maggio [[719]] ottenne ufficialmente l'incarico di evangelizzatore dei popoli germanici, a cui si dedicò con tanto zelo e tanto successo che nel [[723]] il papa lo nominò vescovo<ref>C. Rendina, op. cit., pp. 211 e seg.</ref>. L'opera di cristianizzazione di Gregorio si esplicò anche presso le chiese d'[[Inghilterra]] e [[Irlanda]], dove era necessario rafforzare l'autorità papale.
Nel [[717]] il duca [[Longobardi|longobardo]] [[Romualdo II di Benevento]] si impadronì del castello di [[Cuma]], che evidentemente faceva parte dei territori sotto la giurisdizione papale, e Gregorio chiese l'intervento del duca bizantino di [[Napoli]] Giovanni per riconquistarlo, pagando poi 70 libbre d'oro come ricompensa per il felice esito dell'operazione<ref>Armando Saitta, ''Duemila anni di storia: l'Impero Carolingio'', Vol. IV, Laterza, Roma-Bari, 1983 - C. Rendina, ibidem.</ref>.
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