Aerodrome A: differenze tra le versioni

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|Ref =''I dati sono estratti da airandspace.si.edu''<ref name = smith>{{citaCita web|url=http://airandspace.si.edu/collections/artifact.cfm?object=nasm_A19180001000 |titolo=Langley Aerodrome A |sito=[http://airandspace.si.edu/ Smithsonian National Air and Space Museum] |data= |accesso=5 luglio 2014 |lingua=en }}</ref>
}}
L<nowiki>'</nowiki>'''Aerodrome A''' (citato anche come '''Great Aerodrome''' o, in italiano, '''Grande Aerodromo''') era un [[aeroplano]] sperimentale che il [[pioniere dell'aviazione]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Samuel Pierpont Langley]] collaudò senza successo nel [[1903]].
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== Storia del progetto ==
=== Antefatto: le prime sperimentazioni di Langley ===
[[Samuel Pierpont Langley]] era uno stimato professore e scienziato [[Stati Uniti d'America|statunitense]], terzo segretario della prestigiosa [[Smithsonian Institution]] a partire dal [[1887]]. Accanto alle sue ricerche [[Astronomia|astronomiche]], per le quali in particolare era conosciuto, egli negli [[Anni 1880|anni ottanta del XIX secolo]]<ref name = park>{{citaCita pubblicazione|autore=Edwards Park |titolo=Langley's Feat--and Folly |url=http://www.smithsonianmag.com/history/langleys-feat-and-folly-145999254/?all |accesso=12 luglio 2014 |rivista=Smithsonian Magazine |mese=novembre |anno=1997 |issn=0037-7333 }}</ref> cominciò a interessarsi anche del problema del volo con mezzi più pesanti dell'aria.<ref name=smith/>
 
Nel [[1891]] pubblicò un libro, ''Experiments in Aerodynamics'', nel quale descriveva gli studi di [[aerodinamica]] che aveva condotto negli anni precedenti grazie, in primo luogo, a modelli volanti di piccola scala propulsi da eliche mosse a loro volta da una banda elastica attorcigliata; e grazie, in secondo luogo, a un braccio rotante di 18,3 m di diametro da lui realizzato presso l'Allegheny Observatory della [[University of Pittsburgh|Western University of Pennsylvania]], all'estremità del quale aveva collocato superfici aerodinamiche di varia natura per analizzarne il comportamento.<ref name=smith/>
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[[File:Samuel Pierpont Langley's steam Aërodrome No. 5 in flight.png|thumb|upright|left|Una fotografia del volo dell'Aerodrome 5 del 6 maggio [[1896]] scattata da [[Alexander Graham Bell]].]]
 
Le sperimentazioni di Langley proseguirono negli [[Anni 1890|anni novanta]] con una nuova fase in cui realizzò modelli di dimensioni maggiori (con [[apertura alare]] di circa 4 m) che si caratterizzavano per la configurazioni a due [[Ala (aeronautica)|ali]] [[Ala in tandem|in tandem]] e per la dotazione di un [[motore a vapore]] azionato dalla combustione di [[benzina]];<ref name=park/> Langley cominciò a chiamare questi aeromobili "Aerodromes", dal greco per "corridori dell'aria".<ref>{{citaCita libro|cognome=Grant |nome=R.G. |coautori=(ed. italiana a cura di R. Niccoli) |titolo=Il volo – 100 anni di aviazione |anno=2003 |editore=DeAgostini |città=Novara |lingua= |isbn=8841809515 |p=19}}</ref> Un altro braccio rotante, di 9 m di diametro, fu realizzato presso la Smithsonian Institution per sperimentare superfici aerodinamiche curve ed [[Elica|eliche]].<ref name=smith/>
 
Il 6 maggio [[1896]] l'Aerodrome 5, che seguiva altri modelli i cui collaudi non avevano avuto successo per problemi strutturali o legati alla propulsione, compì un volo che rappresentò un notevole successo: lanciato da un'apposita [[Catapulta per aerei|catapulta]] dal tetto di una [[casa galleggiante]] nelle vicinanze di [[Quantico (Virginia)|Quantico]], [[Virginia]], planò per 1005 m (e poi di nuovo per 700 m) sul [[Potomac (fiume)|fiume Potomac]]. Pochi mesi dopo, il 28 novembre, un modello analogo (l'Aerodrome 6) volò per 1460 m.<ref name=smith/> La velocità di questi aeromobili era di circa 40-50 km/h.<ref name=smith/><ref name=park/>
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Langley attribuì la responsabilità del fallimento al sistema di lancio e, nonostante la reazione sarcastica della stampa a questo primo insuccesso,<ref name=park/> decise di riparare l'aeroplano per effettuare un nuovo tentativo.<ref name=smith/>
 
Il secondo tentativo di far volare il Great Aerodrome avvenne l'8 dicembre 1903 a [[Washington, D.C.]].<ref name=smith/> Questa volta Manly, avendo fatto esperienza della tendenza del velivolo a picchiare verso il basso, tirò i comandi per far alzare il muso del Great Aerodrome appena questo avesse lasciato la sua piattaforma di lancio; il risultato fu che l'aeroplano si impennò improvvisamente, andando in [[Stallo aerodinamico|stallo]] e causando un cedimento strutturale delle ali che, accartocciate, precipitarono insieme all'aeromobile e al pilota nelle fredde acque del fiume Potomac. Manly, pur avendo sfiorato l'assideramento, era illeso; il progetto di Langley invece, una volta di più ridicolizzato dai ''media'' dell'epoca, era ormai giunto alla fine dei suoi giorni.<ref name=smith/><ref name=park/>
 
Pochi giorni più tardi, il 17 dicembre dello stesso 1903, i [[Fratelli Wright|fratelli Wilbur e Orville Wright]] compirono con il loro [[Wright Flyer|Flyer]] quello che poi sarebbe stato quasi unanimemente considerato il primo volo umano portato a compimento con una macchina più pesante dell'aria. Langley, i cui esperimenti di fatto erano stati assai meno accurati (da un punto di vista scientifico) di quelli dei Wright, uscì sconfitto dalla «corsa al primato»<ref>{{citaCita|Grant|p. 20 e segg.}}.</ref> e morì nel 1906.<ref name=smith/><ref name=park/>
 
''[[A posteriori]]'', la causa dell'insuccesso di Langley viene identificata con il suo ingenuo tentativo di replicare i successi degli Aerodrome 5 e 6 con il semplice fatto di [[Pantografo (grafica)|pantografare]] le due aerodine fino a dimensioni significativamente maggiori di quelle originarie senza tener conto, ad esempio, dell'aumento esponenziale della [[resistenza aerodinamica]] che un tale accrescimento delle dimensioni implicava.<ref name=park/> Il Great Aerodrome risultava inoltre poco robusto rispetto alla sua mole e complessità.<ref name=smith/>
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=== Il volo di Curtiss ===
Nel 1910 [[Charles Doolittle Walcott|Charles Walcott]], divenuto nel frattempo segretario della Smithsonian Institution, decise di tentare di convincere l'opinione pubblica che Langley era stato il primo a realizzare una macchina più pesante dell'aria capace di alzarsi in volo con successo, sminuendo nel contempo l'originalità e l'importanza del lavoro dei Wright.<ref name = feud>{{citaCita web|url=http://airandspace.si.edu/exhibitions/wright-brothers/online/icon/feud.cfm |titolo=The Wright-Smithsonian Feud |autore= |sito=[http://airandspace.si.edu/ Smithsonian National Air and Space Museum] |lingua=en |accesso=3 ottobre 2014}}</ref> Egli rifiutò la proposta dei due fratelli di far esporre il loro Flyer nei locali della Smithsonian, e progettò al contrario di accostare un loro velivolo più recente ad alcune testimonianze materiali del lavoro aeronautico di Langley in modo da trasmettere l'idea che quest'ultimo avesse influenzato i Wright. Nel [[1914]], poi, la Smithsonian entrò in contatto con [[Glenn Curtiss]], un altro pioniere dell'aviazione statunitense il quale, fino a pochi mesi prima, aveva combattuto una dura battaglia legale con i Wright a proposito della paternità dell'invenzione dell'[[Alettone (aeronautica)|alettone]]; a costui fu proposto di ricostruire, modificandolo quanto necessario, il Great Aerodrome e di portarlo in volo. Curtiss, interessato quanto la Smithsonian a mettere in ombra i successi dei Wright, accettò l'incarico e tra le due parti fu firmato un contratto del valore di 2000 $.<ref name=feud/>
 
Curtiss installò sul Great Aerodrome un motore diverso, lo trasformò in un [[idrovolante]] dotandolo di galleggianti per decollare autonomamente da uno specchio d'acqua, e nello stesso anno 1914 riuscì a portare in volo una macchina che, però, aveva ormai poco in comune con quella che era stata collaudata ai comandi di Manly più di un decennio prima. L'aereo fu quindi riportato al suo aspetto originale ed esposto presso la Smithsonian, che ora lo qualificava come la prima macchina più pesante dell'aria ad aver portato in volo un uomo.<ref name=feud/>
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[[File:Langley Aerodrome A SmithsonianAirAndSpaceMuseum.jpg|thumb|right|Il Great Aerodrome esposto nel padiglione dedicato all'aviazione prima degli anni venti dello [[Steven F. Udvar-Hazy Center]] dello [[National Air and Space Museum|Smithsonian National Air and Space Museum]], a [[Chantilly (Virginia)|Chantilly]], [[Virginia]].]]
 
Nel 1942, infine, nel suo rapporto annuale la Smithsonian Institution pubblicò un articolo in cui tornava sulle sue posizioni circa i voli di Curtiss a bordo del Great Aerodrome, ritirava la tesi del primato di Langley e riconosceva una volta per tutte i meriti dei Wright.<ref>{{citaCita web|url=http://airandspace.si.edu/exhibitions/wright-brothers/online/icon/feud_3.cfm |titolo=The Feud Finally Ends |autore= |sito=[http://airandspace.si.edu/ Smithsonian National Air and Space Museum] |lingua=en |accesso=4 ottobre 2014}}</ref>
 
== Esemplari attualmente esistenti ==