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Gruppi come la Prison Policy Initiative affermano che la pratica del censimento di contare i prigionieri come residenti di carceri, non i loro indirizzi pre-incarcerazione, porta a informazioni fuorvianti sui dati demografici razziali e sui numeri della popolazione<ref>{{cita web|url=http://www.prisonersofthecensus.org/impact.html|titolo=The Problem|editore=Prisoners of the Census |data=26 settembre 2005 |accesso=|lingua=en}}</ref>.

Nel 2010 Jaime Grant, allora direttore del National Gay and Lesbian Task Force's Policy Institute, pensa all'idea di un adesivo rosa brillante per le persone omosessuali sulla loro busta del censimento che permetteva loro di selezionare una casella difra queste caselle: "lesbiche, gay, bisessuali, transessuali", con il loro gruppo chiamato "queering the census<ref name="nydailynews1">{{cita web|url=http://www.nydailynews.com/news/queering-census-movement-aims-single-gays-counted-u-s-census-article-1.166898 |titolo='Queering the census' movement aims to get single gays counted|editore=NY Daily News|accesso=|lingua=en}}</ref>." Anche se l'adesivo non era ufficiale ed i risultati non sono stati aggiunti al censimento, lei ed altri sperano che il censimento del 2020 possa includere tali novità<ref name=nydailynews1/>.

Nel 2015 [[Laverne Cox]] chiede che le persone transessuali possano essere conteggiate nel censimento<ref>{{cita web|autore=Mic|url=http://mic.com/articles/126013/laverne-cox-calls-for-transgender-people-to-be-counted-differently-in-census-reporting|titolo=Laverne Cox Calls for Transgender People to Be Counted Differently in Census Reporting |accesso=|lingua=en}}</ref>.