Emilio Draghelli: differenze tra le versioni
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|Ref =<ref name=L1p34>{{Cita|L'Ala d'Italia n.1, gennaio 1931|p. 24}}.</ref>
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{{Bio
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== Biografia ==
Nato ad [[Ancona]] il 20 luglio [[1900]],<ref name=T8p63>{{Cita|Trotta 1978|p. 63}}.</ref> si arruolò nella [[Regia Marina]], e nel febbraio [[1921]] fu nominato [[Sottotenente|sottotenente macchinista]], imbarcandosi per due anni a bordo di [[sommergibili]], e per un altro anno sulle [[Torpediniera|torpediniere]].<ref name=L1p34/> Transitato nella [[Regia Aeronautica]] nel 1924, divenne [[pilota militare]] nel settembre dello stesso anno. Prese parte alla Crociera del Mediterraneo Orientale<ref name=L1p34/> e a quella del Mediterraneo Occidentale<ref name=L1p34/> (giugno 1929) volando a bordo degli idrovolanti [[Savoia-Marchetti S.55|Savoia-Marchetti S.55A]].
Nel corso del [[1930]] fu promosso al grado di [[Capitano]].<ref name=L1p34/> Tra il 17 dicembre dello stesso anno ed il 15 gennaio [[1931]] partecipò alla [[Crociera aerea transatlantica Italia-Brasile]], guidata dal generale [[Italo Balbo]].<ref name=L1p34/> Egli pilotava uno dei Savoia-Marchetti S.55TA (matricola I-DRAG) utilizzati nell'impresa, appartenente alla "Squadriglia Bianca". Oltre a lui l'equipaggio era composto anche dal Tenente Leonello Leone, dal 1º Aviere Carlo Giorgielli, e dal Sergente Maggiore Bruno Bianchi.<ref name=MVSAM>Per questa ed altre informazioni, cfr. pannelli espositivi al [[Museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle]].</ref> Per questa impresa gli fu assegnata la [[Medaglia al valore aeronautico|Medaglia d'oro al valor aeronautico]],<ref>Regio Decreto del 22 gennaio 1931, R.U. 1931, supl. 1, pag. 2.</ref> e venne fatto [[Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro|Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]].<ref name="Regno d 1932">''Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia'' n.243 del 19 ottobre 1932.</ref>
Tra la fine del 1932 e l'inizio del 1933 effettuò un viaggio in [[Groenlandia]] per la costituzione della base aerea di Julianehab di cui, poi, inviò dettagliata relazione al colonnello [[Stefano Cagna]].<ref>Tale relazione si trova conservata presso l'Archivio del generale Stefano Cagna.</ref>
All'atto dell'entrata in [[seconda guerra mondiale|guerra]] dell'Italia, il 10 giugno del [[1940]], comandava il [[59º Gruppo|59º Gruppo Bombardamento Terrestre]]<ref>Formato dalla 232ª e 233ª Squadriglia, per una dotazione totale di 11 bombardieri [[Savoia-Marchetti S.M.79|Savoia-Marchetti S.79 Sparviero]].</ref> basato sull'[[Aeroporto di Milano-Bresso|aeroporto di Bresso]],<ref name=U7p138>{{Cita|Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica 1977|p. 138}}.</ref> appartenente al [[41º Stormo|41º Stormo B.T.]].<ref name=U7p138/><ref>Al comando del Colonnello pilota [[Enrico Pezzi]].</ref> Il 30 giugno il 59º Gruppo venne rischierato sull'[[Aeroporto di Gela-Ponte Olivo|aeroporto di Gela]], in zona di operazioni.<ref name=U7p138/> Alla testa del suo reparto partecipò a numerose azioni di guerra contro la [[Royal Navy]], la [[marina militare]] britannica, in appoggio alla [[Regia Marina]] italiana. Prese parte alla [[battaglia di Punta Stilo]],<ref name=U7p138/> e a numerose missioni di bombardamento contro i porti e gli aeroporti dell'[[isola]] di [[Malta]]. A partire dal 12 dicembre il suo reparto venne schierato in [[Africa settentrionale italiana]], operando in seno alla [[5ª Squadra aerea]]<ref name=U7p138/> fino al 27 febbraio 1941 quando fu rimpatriato a seguito delle forti perdite subite durante le operazioni contro le forze inglesi.<ref name=U7p138/>
Dal 20 marzo [[1941]] al 2 settembre [[1942]], con il grado di [[Colonnello]], fu comandante della [[Aeroporto di Cameri|base aerea di Cameri]], in [[provincia di Novara]].<ref>{{
== Onorificenze ==
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|collegamento_onorificenza = valor militare
|motivazione= ''Comandante di gruppo da bombardamento terrestre, conduceva più volte le sue squadriglie all'attacco di munite basi e di forze navali nemiche. Sempre incurante della reazione avversaria, conseguiva ottimi risultati, confermando le sue qualità di valoroso combattente.''
|luogo=''Cielo del Mediterraneo Centrale, 11 giugno-2 settembre 1940-XVIII.''<ref>Regio Decreto del 9 dicembre 1941-XX.</ref><ref>{{
}}
{{Onorificenze
|