Locomotiva FS 206: differenze tra le versioni
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==Caratteristiche tecniche==
La locomotiva aveva una configurazione complessiva piuttosto semplice; fu costruita con il comune [[rodiggio]] 0-3-0, e ruote da 1.330 mm di diametro, tipico delle locomotive tuttofare dell'epoca; era una macchina a vapore saturo, a 2 cilindri esterni, a semplice espansione. Venne realizzata con differenze piuttosto contenute in tre versioni di cui la serie da SFM 3331 a 3364 differiva per la forma piuttosto ridotta della cabina di guida, una distanza inferiore di 100 mm tra macchina e tender e pochi altri particolari mentre la serie costituita dalle unità SFM 3306, 3315 e 3324 aveva alcune differenze tecniche e si distingueva per la posizione arretrata del [[duomo]] (posto all'altezza del III asse) e la sabbiera tra camino e duomo<ref name=ReferenceB>{{Cita|Album delle locomotive|tav.27}}.</ref>.
La caldaia che equipaggiava la maggior parte delle unità era lunga 7.000 mm (6.952 mm nelle 3 unità 2066, 2075 e 2084) e conteneva un volume d'acqua (misurata a 10 cm sopra il ''cielo'' del forno) di 4,34 m³ e un volume di vapore di 1,65 m³; la sua pressione di taratura era di 9 bar<ref>{{Cita|Album delle locomotive|tav.25}}.</ref>. Le tre macchine citate con la caldaia più corta erano meno capienti in acqua, 3,775 m³ ma maggiormente vaporiere, 1,87 m³<ref name=ReferenceB />. Tuttavia erano in grado di produrre quasi lo stesso quantitativo orario di vapore asciutto: 5.280/5.290 kg<ref name="ReferenceA"/>. Di poco differenti erano anche le dimensioni esterne ed interne del corpo cilindrico, rispettivamente 1.372 mm di diametro contro 1.330 e 1.316 contro 1.302; anche la sua lunghezza variava dai 5,165 m (compresa di camera a fumo) a 5,152 m<ref name=ReferenceA>{{Cita|Album delle locomotive|tavv. 25-26-27}}.</ref>.
Il forno era delle dimensioni di 1.600 x 1.016 mm e di 1.560 x 1.090 mm nel secondo caso; alto in media 1.210 mm contro 1.310 mm sul piano della graticola della superficie poco differente, 1,64 m² nel primo sottogruppo e 1,60 m² nel secondo.
Variava anche il numero di tubi bollitori, 183 contro 193, di ugual diametro 50/45 mm con lunghezza uguale tra le piastre estreme di 4.250 mm. Le differenze costruttive si traducevano in una differente superficie di riscaldamento: la superficie tubiera era di 109,94 m² nel primo gruppo e 115,98 nel secondo; la superficie di riscaldamento estesa sulla volta del forno era rispettivamente di 7,08 m² e di 7,58 m². In totale quindi, 117,02 m² contro 123,56 m²<ref name="ReferenceA"/>.
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