ARP String Synthesizer: differenze tra le versioni

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{{E|la voce titola "ARP String Synthesizer", ma per nove decimi si parla di altre cose in una lunghissima premessa; alla fine si dice che lo strumento in questione era una variante di un altro strumento prodotta in un centinaio di esemplari e di nessun successo. L'esigenza di una voce autonoma da [[ARP Explorer]] quale sarebbe?|strumenti musicali|marzo 2016}}
[[File:Solina String Synthesizer (right).jpg|thumb|SolinaL'ARP String Synthesizer]]
La collaborazione fra [[ARP Instruments]] e la olandese '''Eminent''' nei primi anni '70 portò alla produzione di strumenti che incorporavano parti dell'una e dell'altra azienda, per essere proposti nel mercato americano ed europeo. Lo strumento più celebre prodotto da questa partnership fu lo [[ARP String Ensemble|String Ensemble]], al quale fece seguito uno strumento molto poco diffuso, ma che aveva la caratteristica di integrare le sonorità dello String Ensemble con quelle più orientate alla sintesi sonora, molto richieste in quel periodo.
 
L'annoNel seguente ([[1975]]) ARP produsse l'[[ARP Explorer]], strumento ibrido e in parte innovativo, i cui circuiti vennero impiegati da Eminent per realilzzare il '''Solina String Synthesizer''', strumento ricavato dall'unione dell'Explorer con lo String Ensemble. ARP produsse una variante di detto strumento sotto il nome di '''ARP String Synthesizer''', che non ebbe successo commerciale anche per la notevole mole e che fu prodotto in un centinaio di esemplari.<ref>{{Cita web|url=http://www.soundonsound.com/sos/may07/articles/eminent310.htm|titolo=Storia dell'Eminent 310 String Synthesizer|autore=Sound on Sound|editore=|data=|accesso=}}</ref>
[[File:ARP Solina String Ensemble.jpg|thumb|Lo String Ensemble]]
Nella prima metà degli anni '70, con la comparsa del genere [[Rock progressivo|rock progressive]], si avvertiva la necessità di nuove tastiere in grado di emulare suoni di [[orchestra]] ad [[Strumenti ad arco|archi]], allo scopo di estendere la produzione musicale con nuove sonorità. Fu molto rilevante la produzione italiana di questo genere di strumenti, affiancata da un marchio olandese, la '''Eminent''' produttrice di organi elettronici da casa, che per merito dell'organo '''Eminent 310 Unique''', presentato nel [[1972]], introdusse una sezione di emulazione archi dalle qualità per allora sbalorditive. Il successo dell strumento fu così improvviso da suggerire alla Casa costruttrice di realizzare uno strumento autonomo soltanto per questi suoni, anche perché l'organo 310 Unique era talmente ingombrante e pesante da non poter competere con l'unica alternativa di allora, il [[Mellotron]] 300: così nel [[1974]] comparve sul mercato l''''Eminent Solina''', che venne commercializzato negli USA dalla [[ARP Instruments]] sotto il nome di [[ARP String Ensemble]].
 
Il successo straordinario di questo strumento pare sia da ricercare nel modo in cui il suono statico, prodotto dai [[Generatore sonoro programmabile|generatori]] analoghi a quelli di un normale [[organo elettronico]], veniva modulato per renderlo il più possibile simile a quello percepito da un'orchestra composta da più strumenti simili. All'epoca si utilizzavano effetti basati su [[Bucket Brigade Device|linee di ritardo]] analogiche, dalle caratteristiche piuttosto limitate, per simulare un raddoppio del suono originale, ma con strumenti di questo tipo il suono risultava eccessivamente artefatto e dotato di alternanze cicliche e periodiche, per nulla idonee a creare atmosfere spaziose e morbide come la tendenza musicale dell'epoca esigeva.
 
L'idea alla base dell'effetto che tanto successo riscosse, parte da concetti di [[psicoacustica]] piuttosto semplici: un'[[orchestra]] d'[[Strumenti ad arco|archi]] che esegue una singola nota all'unisono, combina nel medesimo istante il suono di più strumenti uguali, ma che si presentano con valori di [[Fase (segnali)|fase]], [[Altezza (acustica)|altezza]] e [[Intensità acustica|intensità]] differenti nel tempo e soprattutto con nessuna relazione evidente tra loro; il cervello umano è molto abile a rilevare fenomeni [[periodicità|periodici]] (si pensi ad esempio all'effetto moirée nella stampa) e per simulare un'orchestra in modo efficace, tali possibili fenomeni vanno in ogni modo evitati. La scelta pertanto si orientò su grandezze non soggette a periodicità, come i [[Numero primo|numeri primi]]. L'effetto dello String Ensemble impiegava tre [[Bucket Brigade Device|linee di ritardo]] e ognuna di esse era gestita in modo da avere un tempo di propagazione [[Numeri primi tra loro|primo]] rispetto alle altre due (tempi di ''clock'' rispettivamente 11μs, 20,4μs e 11,3μs); inoltre, la propagazione di ogni linea di ritardo veniva modulata da un LFO dedicato, così da provocare variazioni di fase e altezza, con segnali sì periodici, ma con frequenze anch'esse [[Numeri primi tra loro|prime fra loro]]. A differenza poi dei vari effetti in circolazione all'epoca, lo String Ensemble non portava all'uscita il segnale statico originale, in modo che all'ascoltatore venisse a mancare quel ''riferimento fisso'' che avrebbe permesso di riconoscere per differenza ([[Battimenti (musica)|battimento]]) gli altri suoni modulati.
[[File:Solina String Synthesizer (right).jpg|thumb|Solina String Synthesizer]]
L'anno seguente ([[1975]]) ARP produsse l'[[ARP Explorer]], strumento ibrido e in parte innovativo, i cui circuiti vennero impiegati da Eminent per realilzzare il '''Solina String Synthesizer''', strumento ricavato dall'unione dell'Explorer con lo String Ensemble. ARP produsse una variante di detto strumento sotto il nome di '''ARP String Synthesizer''', che non ebbe successo commerciale anche per la notevole mole e che fu prodotto in un centinaio di esemplari.<ref>{{Cita web|url=http://www.soundonsound.com/sos/may07/articles/eminent310.htm|titolo=Storia dell'Eminent 310 String Synthesizer|autore=Sound on Sound|editore=|data=|accesso=}}</ref>
 
[[Categoria:Sintetizzatori ARP]]