Exxon Valdez: differenze tra le versioni

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'''Exxon Valdez''' era il nome di una [[superpetroliera]] di proprietà della [[ExxonMobil]]. Il 24 marzo [[1989]] la nave si incagliò in una scogliera dello [[stretto di Prince William]], un'insenatura del [[Golfo dell'Alaska|golfo di Alaska]], disperdendo in mare 40,9 milioni di [[litro|litri]] di [[petrolio]]. Dopo questo incidente fu rinominata ''Sea River Mediterranean''.
 
== La nave ==
La nave, lunga 300 [[metro|m]] larga 50 m e con un pescaggio di 27 m, ha lo scafo in [[acciaio]], pesa 30.000 [[tonnellata|tonnellate]], dispone di un [[motore diesel]] da 31.650 [[cavallo vapore|cavalli vapore]] ({{M|24|M|W}}) e può trasportare fino a 1,48 milioni di [[barile (unità di misura)|barili]] (200.000 [[tonnellata|t]]) di petrolio ad una velocità di 16,25 [[nodo (unità di misura)|nodi]] (30 [[km/h]]). È stata costruita a [[San Diego]], consegnata alla Exxon nel dicembre 1986 e destinata al trasporto del petrolio dal terminal dell'[[oleodotto]] del consorzio Alyeska situato a [[Valdez (Alaska)|Valdez]], in Alaska, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
 
== L'incidente ==
Il 23 marzo del 1989 la petroliera lasciò il terminal di Valdez in direzione sud, attraversando lo [[stretto di Prince William]] carica di petrolio. Il comandante chiese al locale comando della [[guardia costiera]] di cambiare rotta per evitare alcuni piccoli ''[[iceberg]]''. Per una serie di equivoci nella linea di comando vi fu un cambio di rotta effettuato troppo lentamente e la nave urtò contro una scogliera ([[Bligh Reef]]), disperdendo nell'ambiente circa 42.000 m³ di greggio e inquinando 1.900 km di coste.
 
Migliaia di animali perirono a causa della fuoriuscita, la stima fu di 250.000 uccelli marini, 2.800 [[lontra|lontre]], 300 [[foca|foche]], 250 [[Haliaeetus leucocephalus|aquile di mare testabianca]], 22 [[Orcinus orca|orche]] e miliardi di uova di [[Salmo salar|salmone]] e [[Clupea harengus|aringa]]. I danni ambientali che ne conseguirono costrinsero il governo degli Stati Uniti a rivedere i requisiti di sicurezza delle petroliere e ad assegnare i costi delle operazioni di pulizia della costa alle compagnie petrolifere.
 
Nel [[1991]] la [[ExxonMobil]] fu condannata in sede civile e penale per oltre un miliardo di dollari, il maggior risarcimento fino ad allora mai registrato per un disastro industriale (superato nel 2012 con i 4.5 miliardi pagati dalla BP per l'incidente della [[Disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon|Deepwater Horizon]]). Le operazioni di ripulitura delle coste costarono alla Exxon circa 2 miliardi di dollari, coperti in gran parte delle assicurazioni.
I danni ambientali che ne conseguirono costrinsero il governo degli Stati Uniti a rivedere i requisiti di sicurezza delle petroliere e ad assegnare i costi delle operazioni di pulizia della costa alle compagnie petrolifere.
 
NelL'incidente [[1991]]alla lapetroliera [[Exxonha Mobil]]rappresentato fuuno condannatatra ini sedemaggiori civile e penaledisastri per oltrel'[[ecosistema]], unsebbene miliardosia distato dollari,- ilper maggiorgravità risarcimento- finoassai adinferiore alloraal maidisastro registratoprovocato perdall'incendio undella disastropiattaforma industriale[[Ixtoc (Superato1]] nel 2012[[Golfo condel iMessico]] 4.5nel miliardimarzo pagati[[1979]] dallae BPa per l'incidentequello della [[Disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon|Deepwater Horizon]]). Le operazioni di ripulitura delle coste costarono alla Exxon circa 2 miliardi di dollari, coperti in gran parte delle assicurazioni.
 
L'incidente alla petroliera ha rappresentato uno tra i maggiori disastri per l'[[ecosistema]], sebbene sia stato - per gravità - assai inferiore al disastro provocato dall'incendio della piattaforma [[Ixtoc 1]] nel [[Golfo del Messico]] nel marzo [[1979]] e a quello della [[Disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon|Deepwater Horizon]]).
 
==Attività successiva ==
Dopo l'incidente, la nave venne riparata, e tornò in attività, nei primi [[Anni 1990|anni '90]] tornò in attività, col divieto di entrare nello [[stretto di Prince William]]<ref>{{Cita libro|titolo=Federal Wildlife Laws Handbook with Related Laws|cognome=Musgrave|nome=Ruth S.|anno=1998|editore=Rowman & Littlefield Publishing Group|città=Lanham, MD| isbn=978-0-86587-557-9}}</ref>, ed avendo mutato il nome in ''Exxon Mediterranean''. Successivamente cambiò ancora nome e proprietario, divenendo via- via: ''SeaRiver Mediterranean'', ''S/R Mediterranean'' e ''Mediterranean'' nel 2005, ed essendo utilizzata in Europa, Medio Oriente ed Asia.<ref>{{Cita news|autore=Robert Little |titolo=The former Exxon Valdez faces retirement |url=http://community.seattletimes.nwsource.com/archive/?date=20021017&slug=newexxon17 |pubblicazione=The Baltimore Sun |data=17 ottobre 2002 |accesso=29 giugno 2010}}</ref>
 
Nel [[2008]] venne acquistata da una società di [[Hong Kong]] che la ribattezzò ''Dong Fang Ocean'' e la trasformò da petroliera a nave mercantile. Il 29 novembre 2010, la ''Dong Fang Ocean'' entrò in collisione con un'altra nave, nel [[Mar Cinese Meridionale]]. Entrambi i battelli subirono gravi danni e dovettero essere rimorchiati in porto.<ref>{{Cita web|autore=Tim Schwabedissen, Christoph M. Wahner |titolo=Daily Vessel Casualty, Piracy & News Report |url=http://www.cargolaw.com/presentations_casualties.php |editore=The Law Offices of Countryman & McDaniel |data=29 novembre 2010 |accesso=10 dicembre 2010}}</ref>
 
Nel marzo [[2012]] la nave venne venduta come rottame ad una ditta di [[Singapore]]. Cambiò di mano diverse volte fino ad arrivare ad una ditta indiana che la rinominò, per l'ennesima volta, ''Oriental Nicety''.<ref>{{Cita news|autore=Staff writers |titolo=India bars Alaska oil spill tanker Exxon Valdez |url=http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-india-18003202 |pubblicazione=BBS News |data=9 maggio 2012 |accesso=31 luglio 2012}}</ref> Dopo una serie di azioni legali, dovute al fatto che i nuovi proprietari volevano farla riprendere a navigare, venne portata in bacino, nel porto di [[Alang]] il 2 agosto 2012, dove venne smantellata.<ref>{{Cita news|url=http://www.indianexpress.com/news/23-years-after-one-of-historys-worst-oil-spills-exxon-valdez-rests-in-gujarat/982923/0 |nome=Adam |cognome=Halliday |titolo=23 years after one of history's worst oil spills, ''Exxon Valdez'' 'rests' in Gujarat |pubblicazione=Indian Express |data=2 agosto 2012 |accesso=4 agosto 2012}}</ref>
Dopo una serie di azioni legali, dovute al fatto che i nuovi proprietari volevano farla riprendere a navigare, venne portata in bacino, nel porto di [[Alang]] il 2 agosto 2012, dove venne smantellata.<ref>{{Cita news|url=http://www.indianexpress.com/news/23-years-after-one-of-historys-worst-oil-spills-exxon-valdez-rests-in-gujarat/982923/0 |nome=Adam |cognome=Halliday |titolo=23 years after one of history's worst oil spills, ''Exxon Valdez'' 'rests' in Gujarat |pubblicazione=Indian Express |data=2 agosto 2012 |accesso=4 agosto 2012}}</ref>
 
==Note==