Privazione del sonno: differenze tra le versioni

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La '''privazione del sonno''' è una condizione, cronica o acuta, che consiste nella notevole riduzione o totale assenza del [[sonno]] a una persona o a un animale, che può condurre alla [[morte]].
 
Le conseguenze immediate della privazione del sonno, oltre alla stanchezza psicofisica, sono: cattivo umore, facile irritabilità, difficoltà nella concentrazione e nell'apprendimento, perdita di interesse per le attività quotidiane, tremori, viso gonfio e pallido. Più raramente si verificano [[Allucinazioni|alterazioni della vista]] e dell'olfatto. Solitamente questi effetti scompaiono una volta ripreso il normale [[Ritmo circadiano|ritmo del sonno.]]
 
Effetti ben più preoccupanti sono quelli della privazione del sonno a lungo termine, ovvero maggiore propensione nello svluppare [[ipertensione]], [[obesità]], [[Diabete mellito|diabete]], [[ictus]] e [[infarto]] dal punto di vista fisico, a livello mentale maggiore vulnerabilità nell'andare incontro a [[Psicopatologia|disturbi psichici]] come [[Stress (medicina)|stress]], [[ansia]], [[Disturbo depressivo|depressione]], [[Paranoia|paranoie]], e [[demenza]], anche se in quest'ultima si verifica in pochissimi casi. Non a caso l' [[insonnia]] o più in generale la veglia forzata è inserita tra i metodi di [[tortura]] più utilizzati.<ref>{{Cita libro|autore = Michael Kerrigan|titolo = Gli strumenti di tortura|anno = |editore = |città = |p = |pp = |ISBN = }}</ref> A lungo termine la privazione totale di sonno ha causato la morte negli animali da laboratorio.<ref>{{Cita libro|autore=|titolo="Sleep deprivation in the rat by the disk-over-water method".|anno=|editore=|città=|p=|pp=|ISBN=|DOI=10.1016/0166-4328(95)00020-T|PMID=7546318}}</ref>