Generazione Z: differenze tra le versioni

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La '''Generazione Z''' (conosciuta anche come iGen, Post-Millennials, Centennials, o Plurals) identifica le persone nate dopo i [[Millennials]]. La generazione è generalmente circoscritta tra i nati dalla seconda metà degli anni novanta o fine anni novanta fino al 2010.
 
Un aspetto importante di questa generazione è il suo diffuso utilizzo di [[Internet]] sin dalla giovane età. I membri della Generazione Z sono considerati come avvezzi all'uso della tecnologia e i [[social media]], che incidono per una parte significativa nel loro processo di [[Socializzazione (sociologia)|socializzazione]]. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che crescere in un periodo di grave [[recessione]] dà a loro la sensazione di instabilità e insicurezza.
 
== Terminologia ==
Gli autori William Strauss e Neil Howe hanno scritto alcuni saggi che hanno come oggetto di studio le generazioni; sono stati accreditati per essere coloro che hanno coniato il termine [[Generazione Y|Millennials]].<ref name="Horovitz">{{Cita news|cognome=Horovitz|nome=Bruce|titolo=After Gen X, Millennials, what should next generation be?|url=http://usatoday30.usatoday.com/money/advertising/story/2012-05-03/naming-the-next-generation/54737518/1|accesso=24 novembre 2012|giornale=USA Today|data=4 maggio 2012}}</ref> Howe ha affermato "Nessuno sa come si chiamerà la generazione successiva ai Millennials".<ref name="Horovitz"/> Nel [[2005]], la loro azienda ha sponsorizzato un concorso online e i partecipanti hanno votato in maniera massiccia per ''Homeland Generation''. Tutto ciò non fu molto dopo gli[[ attentati dell'11 settembre 2001]], e probabilmente una delle conseguenze degli attacchi fu che gli americani si sentivano più sicuri a casa propria.<ref>{{Cita libro|titolo=Millennials & K-12 Schools|nome1=Neil|cognome1=Howe|nome2=William|cognome2=Strauss|wkautore=Strauss and Howe|anno=2008|editore=LifeCourse Associates|isbn=0-9712606-5-6|pp=109–111}}</ref> Howe si autodefinì come "non totalmente convinto" del nome e disse che "i nomi spesso sono inventati da persone che subiscono una forte pressione da parte della stampa. Tutti cercano un colpo di genio."<ref name="Horovitz"/> Howe definisce la ''Homeland Generation'' come le persone nate dal 2005 al 2025.<ref name="Forbes">{{Cita web|cognome1=Howe|titolo=Introducing the Homeland Generation (Part 1 of 2)|url=http://www.forbes.com/sites/neilhowe/2014/10/27/introducing-the-homeland-generation-part-1-of-2/|editore=Forbes|accesso=12 marzo 2015|data=27 ottobre 2014}}</ref><ref>{{Cita news|autore1=Neil Howe and Bill Strauss|titolo=The Next 20 Years: How Customer and Workforce Attitudes Will Evolve|url=https://hbr.org/2007/07/the-next-20-years-how-customer-and-workforce-attitudes-will-evolve|accesso=10 dicembre 2015|editore=Harvard University|data=July–August 2007}}</ref>
 
''iGeneration'' (o ''iGen'') è un nome che reclamano diverse persone, anche se "suona come un adattatore usato per ricaricare il [[Telefono cellulare|cellulare]] sull'[[autobus]]".<ref>{{Cita web|cognome1=Heller|nome1=Nathan|titolo=The "Founder" Generation's Creation Myth|url=http://www.newyorker.com/culture/cultural-comment/the-founder-generations-creation-myth|editore=The New Yorker|accesso=13 dicembre 2015|data=9 dicembre 2015}}</ref> L'autrice e professoressa di psicologia Jean Twenge sostiene che il nome ''iGen'' "le è venuto in mente" mentre stava guidando per la [[Silicon Valley]], e che intendeva usarlo per il suo libro del 2006 chiamato ''Generation Me'' ma che fu ignorato dal suo [[editore]]. Il demografocheryl Russell dichiara di essere stato il primo ad usare il termine nel [[2009]].<ref name="Horovitz"/>
 
Nel [[2012]], ''[[USA Today]]'' ha sponsorizzato un [[contest]] online per i lettori per scegliere il nome della generazione successiva ai [[Generazione Y|Millennials]]. Vinse il nome ''Generazione<span> Z</span>'', anche se il giornalista Bruce Horovitz trovava il nome "scoraggiante". Furono proposti altri nomi, tra cui: ''iGeneration'', ''Gen Tech'', ''Gen Wii'', ''Net Gen'', ''Digital Natives'', e ''Plurals''.<ref name="Horovitz"/><ref>{{Cita libro|titolo=Connecting to the Net.Generation: What higher education professionals need to know about today’s students|nome1=Reynol|cognome1=Junco|wkautore=Reynol Junco|nome2=Jeanna|cognome2=Mastrodicasa|anno=2007|editore=NASPA|isbn=978-0-931654-48-0}}</ref> Secondo Horovitz, questa generazione parte dal 1995.<ref name="Horovitz"/>.
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Un'altra agenzia di [[comunicazione]] e [[marketing]], Frank N. Magid Associates, ha denominato questo gruppo come "''The Pluralist Generation''" o 'Plurals'. I nati appartenenti a questa generazioni vanno dal 1997 fino ai giorni nostri.<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://magid.com/sites/default/files/pdf/MagidPluralistGenerationWhitepaper.pdf|titolo=The First Generation of the 21st Century: An Introduction to the Pluralist Generation|cognome=|nome=|data=2012|rivista=Magid Generational Strategies|accesso=15 gennaio 2016}}</ref> Anche la società statunitense [[Turner Broadcasting System]] ha denominato la generazione successiva ai Millenials 'Plurals' al posto di Generazione Z.<ref>{{Cita web|titolo=Turner Says the Post-Millennial Generation Should Be Known as 'Plurals'|url=http://www.adweek.com/news/television/turner-says-post-millennial-generation-should-be-known-plurals-168994|sito=AdWeek|accesso=31 gennaio 2016}}</ref>
 
Matt Carmichael, dell'agenzia [[Advertising Age|Ad Age]], nel 2012 disse "pensiamo che iGen sia il nome che meglio definisca e che meglio aiuti a comprendere questa generazione".<ref name="Horovitz"/> Nel 2014, un tirocinante della [[National Public Radio|NPR]] news notò come iGeneration "sembrava essere vincente" come nome per i post-[[Generazione Y|Millennials]].<ref name="NPR">{{Cita web|titolo=From GIs To Gen Z (Or Is It iGen?): How Generations Get Nicknames|url=http://www.npr.org/2014/10/06/349316543/don-t-label-me-origins-of-generational-names-and-why-we-use-them|editore=NPR|accesso=7 ottobre 2014|autore=Samantha Raphelson|data=6 ottobre 2014}}</ref> È stato definito come "un occhiolino ai prodotti della [[Apple]], l'[[iPod]] e [[iPhone]]",<ref name="Horovitz"/> mentre l'ex scrittore della ''Ad Age, ''Matt Carmichael nota come la "i" minuscola in iGeneration "lascia spazio all'interpretazione" e "potrebbe essere una quantità di cose diverse: può stare per interattivo, per [[internazionale]], per qualcosa che non abbiamo ancora scoperto." <ref name="NPR"/> Randy Apuzzo, esperto di tecnologia e CEO di Zesty.io, pubblicò un articolo titolato "Always Connected: Generation Z, the Digitarians",<ref name="Digitarians">{{Cita web|titolo=Always Connected: Generation Z, the Digitarians|url=http://randyapuzzo.com/blog/opinions/generation-z-the-digitarians/|editore=Randy Apuzzo|accesso=1º agosto 2015|autore=Randy Apuzzo|data=1º agosto 2015}}</ref> nel quale chiamava la nuova generazione 'Digitarians<ref name="Digitarians"/>' perché sono la prima generazione "sempre connessa a internet" che è cresciuta con dispositivi touch. Statistics Canada riporta come "la generazione Internet" sia la prima nata dopo l'invenzione della rete.<ref>{{Cita web|titolo=Generations in Canada|url=https://www12.statcan.gc.ca/census-recensement/2011/as-sa/98-311-x/98-311-x2011003_2-eng.cfm}}</ref>
 
Un report del 2005 pubblicato in [[Australia]] dal McCrindle Research Center riporta il 2001 come l'inizio di questa generazione.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Superannuation and the Under 40s: Summary Report: Research Report on the Attitudes and Views of Generations X and Y on Superannuation|rivista=McCrindle Research|data=18 luglio 2005|nome=Mark|cognome=McCrindle|url=http://www.aph.gov.au/house/committee/efpa/super/subs/sub002.pdf|citazione=Generation X comprises those aged between 24 and 40... Generation Y 1982–2000...Generation Z 2001+ (page 5)|urlmorto=yes|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20060921053829/http://www.aph.gov.au/house/committee/efpa/super/subs/sub002.pdf|dataarchivio=21 settembre 2006|accesso=6 aprile 2014}}</ref> Uno studio successivo del 2009 dà un range di anni, 1995–2009, a partire da un aumento registrato nel [[tasso di natalità]] e dando come definizione di arco generazionale circa 15 anni.<ref>[http://mccrindle.com.au/resources/whitepapers/McCrindle-Research_ABC-01_Generations-Defined_Mark-McCrindle.pdf Generations Defined]. </ref> Sotto questa definizione McCrindle usa il tasso di natalità per determinare quando emerge una nuova generazione rispetto alle altre, aggiungendo a questa analisi cambiamenti a livello di macro trend e società. Secondo [[Statistics Canada]] questa generazione nasce nel1993.<ref>{{Cita web|url=http://www.theglobeandmail.com/news/national/education/canadian-university-report/the-genz-effect/article26898388/|titolo=The Generation Z effect|sito=The Globe and Mail}}</ref> Durante uno speech nel corso di un evento [[TED (conferenza)|TEDx]] nel 2015, Mark McCrindle chiama coloro nati dal 2010 in poi "Generation Alpha".<ref>{{Cita web|url=http://www.businessinsider.in/Heres-who-comes-after-Generation-Z-and-theyre-going-to-change-the-world-forever/articleshow/50060434.cms|titolo=Here's who comes after Generation Z – and they're going to change the world forever|sito=Business Insider|data=6 dicembre 2015|accesso=10 dicembre 2015|autore=Sterbenz, Christina}}</ref>
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== Caratteristiche ==
Una ricerca del 2013 condotta da Ameritrade rileva che il 36% della Generazione Z negli [[Stati Uniti]] (considerando in questa sede coloro che hanno tra i 14 e i 23 anni) nutre preoccupazione sulla possibilità di potersi permettere un'educazione superiore.<ref name="Forbes2013">{{Cita web|url=http://www.forbes.com/sites/jmaureenhenderson/2013/07/31/move-over-millennials-why-twentysomethings-should-fear-teens/|titolo=Move Over, Millennials: Why 20-Somethings Should Fear Teens|editore=Forbes|data=31 luglio 2013|accesso=5 novembre 2015|autore=Henderson, J Maureen}}</ref> Questa generazione si trova ad affrontare un crescente divario di [[reddito]] della [[classe media]], che aumenta il livello di [[Stress (parola)|stress]] nella [[popolazione]].<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://eds.a.ebscohost.com/eds/pdfviewer/pdfviewer?sid=1b203205-a3f4-4276-a935-b21779be9870%40sessionmgr4002&vid=4&hid=4105|titolo=Generation Z: Technology and Social Interest|cognome=Turner|nome=Anthony|data=1º giugno 2015|rivista=Journal of Individual Psychology}}</ref>
 
Un [[documento]] redatto dalla Frank N. Magid Associates rileva che questo gruppo generazionale mostra sentimenti positivi nei riguardi della crescente diversità etnica degli Stati Uniti,<ref name="Magid">Frank N. Magid Associates. </ref> e che sono più disposti rispetto ai loro predecessori ad includere nelle proprie cerchie sociali persone di diversi gruppi etnici, religioni e razze.<ref name="Hais">Hais, Michael and Morley Winograd. </ref> Secondo Magid, la Generazione Z è "l'ultima a cui sia apparso verosimile che ci sia stato una cosa come il [[sogno americano]]" mentre i [[Baby Boomers]] e i loro figli, i Millennial "erano molto più propensi a credervi"<ref name="Horovitz"/><ref name="Hais"/><ref name="DeBord">DeBord, Mathew. </ref>
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La Generazione Z è in gran parte composta dai figli della[[ Generazione X]], e, come è accaduto per la Generazione X, questa è stata offuscata da quella successiva, più numerosa .<ref>{{Cita news|cognome1=Jenkins|nome1=Ryan|titolo=15 Aspects That Highlight How Generation Z Is Different From Millennials|url=http://www.business2community.com/social-data/15-aspects-that-highlight-how-generation-z-is-different-from-millennials-01244940#4QkQVw62SQVFe3hk.97|accesso=29 marzo 2016|editore=Business2Community|data=9 giugno 2015}}</ref><ref>{{Cita news|cognome1=Williams|nome1=Alex|titolo=Move Over, Millennials, Here Comes Generation Z|url=http://www.nytimes.com/2015/09/20/fashion/move-over-millennials-here-comes-generation-z.html?_r=0|accesso=29 marzo 2016|editore=The New York Times|data=18 settembre 2015}}</ref>
 
I membri più giovani della Generazione Z sono i primi ad vivere l'epoca dei [[matrimoni]] [[omosessuali]] legalizzati ([[2015]]) e ad approvare senza remore questa parità di [[diritti della persona|diritti]].<ref>[http://www.northeastern.edu/news/2014/11/innovation-imperative-meet-generation-z/]</ref>
 
La Generazione Z è generalmente meno propensa ad avere una condotta rischiosa, rispetto a certe attività, dei Millenials. Nel [[2013]], il 66% dei [[teenagersAdolescenti|teenager]] (i membri più anziani della Generazione Z) ha provato l'[[alcoholBevande alcoliche|alcol]], l'82% in meno rispetto al [[1991]]. Sempre nel [[2013]], 8% degli adolescenti della Generazione Z non ha mai o ha raramente indossato la [[cintura di sicurezza]] durante un [[viaggio]] in macchina con il conducente: nel 1991, la percentuale era del 26%.<ref name="Williams">{{Cita news|cognome=Williams|nome=Alex|titolo=Move Over, Millennials, Here Comes Generation Z|url=http://www.nytimes.com/2015/09/20/fashion/move-over-millennials-here-comes-generation-z.html?_r=0|accesso=16 dicembre 2015|giornale=New York Times|data=18 settembre 2015}}</ref>
 
I giovani adulti della Generazione Z hanno meno fede nel sogno americano “dopo aver visto i loro genitori e fratelli lottare duramente per affermarsi nel mondo del [[lavoro]].”<ref>{{Cita web|url=https://www.prsa.org/Intelligence/Tactics/Articles/view/11057/1110/Move_Over_Millennials_Here_Comes_Generation_Z_Unde#.VmmUABorKi5|titolo=Move Over Millennials, Here Comes Generation Z: Understanding the 'New Realists' Who Are Building the Future|data=10 dicembre 2015|accesso=|sito=Public Relations Tactics|editore=Public Relations Society of America|cognome=Dupont|nome=Stephen}}</ref> Essendo una generazione nata e cresciuta in un periodo di recessione economica, i membri di questo gruppo di persone hanno avuto esperienza in prima persona della paura e dello scoraggiamento che implica l'assenza di un impiego; come conseguenza, i membri della Generazione Z ricercano la soddisfazione personale in un impiego legato alle loro passioni più che a un [[salario]] alto. Come scrive Jeffrey Arnett, gli adulti emergenti “si aspettano di trovare un'occupazione che rispecchi la propria [[identità (filosofia)|identità]]”.<ref>{{Cita libro|titolo=Emerging Adulthood: The Winding Road From the Late Teens Through the Twenties|cognome=Arnett|nome=Jeffrey Jensen|editore=OUP Premium|anno=2004|isbn=978-0-19-517314-7|città=New York|pp=143}}</ref> Sono disposti, più spesso che in passato, a provare una serie di lavori, [[stage]] e [[Tirocinio|tirocini]] in qualcosa a cui tengono veramente, piuttosto che accettare un lavoro stabile ma insoddisfacente. Il [[magazine]]periodico ''Business Insider'' sostiene che questa generazione sarà "più intraprendente e pragmatica riguardo all'aspetto monetario" rispetto alla precedente.<ref>{{Cita news|url=http://uk.businessinsider.com/goldman-sachs-chart-of-the-generations-and-gen-z-2015-12|titolo=Goldman Sachs chart of the generations|accesso=6 febbraio 2016|editore=Business Insider}}</ref>
 
Uno studio del 2014 chiamato ''Generation Z Goes to College'' rivela come gli studenti della Generazione Z si auto-identificano come leali, compassionevoli, riflessivi, di mentalià aperta, responsabili e determinati.<ref name=":5">{{Cita libro|titolo=Generation Z Goes to College|cognome=Seemiller|nome=Corey|editore=Jossey-Bass|anno=2016|isbn=978-1-119-14345-1|città=}}</ref> Il modo in cui però vedono i loro coetanei è differente da come affermano se stessi: essi li definiscono come competitivi, spontanei, avventurosi e curiosi, tutte caratteristiche raramente vedono in loro stessi.<ref name=":5"/>
 
=== Tecnologia e social media ===
Questa generazione è stata la prima a poter usufruire di internet sin dalla prima [[infanzia]].<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Digital Natives, Digital Immigrants Part 1|cognome=Prensky|nome=Marc|data=2001|rivista=On the Horizon}}</ref> Con la rivoluzione del [[web]] che ha caratterizzato gli anni novanta, la Generazione Z è stata esposta a una quantità di 'tecnologia' impensabile per i predecessori. Mentre gli strumenti tecnologici diventavano più compatti ed economici, la popolarità degli [[smartphone]], negli [[Stati Uniti]], cresceva a livello esponenziale. Nel 2015 il 77% dei ragazzi tra i 12 e i 17 possedeva un telefono [[telefono cellulare]]:<ref>{{Cita web|titolo=Lookout|url=https://www.lookout.com/resources/reports/smartphone-family-guide|sito=www.lookout.com|accesso=1º dicembre 2015}}</ref> non è difficile immaginare come questa tecnologia li influenzi in termini di [[studio (apprendimento)|studio]] e [[apprendimento]]. Secondo [[Forbes|Forbes magazine]] quando questa generazione si affaccerà al mondo del [[lavoro]], la tecnologia digitale sarà un aspetto preponderante in tutti i percorsi di [[carriera]].<ref name="Forbes2013"/> Secondo Anthony Turner questa generazione ha un ‘legame digitale con la rete’, e sostiene che questo rapporto possa aiutare a sfuggire le delusioni emozionali e mentali che incontreranno nella vita offline.<ref name="turner">Turner, Anthony. </ref> Secondo un'indagine della società di consulenza Sparks and Honey nel [[2014]], il 41% degli adolescenti spendeva più di tre ore al giorno al [[pc]] per scopi non inerenti all'educazione scolastica, rispetto al 22% nel [[2004]].<ref>{{Cita web|url=http://fr.slideshare.net/sparksandhoney/generation-z-final-june-17/39-They_are_hyperaware_and_concernedabout|titolo=Meet Generation Z: Forget Everything You Learned About Millennials|editore=Sparks and Honey|data=17 giugno 2014|accesso=16 dicembre 2015|pp=39}}</ref>
 
Circa i tre quarti dei ragazzi tra i 13 e i 17 anni usa il proprio cellulare ogni giorno, ed è una percentuale più alta di coloro che guardano la [[tv]]. <ref>{{Cita web|titolo=Bookmarkable URL intermediate page|url=http://eds.a.ebscohost.com/eds/detail/detail?sid=4f838abd-dc8d-4853-8167-33f2dc4fea1a%2540sessionmgr4005&vid=0&hid=4211&bdata=JnNpdGU9ZWRzLWxpdmU%253d#AN=edsgcl.381666999&db=edsgao|sito=eds.a.ebscohost.com|accesso=10 dicembre 2015}}</ref>
 
Si stima che di 150000 delle [[Applicazione mobile]], circa il 10% presenti nell'[[App Store|App Store (iOS)]], erano di tipo 'educational' volte a preparare i bambini per le scuole superiori.<ref name=":1">{{Cita web|titolo=Should CellPhones Be Allowed in School?|url=http://education.cu-portland.edu/blog/tech-ed/should-students-use-their-smartphones-as-learning-tools/|sito=education.cu-portland.edu|accesso=1º dicembre 2015}}</ref> Mentre ricercatori e genitori sono d'accordo nell'affermare che il cambiamento di paradigma educativo è significativo, i risultati del cambiamento stesso sono variabili. Da una parte, gli smartphone offrono opportunità di miglioramento nell'apprendimento<ref name=":1"/> e un'istruzione più personalizzata sull'[[individuo]], rendendo questa generazione la più istruita su più campi; dall'altra, ricercatori e genitori temono che l'uso smodato degli smartphone crei una sorta di dipendenza tecnologica<ref name=":2">{{Cita web|titolo=Mobile and interactive media use by young children: The good, the bad and the unknown|url=http://www.eurekalert.org/pub_releases/2015-01/bumc-mai013015.php|sito=EurekAlert!|accesso=1º dicembre 2015}}</ref> e una mancanza di auto-regolamentazione che ostacola lo [[sviluppo (medicina)|sviluppo]] del bambino.<ref name=":2"/>
 
Secondo un [[magazine]]periodico, gli adolescenti non hanno bisogno di uno ''smartphone'', ma lo posseggono ugualmente.<ref>{{Cita web|url=http://textually.org/textually/archives/2005/03/007687.htm|titolo=Owning a cell phone is rite of passage for teenagers|data=28 marzo 2005|accesso=7 dicembre 2015|sito=Textuality.org|cognome=Regine}}</ref> Quando i bambini diventano teenagers, ricevere un cellulare diventa un rito di passaggio che permette loro di tenersi in contatto con i loro coetanei; questa pratica è oggi socialmente accettata, anche possederne uno sin da piccoli. Un articolo del [[Pew Research Center]] riporta come “quasi i tre quarti dei teenager possiede uno smartphone o ha accesso a uno smartphone e il 30% ha un cellulare di livello base, mentre il 12% degli adolescenti tra i 13 e i 17 dichiara di non possedere alcun tipo di cellulare”.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.pewinternet.org/2015/04/09/teens-social-media-technology-2015|titolo=Teens, Social Media & Technology Overview 2015|data=8 aprile 2015|accesso=5 dicembre 2015|sito=Pew Research Center|editore=Pew Research Center Internet Science Tech RSS|cognome=Lenhart|nome=Amanda}}</ref> Questi numeri sono destinati a crescere ed è proprio il fatto che la maggior parte degli appartenenti a questa generazione possegga un cellulare a definirne le caratteristiche più salienti. Come risultato, “il 24% degli adolescenti è online ‘quasi sempre’”.<ref name=":0"/>
 
Gli adolescenti sono più propensi a condividere informazioni personali online rispetto al [[2006]].<ref name="Madden">{{Cita news|cognome=Madden|nome=Mary|titolo=Teens, Social Media, and Privacy.|url=http://www.pewinternet.org/2013/05/21/teens-social-media-and-privacy/|accesso=10 dicembre 2015|pubblicazione=Pew Research Center|data=21 maggio 2013}}</ref> Tuttavia, sono accorti nel prendere precauzioni per proteggere alcune informazioni che non vogliono pubblicare. Sono più propensi a "seguire" gli altri sui social media che a "condividere" e usare i diversi social per gli scopi più svariati.<ref name=":5"/> Un test ha mostrato che molti teen sono infastiditi da molte caratteristiche di [[Facebook]],  ma che continuano tuttavia ad usarlo poiché ritengono che la partecipazione sia importante al fine di socializzare con amici e coetanei. [[Twitter]] e [[Instagram]] stanno aumentando la loro popolarità tra i membri di questa generazione, tanto che il 24% (destinato a crescere) di teen che accedono a Internet ha un account su Twitter.<ref name="Madden"/> Questo in parte si deve al fatto che spesso i loro genitori non utilizzano queste piattaforme.<ref name="Madden"/> [[Snapchat]] è diventato un social molto attraente per questa generazione perché [[video]], [[immagini]] e [[messaggi]] sono spediti più velocemente che con altre piattaforme. Velocità e affidabilità sono due aspetti importanti nella scelta della piattaforma social per questa generazione. Questa necessità di comunicare velocemente ha fatto sì che questa generazione apprezzi in maniera particolare app come [[Vine (software)|Vine (service)]] e che usi prevalentemente [[Emoji|emojis]].<ref name="Williams"/>
 
Uno studio condotto da diversi psicologi ha messo in luce che i più giovani utilizzano internet per interagire con i coetanei e per accedere alle informazioni. La tecnologia mobile, i social media, e l'uso di internet sono diventati sempre più importanti per gli adolescenti negli ultimi dieci anni.<ref name="Borca 49–58">{{Cita pubblicazione|titolo=Internet use and developmental tasks: Adolescents’ point of view|url=http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0747563215004008|rivista=Computers in Human Behavior|data=1º novembre 2015|pp=49–58|volume=52|doi=10.1016/j.chb.2015.05.029|nome=Gabriella|cognome=Borca|nome2=Manuela|cognome2=Bina|nome3=Peggy S.|cognome3=Keller|nome4=Lauren R.|cognome4=Gilbert|nome5=Tatiana|cognome5=Begotti}}</ref> I giovani utilizzano internet come strumento per aumentare le proprie capacità relazionali, che successivamente applicano alle situazioni della vita reale; inoltre grazie alla rete cercano contenuti che gli interessano. Gli adolescenti spendono la maggior parte del loro tempo online comunicando privatamente con persone con cui interagiscono anche nella loro vita offline. L'utilizzo dei social media non è solo finalizzato ad essere aggiornati su ciò che succede nel [[mondo]], ma anche e soprattutto per sviluppare e mantenere vive relazioni con persone vicine. L'uso dei social media è diventato parte integrante delle vite quotidiane di coloro che nella Generazione Z hanno accesso alla rete: quello che ne consegue è un vasto utilizzo dello smartphone in termine di ore. Lo sviluppo di relazioni online è diventata una norma per questa generazione.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Internet Use|cognome=Borca|data=}}</ref> La Generazione Zero è generalmente contraria all'utilizzo smodato di [[photoshop]] ed è contraria al cambiamento personale al fine di aderire ad un modello di perfezione. I genitori comunque temono l'utilizzo smodato della tecnologia, non vedono di buon occhio la condivisione di contenuti e immagini personali; d'altra parte gli adolescenti lamentano il controllo smodato dei genitori circa il loro uso della rete.<ref name="Borca 49–58"/> Questa generazione utilizza i social media per rafforzare il rapporto con gli [[amicizia|amici]] e per costruirne di nuovi; essi interagiscono anche con persone che non avrebbero mai potuto incontrare nella vita reale, ed è così che i social diventano uno strumento di creazione di identità.<ref name="Borca 49–58"/>
 
I social media sono conosciuti per essere un veicolo di espressione dei propri gusti e di condivisione delle proprie vite; d'altra parte, però, questo utilizzo non di rado provoca violenti episodi di [[razzismo]].<ref>{{Cita libro|cognome1=Boyd|nome1=Danah|titolo=It's Complicated: the social lives of networked teens.|data=2014|editore=Yale University Press}}</ref> .
 
== RiferimentiNote ==
{{Reflist|30em}}