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Studente in ingegneria al [[Politecnico di Milano]], arruolato alle armi nel 1941 entra a far parte del corpo degli alpini come sottotenente del 4° Reggimento Artiglieria. L’8 settembre 1943 sfugge a Roma alla cattura e alla deportazione. Dopo l'[[Armistizio di Cassibile]] rientra a Brescia all’attività partigiana come comandante e coordinatore delle formazioni [[Fiamme Verdi]] in [[Valle Sabbia]] e Valtenesi. Promuove la costituzione di nuove formazioni e stabilisce collegamento con la Svizzera per il passaggio di prigionieri alleati. Dirige a Rocca d’Anfo colpi di mano su autocolonne ed attrezzature del nemico.
A causa di una delazione viene arrestato dai tedeschi il 18 gennaio 1944 in via Moretto a Brescia per opera di fascisti, assieme ai partigiani [[Astolfo Lunardi]], [[Tita Secchi]], [[Mario Bettinzoli]] e [[Giuseppe Pelosi]], vice comandante della stessa formazione. Processati il 14 febbraio 1944, dal Tribunale Militare tedesca di Brescia, quale organizzatore di bande armate e per intelligenza col nemico. Vengono fucilati il 24 febbraio 1944, presso la caserma del 30° Artiglieria di Brescia.
[[Teresio Olivelli]], su [[Il Ribelle (giornale)|Il Ribelle]], periodico delle [[Brigate Fiamme Verdi|Fiamme Verdi]], lo ricorda con queste parole: {{Citazione|Pensando a Te sentiamo che l'Italia rinasce... non nei reparti arruolati con la minaccia del piombo o con l'incentivo del denaro, ma sulle fosse insanguinate di quanti, come Te, hanno dato opera e vita per la Patria libera da stranieri e da tiranni, pura nella sua povertà, grande nello spirito dei suoi figli| Il Ribelle n.2 1944}} <ref>{{cita|Brescia libera 1943-'45|p.3}}</ref>
{{cita|Fiamme Verdi Brescia|titolo= Cap 4. Temi e contenuti de ''''Il Ribelle''''}} : {{citazione|Pensando a Te sentiamo che l'Italia rinasce ... non nei reparti arruolati con la minaccia del piombo o con l'incentivo del denaro, ma sulle fosse insanguinate di quanti, come Te, hanno dato opera e vita per la Patria libera da stranieri e da tiranni, pura nella sua povertà, grande nello spirito dei suoi figli}}
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{cita libro | curatore = Piero Malvezzi | curatore2 = Giovanni Pirelli |titolo=Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana (8 settembre 1943 - 25 aprile 1945) | anno=1952 | editore=Einaudi | città=Torino}}
* {{cita libro | autore= Brescia libera | curatore = D. Morelli | titolo= Il Ribelle 1943-1945 (ristampa anastatica) | anno= 1974 | editore=Editrice Sintesi - Istituto storico della Resistenza bresciana | città= Brescia | cid= Brescia libera 1943-'45 }}
 
titolo= Cap 4. Temi e contenuti de ''''Il Ribelle''''
 
==Collegamenti esterni==