Possesso: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 10:
 
== Le dottrine "psichiche" ==
Secondo la più diffusa definizione il possesso è la signoria materiale, conforme al contenuto del diritto di proprietà (o altro diritto reale) ed accompagnata dall’''animus possidendi'' . Si ritiene, di converso, che la detenzione condivida col possesso il ''corpus possessionis'', sebbene l'agente sia privo del suddetto ''animus''. Questa definizione assume quale elemento discretivo delle due figure l’''animus possidendi'', in ciò facendo propria la tesi di [[Friedrich Carl von Savigny]], così come elaborata dall'autore sulla scorta delle fonti romane. Non è comunque agevole definire siffatto 'animus'. In estrema sintesi esso può intendersi come l'intento di tenere la cosa per sé, negando di doverla restituire o definitivamente consegnare ad altri. Simmetricamente è detentore colui che riconosce di dover conferire la cosa ad altri (cd. ''laudatio possessoris'').
Una persona può tanto essere pieno possessore (coincidenza di ''corpus'' ed ''animus''), quanto possessore mediato (conserva l'''animus'', ma il ''corpus'' compete ad un altro soggetto il quale ne è detentore, in adempimento di un suo obbligo, oppure in base ad un rapporto di cortesia). Per esempio, rispetto a un [[appartamento]] dato in locazione, il locatario ([[inquilino]]) è detentore, mentre il locatore (proprietario) è e resta possessore.