Nihil mortalibus arduum est: differenze tra le versioni

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La [[locuzioni latine|locuzione]] [[lingua latina|latina]] '''Nihil mortalibus arduum est''', tradotta letteralmente, significa ''nulla è impossibile ai mortali''. ([[Quinto Orazio Flacco|Orazio]], ''[[Odi (Orazio)|Odi]]''', libro I, ode III, v. 37)
 
In questa ode, indirizzata all'amico [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] al quale augura una felice traversata in occasione di un viaggio di quest'ultimo ad [[Atene]], il poeta si scaglia contro gli uomini, ''audax Japeti genus'' (''audace prole di [[Giapeto (mitologia)|Giapeto]]''), per non essersi mai fermati di fronte ad alcun ostacolo. L'uomo ha costruito fragili imbarcazioni per solcare i mari, con [[Dedalo]] ha cercato di solcare i cieli, con [[Eracle|Ercole]] ha [[catabasi|violato i confini dell'oltretomba]]...